Regolatore di tensione per scooter Honda Sh 150 I

Dato che il regolatore dell'SH 150 I di mia figlia e' "swampato", e che come minimo mi vengono richiesti 190 neuri per il ricambio, avrei pensato di chiedere un aiuto "consistente" ai partecipanti al gruppo, per vedere che cosa e' possibile fare per un regolatore di tensione fatto in casa. In pratica, il regolatore originale, si presenta con tre fili in ingresso, le tre fasi generate dall'alternatore, e tre fili in uscita che sono:

Un filo di massa (Verde)

Un filo che va al fusibile da 30 A. posto in serie al polo positivo della batteria (Rosso/Bianco).

Un filo di sense che porta tensione al circuito quando si gira la chiave. (Nero)

Naturalmente i fili escono da un parallalepipedo di resina inattaccabile inserito nel solito dissipatore/contenitore in alluminio pressofuso.

In pratica, i dati di targa del circuito dovrebbero essere, SE&O:

Batteria al piombo da 12 V 6 Ah.

Tensione massima da raggiungere dalla tensione generata dall'alternatore, opportunamente trattata dal regolatore e letta ai capi della batteria in carica, 15.5V.

Alternatore trifase da 300 W a 5000 Rpm con resistenza nominale della bobina di carica a 20 ° C. 0,1 - 0,5 ohm... :-)

Visto che l'Sh deve viaggiare sempre con i fari accesi, l'alternatore dovra' fornire una corrente di carica che dovra' essere data dalla somma dell'assorbimento delle lampade accese, piu' i pochi milliampere di assorbimento della centralina elettronica + la corrente di carica della batteria. Consideriamo che l'assorbimento teorico delle lampade sia di

55W (anabbagliante) + 2 * 5 W (posizione ant. e post.) + 3 * 1,7 W (luci quadro) di 70 W. Aggiungiamo 5 W. perche' siamo in vena di scialare e abbiamo da alimentare la centralina...

Adesso, qualcuno mi da' una mano a cercare di fare un circuito che mi carichi la batteria senza sfondarla, visto che sfondare la batteria e' gia' una cosa che riesce molto bene al regolatore che sto attualmente usando e che e' l'originale Honda (rotto, naturalmente!), che me ne ha fatte fuori 2 nel giro di 2 mesi; adesso vorrei salvare la terza, nuova, comprata da due giorni, ma che ancora non e' stata usata. TIA Angelo

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pallottino
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inattaccabile? Hai gi=E0 provato col saldatore o con la pistola termica? Con un p=F2 di pazienza si apre (quasi) tutto.

come soluzione temporanea io metterei tra alternatore e batteria una resistenza di qualche ohm da parecchi watt oppure una lampadina tipo

12V 55W (in serie al positivo) che permetta alla tensione in eccesso di venire dissipata.
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Arrangiologo

Diluente nitro e pistola termica a 600 gradi gli hanno fatto un baffo.

Potrei mettere tre diodi in serie, ma penso che non dovrei avere eccessivi problemi a fare un regolatore di tensione. Al limite un LM317 con un darlington o mosfet di potenza dovrebbero essere quello che mi occorre. Spero in un notevole aiuto dal gruppo per evitare gli errori piu' banali e poi passare a fare qualche prova. Magari, nel giro di un paio di giorni, potrei risolvere con un regolatore di tensione fatto in casa! Diciamo che ci spero o almeno spero di poterci provare! ciao, e grazie per la risposta Angelo

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pallottino

Bisognerebbe provare col cicloesanone (solvente del pvc) che per=F2 =E8 difficile da trovare e non scioglie tutte le plastiche. Gi=E0 provato col cloroformio (solvente del plexiglas)?

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Arrangiologo

pallottino ha scritto:

In attesa che qualcun altro, oltre ad Arrangiologo, si faccia avanti, ho provato a darmi da fare per reperire informazioni circa un regolatore di tensione e ho trovato solamente uno schema in un forum. Da quello sono comunque partito per ottenere lo schema che propongo qui sotto:

