Smart Card chiarezza

Mi sono interessato per puro caso e volevo capire solo una cosa. Le smart card hanno quel cippetto fuori ma dentro che c'è ? Su alcuni siti trovo che dentro vi sono pic + eeprom altri avr e eeprom altri solo eeprom! Non capisco , esiste una maniere comune per proggammarli e uno standard su cui aderiscono?O è una cosa che dipende dal costruttore? e se dipende dal costruttore come si fanno a distingure una smart card dall'altra?

GRAZIE

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SAX
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se la cosa ti interessa la rivista Fare elettronica sta dedicando una serie di articoli molto interessanti riguradanti le smart card

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kondor82

"SAX" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it...

Le smartcard in generale possono avere o non avere cippetti fuori. Se non li hanno fuori, significa che i chip sono integrati nello spesso della card.

Certo che esiste: in generale aderiscono allo standard ISO7816, con ovvie variazioni a seconda del tipo di card e a seconda dell'utilizzo che se ne deve fare. Di certo, una smartcard può essere programmata per utilizzare un dialogo custom con il suo lettore, ma questo non ha niente a che fare con la programmazione, per cui invece lo standard dipende dal tipo di chip contenuti al suo interno.

Certamente ogni costruttore usa componenti diversi, ma l'uso che se ne fa dipende dal tipo di programma che viene inserito all'interno. Esistono tantissimi siti che spiegano il funzionamento delle smartcard, prova a fare una ricerca con Google e vedrai che troverai tantissime informazioni. Ciao Fulcro

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Fulcro

"SAX" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it...

Se stai parlando delle wafercard o similari, i chip sono solo esterni. Sono state "inventate" dai pirati del satellite per emulare delle smartcard originali, in quanto queste ultime non possono essere costruite in casa né programmate (almeno non completamente). Le wafercard, invece, possono essere costruite e programmate in casa e possono essere inserite in un lettore di smartcard come se fossero delle carte originali. Naturalmente il grosso problema è il firmware delle carta che deve emulare la carta originale, cosa non semplice se si utilizza un piccolo 16F84 o

16F877.

Certo, ci sono tantissime smartcard di diversi tipi. Quelli di cui parli tu sono sicuramente le smartcard più diffuse a livello amatoriale/hobbistico. I processori PIC e AVR sono poco costosi e facilmente programmabili... è per questo che sono stati scelti dagli hobbisti. In alcuni casi ci sono solo EEPROM I2C. Sono le cosiddette smartcard a memoria, cioé hanno solo una memoria in cui puoi memorizzare la manciata di dati che ti serve.

Di smartcard ne esistono di tantissimi tipi. Ci sono numerose classificazioni che puoi fare sulle carte. Molte, soprattutte le prime, non sono standard ma pure invenzioni del costruttore. Ultimamente le smartcard in commercio seguono gli standard internazionali ISO7816, come le SIM dei telefonini o le schede del satellite. Se non sai bene cosa c'è dentro una smartcard completamente bianca, è veramente duro capire cosa è.

Un primo tentativo è quello di guardare la forma ed il numero dei contatti, da cui si può risalire, almeno parzialmente, al tipo di chip integrato. Successivamente si dovrebbe capire se si tratta di smartcard sincrone o asincrone, cercando di tirar fuori un ATR. Dalla lettura dell'ATR si potrebbe risalire al tipo di smartcard. E' una operazione molto complicata e difficile, soprattutto se la smartcard è poco diffusa.

La risposta, quindi, è: no, non esiste un unico modo per leggere/programmare una smartcard. Esistono degli standard ma non tutte le smartcard in circolazione seguono questi standard.

Ti consiglio anch'io di recuperare il tutorial sulle smartcard in edicola attualmente su Fare Elettronica (anche se alla terza puntata).

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pozz

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