Qualcuno mi può far chiarezza

Ciao a tutti,

Mi togliete una curiosità?

Se carico un induttore dando una tensione x e poi inverto i poli di tale tensione cosa succede? L'induttore si scarica più rapidamente? E se si a quale velocità?

Grazie Mille!

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Alessandro Marini
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KA-BOOOOOMMM!!!

Credo sia come cortocircuitarlo di colpo. Ricircola una corrente esagerata, relativa a quella autoindotta sommata a quella del generatore. Il tutto, beninteso, forzato brutal-mode, tipo invertitore che di colpo inverte i poli (un gradino, insomma).

Caso diverso se si tratta di regime sinusoidale, o comunque corrente alternata propriamente detta. Trasformatori docet.

Piccio.

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Piccio

Piccio ha scritto:

Quindi si scarica brutalmente, o brucio tutto?

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Alessandro Marini

Piccio ha scritto:

ma sei sicuro ?

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lowcost

ma non credo succeda . motorini a spazzole e trasformatori funzionano se li colleghi ad un inverter con uscita pseudo sinusoidale che poi altro non e che un uscita ad onda quadra a 2 gradini. anche gli inverter presenti negli alimentatori switching funzionano commutando 2 transistor con un onda quadra o perlomeno non sinusoidale.

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kfm

kfm ha scritto:

Quindi si scarica di brutto!!!

E giusto questo ragionamento?

se i=Vs/R(e^-Lt/R)

allora invertendo i poli potrà divenire

i=(Vs+Vs1)/R(e^-Lt/R) dove: Vs := Tensione fornita per la carica e quindi quella autoindotta Vs1 := Tensione data per la scarica immediata

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Alessandro Marini

e che ne so se e giusto , la mia era una constatzione di un dato di fatto , di formule matematiche non vado oltre la legge di ohm

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kfm

Beh, oddio.. Si scarica... Più velocemente. La costante di tempo rimane la stessa, soltanto che cambia la corrente asintotica (a regime). Pensa a due esponenziali, una che va a 0, l'altra che va a -Vs/R. Se entrambe partono da Vs/R, le puoi vedere come se la seconda fosse "moltiplicata" per un fattore tale che raggiunga Vs/R, anzichè 0, quindi come se avesse "ampiezza" (tra valore a t=0 e valore a t->Inf) doppia. Però se guardi il tempo impiegato a raggiungere lo 0, hai che la prima impiega 5-6 costanti di tempo (ok, in teoria un tempo infinito), mentre la seconda un tempo inferiore ad una costante di tempo! Questo è estattamente il trucco che viene usato ad esempio per pilotare "velocemente" i motori passo-passo: se usassi una V tale da avere la corrente nominale a regime, dovresti aspettare 5-6 costanti di tempo affinchè la commutazione sia terminata. Se invece piloti con una V molto maggiore di quella che ti servirebbe, carichi gli avvolgimenti alla corrente nominale moooolto più velocemente. Ovviamente devi aver cura di staccare e poi commutare, o "switchare" opportunamente la tensione, in modo che la corrente si mantenga entro i valori nominali.

Ok, a parte che hai invertito la costante di tempo: tau=L/R, non R/L

Non proprio, e poi devi ragionare con le correnti.

Io direi

Vs/R, corrente dopo la prima carica

-Vs/R corrente dopo la seconda carica

Quindi, supponento di partire a t=0 con l'induttore carico a Vs/R, hai

i=Vs/R*exp(0)=Vs/R exp(0)=1

per t->Inf, exp(-t, t->Inf)=0

i=-Vs/R

quindi, mettendo insieme le due cose

i= Ifinale + (Iiniziale-Ifinale)*exp(-t/tau) tau=L/R

infatti per t=0, exp(0)=1, Ifinale+(Iiniziale-Ifinale)=Iiniziale per t->Inf, exp(t)=0, Ifinale+(Iiniziale-Ifinale)*0=Ifinale

i= -Vs/R + (Vs/R - (-Vs/R) ) * exp(-t/tau)

i= -Vs/R +2Vs/R * exp(-t/tau)

Ciao!

Pasu

Reply to
Pasu

Beh, è vero che ricircola corrente, la stessa che circolava prima della commutazione. Il generatore deve quindi essere in grado di assorbire corrente, oltre che a generarla. Altrimenti, appunto, KA-BOOOOMMM!

