Ciao a tutti.. sto andando abbastanza spedito nel mio processo di "reimparazione" ;) dell'elettronica.=20 Mi piacerebbe creare qualche giochetto di luci con i led e girando in rete ho visto che ci=C3=B2 si fa con i microcontrollori. Per programmarlo credo si usi l'assembler e non dovrei aver problemi, conoscendolo gia' di logica e anche di sintassi (se di sintassi possiam parlare)... =20 Quindi la mia domanda =C3=A8 :=20
- Che microcontrollore "general purpose" prendere ?=20 Ho visto che il piu' "noto" =C3=A8 il 16f84 ... Per imparare e fare giochetti potrebbe andare ?
- Onde evitare altre fregature, su ebay l'ho visto a 3-4 euro + spedizione. Prezzo onesto immagino.. o trovo a di meno altrove ? (non vorrei tornare dal tizio sotto casa ... che con il suo sguardo =C3=A8 capac= e di rifilarmi il pic a 30 euro + un'altra breadboard a 40 ... :))
Il giorno lun, 29/03/2010 alle 23.52 +0200, F. Bertolazzi ha scritto:
e fare
pito;
, UART
Pensa che su ebay l'ho trovato or ora a 2.5 euro spedizione gratuita dalla thailandia ... mi arriver=C3=A0 fra 1 mese, ma intanto l'ho preso e quando arriva ci giocher=C3=B2 parecchio ! ;)=20
l'op ha parlato di "giochi di luci" quindi a/d, pwm e company adesso non servono; poi per queste dotazioni basta un pic sempre di famiglia 16f e pin2pin compatibile con il 16f84
per imparare va bene qualsiasi tipo di uC........c'è chi ti consiglia questo, chi quello e chi quell'altro, poi salta su uno e ti dice che hai sbagliato tutto perchè dovevi prendere quest'altro............. prendi quello che ti pare tanto, ad uso hobbystico ,uno vale l'altro. L'unica cosa che ti consiglio è di scegliere una famiglia che abbia un buon "supporto" su internet, ovvero, che in rete trovi molte cose "gratuite" dagli asseblatori ai compilatori, esempi ,kit e circuiti ecc.......... ps- se vai sui PIC lascia perdere l'F84 e vai su uno + moderno che abbia al suo interno + periferiche (ADC,PWM,SPI ecc...) che oltretutto ti costa anche meno.
Tu vorresti far iniziare qualcuno a programmare un micro che ha un assembler con mnemonici assolutamente demenziali e che gli fa fare dei macelli se si dimentica di settare i bit di selezione banco?
Cosa ti ha fatto di male?
Decisamente no, per motivi più volte illustrati, e dopo averli usati per una decina d'anni (seppure con l'assembler della Parallax, assai più umano).
Con cosa lo programmi? Puoi farty un PonyProg, oppure
formatting link
, ovvero il primo link sponsorizzato che mi è venuto fuori googlando "AVR programmer" non sembra niente male. Su
formatting link
ce ne sono parecchi altri.
Se invece tu volessi fare un piccolo investimento, ti consiglio caldamente lo STK500 o qualche altra "development board" come la MyAVR MK2, che solitamente includono anche il programmatore.
Sto realizzando anch'io, puta caso, un circuitino per pilotare dei LED RGB in dissolvenza a l'A/D ed i PWM servono eccome. L'ADC per indicare batteria scarica ed i PWM per generare le dissolvenze. Si pu=F2 fare a meno di tutto, ma quando la periferica =E8 implementata perch=E9 non utilizzarla e migliorare le performances? A parit=E0 di prezzo, ovviamente. E consumo. I primi microcontrollori che ho usato (dopo processori Zilog, NEC e una certa miscellanea per puro smanettamento) sono stati quelli della serie ST6. Erano solo OTP o finestrati e l'asssembler era specificato in meno di due paginette. L'addizione e la sottrazione non prevedevano il carry e fare qualsiasi banalit=E0 era semplicemente esasperante, ma a quel tempo non si poteva sperare di meglio. Oggi, con dei micro tipo gli ATXmega che costano due soldi ed hanno
16K di RAM, 8 seriali e fanno il caff=E8 non vedo perch=E9 non partire almeno da una piattaforma con almeno 2 timer, 1 ADC, UART, I2C e una sufficiente quantit=E0 di memorie da essere considerata universale per i primi approcci. Usare micro troppo modesti implica dover staccarsene immediatamente per poter sviluppare applicazioni propedeuticamente pi=F9 complesse per permettere un sano apprendimento. Micro troppo complessi hanno l'effetto di far appendere subito i guantoni al chiodo e basta un nulla per non riuscire nemmeno ad accenderli. La via di mezzo, invece, consente di applicarsi per parecchio tempo su una piattaforma accessibile, poco complessa e ben architettata, in modo da sviluppare una buona familiarit=E0. Quando ci si sentir=E0 pronti, si passer=E0 al micro superiore mentre per applicazioni inferiori non si avranno problemi nell'implementare del codice su oggetti tipo ATtiny10 (6 pin). L'architettura dei PIC classici offre la complicazione dei micro superiori con le performance di quelli di mezza taglia. Senza parlare dell'ostruso "dialetto" aramaico che =E8 il loro assembler.
Oltre all'ATmega88 consigliato dal Bertolazzi, punterei le antenne anche su ATtiny2313, ATtiny24/Attiny44, lievemente inferiori. Un buon approccio sarebbe (se si trova ancora) l'AT90S2313, vecchio ma poco complesso, proprio per utilizzare immediatamente l'assembler ed imparare senza distrazione sull'I/O.
se è per questo prende un pic16f648a che costa 3 dollari (quindi meno di
3 euro)
l'op vuole "giocarci" e perdere 2 ore perchè si è sbagliato il banco lo ritengo costruttivo
mi secca che tu debba far passare i pic come i peggiori micro di tutti i tempi SOLO perchè a te non vanno a genio; i pic hanno molti limiti come altri micro ne hanno altri; sono perfettamente d'accordo con te che un, ad es, arm sia nel complesso decisamente meglio; resta però il fatto che ci sono aziende che sviluppano sui pic e non per questo sono le ultime sul mercato
quando l'op incontrerà 4/5 famiglie diverse di micro sarà poi lui a decidere cosa va meglio per il gioco e cosa per il lavoro
Al di la' della marca io punterei alla presenza o no di un compilatore C Like, ce ne sono open-source con lic. GNU per diversi micro commerciali. Certo se devi accendere due led e leggere qualche ingresso va bene anche l'assembler, ma si mai in futuro cosa potrai dover fare..
Ho specificato di averci lavorato 10 anni, molto più a lungo che non sugli AVR. Posso dire la mia o no?
Dontronics c'ha campato per anni sui PIC, eppure, come vedi, anche lui ha cambiato. Invece non sono a conoscenza di *nessuno* che sia mai passato da AVR a PIC.
[ice] Bau! Bau!
[Piccio] Miaooo!!!
[ice] Arf!
[Piccio] Meoowww!...
[ice] Growl!
[Piccio] Fuzz!
[ice] Cai! Cai!
[Piccio] Mi sembra di essere tornato agli anni '80, diatribe tra "Sinclaristi" e "Commodoriani", Z80 Vs 6502. :-)
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