un inverter credo ti costerebbe di piu' del nuovo contratto enel, ne ho acquistato uno cinesissimo da 1 Kw - funziona molto bene cmq. - per motorizzare una tramoggia in campagna ed e' costato
140 euro + iva tre anni orsono.
"filoin" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
"Davide" ha scritto nel messaggio news:vWfQe.34343$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
Si puo' fare solo con motori ? E poi un altra domanda... avevamo un mega-forno trifase (pizzeria) con la bellezza di 12kW. La macchinona scravazzapizze invece consumava 6.5kW. Come fa un forno ad essere trifase ? Cioe', esistono resistenze trifase ? E come sono, con la connessione centrale ?
Ha 3 resistenze connesse ognuna con un polo alla fase, mentre l'altro è collegato an Neutro (collegamento stella), mentre se manca si collegano a triangolo. Server per diminuire l'elevata corrente (e cavi di sezione maggiore) che avresti collegandole alla monofase.
Non credo.
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La maggior parte dei motori che si usano nell'industria e nei macchinari (tornii, frese...) sono trifase. In quel caso pero' la ragione del trifase e' dovuta al fatto che il principio di funzionamento del motore asincrono stesso si basa sul fatto di avere a disposizione un'alimentazione di quel tipo. In pratica per generare il campo magnetico responsabile della rotazione del motore serve una terna trifase. E questo e' un'aspetto, intrinseco ai motori. Un'altro fattore e' poi il fatto che per potenze dai 5-6 kW in su si preferisce la trifase perche' consente una distribuzione + efficacie.
Vi sono poi alcuni motori di piccola potenza (lavatrici, affettatrici, argani, betoniere...) che sono trifase, MA con un particolare collegamento ed aggiungendo un condensatore possono essere usati con la monofase, a scapito di una certa perdita di efficienza. Ma i motori rimangono trifase.
Be', se hai a disposizione il neutro, la trifase puoi vederla come 3 alimentazioni monofase. In pratica potresi pensare di avere 3 forni per pizza monofase con le loro resistenze separate da 4 kW ognuna.
In pratica e' raro che succeda cosi', + facilmente avevi un insieme di resistenze collegate alle 3 fasi, con il centrale comune (probabilmente senza neutro collegato). Oppure erano collegate a triangolo, ma questo non cambia moltissimo il ragionamento. Per maggiori info:
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"Fabio G." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
E fin qui ho capito.
Come ad esempio i motori dei ventoloni-estrattori che hanno sempre il loro bel condensatorone...
Per avere tre monofase da una trifase si collega una monofase fra neutro e
1° fase, una ltra fra neutro e 2° fase, un altra ancora fra neutro e 3° fase ? Comunque io smontando quadretti di distribuzione noto che li' arriva la trifase e poi alle prese trifase vengano effettivamente collegati tutti i cavi (fasi e neutro) mentre nelle monofase solo una fase ed il neutro. Bisogna scegliere una delle fasi in particolare o vanno bene tutte (prendere a caso) ? Poi altra domanda : spesso leggevo di apparecchi con su scritto
415-450V AC trifase. Infatti mi ricordo di un altra trifase (con 4 fili, tre fasi e un neutro [e senno' che trifase e' ?]) a 415V mentre cen'era un altro, a 380V (con 3 fili, due fasi e un neutro [bifase o sempre trifase ?])
FASE 1==>RES==>NEUTRO=\ FASE 2==>RES==>NEUTRO===>NEUTRO COMUNE FASE 3==>RES==>NEUTRO=/
questo e' un collegamento con centrale comune giusto ? Questo e' a triangolo
Fase 1 /\ / \ [] [] / \ Fase 2 __[]__ Fase 3 dove [] = resistenza e' giusto tenendo scollegato il neutro ? Poi ovviamente c'e' il timer, il regolatore.. come funziona quello ? Non penso ci sia un reostato... e' un termostato di alta potenza ? L' ho sbirciato (il forno di sotto era rotto) e c'erano tantissimi rele', dei timer elettromeccanici, delle lampadinette al neon, resistenzine ecc. ecc. insoma :)
Ci vogliono due motori, uno monofase e uno trifase accoppiati meccanicamente. Dai corrente a quello monofase e usi quello trifase come alternatore. Non so se conviene economicamente.
"filoin" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
Certo! Avrai tre monofasi sfasate di 6,7 ms l'una dall'altra, ma non ti cambia nulla per le 3 utenze separate
Vanno bene tutte, ma sarebbe buona norma bilanciare il + possibile le fasi: non e' consigliabile ad esempio collegare parte delle utenze ad una sola fase o due, e lasciare le altre poco utilizzate: bisogna cercare il + possibile di equidistribuire le potenze. In questo modo si riduce (per carichi esattamente equilibrati si annulla) la corrente di neutro ed inoltre non si sovraccarica solo una fase del trasformatore a monte.
450 V mi sembra un po' tanto: equivalgono a 260 V fase-neutro... non mi dice molto questo valore. Negli USA hanno 480 V trifase, ma e' un'altra cosa.
Dunque, per quanto riguarda i 2 fili+neutro mi trovi impreparato, ma mi sembra strano esista una cosa del genere: non e' che per caso si trattava di una trifase senza neutro? E' + facile che fosse cosi'.
Per i 380V/415V ci puo' stare, anche se onestamente non mi e' ancora capitato di vedere 415 V trifase. Considera che attualmente e' in via di uniformizzazione verso la tensione a 230V/400V. In passato era 220V/380V. Poi la rete puo' anche variare del 10%, ma mi sembra strano ci siano apparecchi europei progettati fin dall'inizio a 415 V.
Ciao!
Ok, considera pero' che nel collegamento di prima le resistenze "vedevano" 230 V, col triangolo ne vedono 400V, quindi se non sono progettate per funzionare a 400V... cuociono pure loro!
Eh be', appunto, nel triangolo il neutro non compare, in quanto la resistenza vede le tensioni concatenate tra le fasi.
Nei forni di casa c'e' un semplice termostato on/off, e penso proprio sia cosi' anche in quelli da pizzeria.
Ciao!
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Il Tue, 30 Aug 2005 12:32:06 GMT, "Free" ha scritto:
Ciao ne avevo già sentito parlare.. li usavano al posto degli atuali inverter elettronici, credo che si chiamavano: "inverter rotanti"? li faceva anche l' OEMER Motori di Rescaldina (MI)
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