[FIDOCAD ] MC 55 85 0 0 120 MC 55 75 1 0 120 MC 55 85 1 0 120 LI 55 75 55 65 LI 55 95 55 110 LI 70 65 55 65 LI 65 85 70 85 LI 55 110 70 110 MC 70 65 0 0 200 MC 70 85 0 0 200 MC 70 110 0 0 200 LI 95 110 85 110 LI 85 85 95 85 LI 95 65 95 110 MC 110 65 2 0 080 LI 115 105 115 115 MC 115 115 0 0 045 MC 150 70 2 0 230 LI 135 65 135 70 LI 150 90 155 90 LI 155 90 155 95 MC 135 90 0 0 200 LI 155 80 155 85 LI 155 70 155 75 LI 155 70 150 70 TY 160 70 5 3 0 0 0 * Zener12.6V LI 150 80 155 80 MC 135 95 0 0 080 LI 145 95 155 95 LI 130 95 135 95 LI 115 65 115 85 LI 110 65 135 65 LI 85 65 100 65 LI 205 65 205 80 MC 205 80 0 0 460 MC 205 115 0 0 045 TY 220 90 5 3 0 0 0 * Batteria 12 V 6 Ah. LI 205 100 205 115 TY 70 70 5 3 0 0 0 * P600K TY 70 90 5 3 0 0 0 * P600K TY 70 115 5 3 0 0 0 * P600K TY 20 120 5 3 0 0 0 * Alternatore 300W a 5000 Rpm TY 35 55 5 3 0 0 0 * Resistenza limitazione corrente (a 6 A circa) LI 135 65 170 65 MC 170 65 0 0 200 LI 185 65 205 65 TY 180 60 5 3 0 0 0 * P600K LI 30 120 55 85 LI 55 85 50 90 LI 55 85 55 90 LI 55 85 52 91 LI 105 59 105 62 LI 105 62 106 61 LI 105 62 104 61 TY 159 83 5 3 0 0 0 * 2 x 1N4007 TY 117 107 5 3 0 0 0 * Tip41 TY 117 112 5 3 0 0 0 * Bdx51 MC 130 95 0 1 300 TY 115 102 5 3 0 0 0 * 2N3055 LI 155 75 135 77 LI 155 85 135 87 MC 135 80 0 0 200 LI 135 77 135 80 LI 135 87 135 90 TY 137 97 5 3 0 0 0 * 1k

Questo nella speranza che ci sia chi, avendo piu' esperienza di me, possa darmi indicazioni su eventuali errori o addirittura sconsigliarmi in toto l'autocostruzione. ciao Angelo

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pallottino

On 12 Set, 09:15, pallottino wrote: ................

Premessa: mai visto come =E8 fatto un regolatore, ma sei sicuro che un regolatore shunt sia una buona idea? Assorbe sempre caricando il motore, almeno a carica completata, se i conti sugli assorbimenti non sono esatti il 3055 potrebbe dissipare a bestia e defungere, idem se si brucia una lampada, eccetera.

Detto questo, la R da 1k sulla base del trans =E8 eccessiva, un 3055 ha un guadagno alle basse correnti che scende anche a 10, quindi dovrebbe essere alle decine di ohm, il che avrebbe altri inconvenienti. Potresti eliminarla e mettere invece una R da qualche ohm sull'emitter del 3055, che funzionerebbe anche da limitatore di corrente. Questo per=F2 aumenterebbe la tensione ai capi della batteria all'aumentare della corrente nel 3055 (il che per=F2 succederebbe anche con la R in serie alla base) eccetera. Temo che ad analizzare a fondo il circuito troveremmo altri gatti che si mordono la coda.

Io cercherei di realizzare un regolatore serie limitato in corrente.

Non ho esperienza specifica, ma eccoti i miei due centesimi.

Di solito evito di sconsigliarla, ma tieni presente che in questi usi l'affidabilit=E0 =E8 tutto: metti si fotta il regolatore mentre tua figlia va sotto la pioggia e lontano da un riparo, solo per dirne una...

Ciao

Tullio

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TTT

Conscio delle conseguenze, TTT un bel dì scrisse:

Sono fatti più o meno così in realtà... A conti fatti un serie potrebbe arrivare a dissipare pure di più se ci pensi. Però di solito si usa un thyristore.

--
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Due di Picche

n ...............................

Difficile che abbia addosso tutta la V, uno serie. Potrebbe succedere che dissipi di pi=F9 solo in particolari condizioni.

Be' =E8 la pi=F9 logica: pi=F9 alto rendimento, minore dissipazione con un on - off, un po' come facevano i sistemi meccanici di una volta.