P.

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Pasu

In data Wed, 28 May 2008 12:45:10 +0200, Alessandro Marini ha scritto:

Allora, tanto per fare chiarezza:

la tensione sull'induttore è nulla a regime, e ha come transitorio

2V*e^(-Rt/L) tralasciando il segno (V è la tensione applicata, quella che chiami "x" nel primo messaggio)

La corrente è (2V/R)*e^(-Rt/L) - V/R,

Come si vede la corrente non è mai esagerata, passa gradualmente da +V/R a -V/R con continuità.

--
Gwilbor
gwilbor(at)email.it - http://gwilbor.splinder.com/
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Gwilbor

Pasu ha scritto:

exp(-t/tau) := eulero alla (-t/tau) non vorrei far ulteriore confusione..

Comunque grazie mille per le dritte!

Ps: Sto proprio cercando di pilotare un step motors in modo un po' anomalo per cercare una maggiore velocità e da quanto mi hai scritto penso di aver preso una buona strada.. speriamo bene!

Grazie ancora

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Alessandro Marini

Non l'ho mai sentita chiamare Eulero. Di solito viene chiamata "esponenziale di" o "e alla...". exp(.) è la notazione di tutti i linguaggi di programmazione. Tra l'altro la costante 'e' è attribuita a Napier e Bernoulli, Eulero non è che c'entri molto in tutta questa storia...

Ciao!

Pasu

Reply to
Pasu

Pasu ha scritto:

Purtroppo nei linguaggi di programmazione che conosco exp viene utilizzato per indicare l'esponente di un numero ad esempio X alla Y exp(x,y).

Stupido Io! Hai Ragione in C restituisce il valore della base del logaritmo naturale (e), elevato alla potenza dell'esponente specificato nel parametro x. Da cui deduco che 'e' è la costante di Nepero.

Da

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Cito:

Essa talvolta viene chiamata 'numero di Eulero' in onore del matematico svizzero Eulero, o più spesso costante di Nepero, in onore del matematico scozzese Nepero, colui che ha introdotto i logaritmi.

La costante e compare nella formula di Eulero, una delle più importanti identità della matematica:

e^{ix} = cos(x) + isen(x)

(Qui i indica l'unità immaginaria). Il caso particolare con x = pi è noto come identità di Eulero:

e^(i*pi)+1=0;

questa uguaglianza è stata chiamata da Richard Feynman "gioiello di Eulero".

Comunque ti ringrazio infinitamente del preziosissimo aiuto che mi hai dato senza di tutti voi sarei ancora li tra mille scartofie a non capirci un emerito fico secco! Daltronde da autodidatta di elettronica trovare persone disposte come Voi ad aiutare significa, capire.

Grazie Ancora.

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Alessandro Marini

Infatti, probabilmente è per questo che alcuni la chiamano costante di Eulero.

[...]

Non la sapevo! Grande Feynman! :-)

Beh, complimenti davvero per la costanza. Mi sembra un livello abbastanza avanzato per un autodidatta. E mi sembra che non ti manchino le basi.

Prego!

Pasu

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Pasu

Pasu ha scritto:

E' che ho perso ore a capire che cosa indicava quella 'e' nella formula e così dopo aver pensato che 'e' stasse per energia... l'illuminazione, lo chiedo al mio amico ing. Meccanico, forse lui sà qualcosa più di me... Così ecco la costante di Nepero, incuriosito ho guardato wiki! E non so proprio perchè mi è rimasto più in mente Eulero, forse perchè comincia per 'E'. :-).

Purtroppo le mie basi sono un po' misere ho letto qualche tutorial sui motori passo passo ed uno sugli induttori, niente più!

Le mie conoscienze sono un po' più da programmatore informatico, poi un po' per sfida un po' per diletto mi sono messo in testa di imparare qualcosina stimolato dalla custruzione di piccoli CNC/ROBOTS. Tutto lì. Spero di riuscire nell'intento, cmq vada imparerò qualcosina di nuovo!

Reply to
Alessandro Marini

Beh, allora diciamo che sei il perfetto commerciale: sai camuffare le tue lacune tirando fuori le parole giuste al momento giusto! :-)

Scherzi a parte, in bocca al lupo per i tuoi studi e... Non mollare!

Ciao

Pasu

Reply to
Pasu

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