Si potrebbe pensare anche a un MOS serie (pi=F9 facile/sicuro da controllare) o magari a fare un rettificatore sincrono su ogni fase e regolare a parzializzazione accendendoli con ritardo variabile. Probabilmente =E8 come usare un obice per uccidere una zanzara, ma vuoi mettere la finezza? ;-)

Ciao

Tullio

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TTT

Ma a parzializzare il thiristor deve intervenire un qualche circuito di temporizzazione e un trigger.... mica che devo metterci anche un micro? Pero' al posto dei triac potrei mettere dei mosfet! Controllo la tensione e gli assorbimenti su ogni fase e controllo la tensione della batteria quando i triac sono tutti off (non so' cosa succede se levo il carico alle bobine dell'alternatore); poi agisco di conseguenza controllando con il pwm il tempo di attivazione dei triac per ricaricare la batteria o fornire corrente al circuito utilizzatore.

Un obice per uccidere una zanzara??? quando ma, sono molto piu' organizzato e uso una bomba atomica, ma solo per ferirla! ciao Angelo

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pallottino

Conscio delle conseguenze, TTT un bel dì scrisse:

Già, ma neppure il parallelo visto che tende a cortocircuitare l'alternatore. Alta corrente ma bassa tensione. Nel serie che magari è costretto a mangiarsi via 3..5v con assorbimenti non proprio modesti potrebbe essere pure peggio.

Già.

Fin troppo fine...

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Due di Picche

Conscio delle conseguenze, pallottino un bel dì scrisse:

Non parzializza. Cortocitrcuita proprio.

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Due di Picche

un

Ti dir=F2, io lecose le so fare solo in analogico. Se proprio dovessi, ma spero di no ;-)

=E8 quelche dicevo nel post

Be', per farlo cos=EC, con parzializzazione differente su ogni fase, temo che almeno un micro sia imprescindibile. Ma lo stesso ritardo su tutte e tre le fasi, dipendente dallo stato di carica della batteria, dovrebbe andare comunque bene.

Se dovessi far qualcosa io, preferirei mettere un MOS in serie dopo il nodo di somma dei rettificatori. Lo controllerei on-off monitorando la tensione della batteria (con isteresi). Non so dove sbaglio, ma eviterei di cortocircuitare l'alternatore, credo proprio che non godrebbero n=E9 lui (bollirebbe) n=E9 i diodi rettificatori. E i consumi aumenterebbero, forse in modo misurabile.

Soluzione al problema: =E8 probabile che il regolatore dello SH sia comune/equivalente/intercambiabile con quello di buona parte degli scooter giapponesi/coreani/cinesi. Chiedi all'assistenza di altre marche o a meccanici-elettrauto generici, la spesa potrebbe anche dimezzare dato che Honda =E8 cara arrabbiata.

Se mi passi la pubblicit=E0, prova Bracaloni tra San Giuliano e Pisa sulla via del Brennero: i suoi meccanici, per i tagliandi Suzuki, mi prendono poco pi=F9 della met=E0 del listino ufficiale.

Ciao

Tullio

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TTT

TTT ha scritto:

E che infatti ho recepito.. solo mi sono dimenticato di scrivere che seguivo il tuo consiglio :-)

Quindi potrebbe bastare anche un comparatore di tensione, tarato a 14,5 - 15.5 V., che apre il circuito? Per l'isteresi, LC in serie, ma qui ho qualche problema per il calcolo. Pero', il circuito aperto non e' che si incasina... in qualche maniera, il generatore dovra' essere scaricato; lasciarlo fluttuante mi pare che sia peggio che scaricarlo a massa. Due di picche diceva che e' pratica comune scaricare di brutto a massa il generatore al momento in cui si deve interrompere il generatore; con entrambe le vostre soluzioni, il circuito sarebbe piu' snello e semplice evitando le resistenze di alta potenza. Naturalmente con una resistenza di limitazione per evitare il surriscaldamento sarebbe meglio, ma se mi confermate che puo' essere praticabile una delle soluzioni prospettate, potrei anche provarci.

Domani provo a farci una scappata e sentire cosa mi dicono. Questa soluzione sarebbe la migliore. Certo che un "motorino" che costa 3.500 euro deve essere fatto da plasticacce da 200 euro, bulloni e dadi che costano

2 euro ognuno, lampade che costano 20 euro... ma p...ana miseria, un regolatore di tensione che costa 196 euro non mi va giu', come non mi andava giu' lo statore del Leonardo 150 alla modica cifra di 716 euro! Bah! :-) Grazie per ora Angelo
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pallottino

Conscio delle conseguenze, pallottino un bel dì scrisse:

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Due di Picche

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