Qualcuno ha realizzato l'LX 1650?

ciao a tutti!

come da oggetto...

Sono in cerca di un progetto di un buon amplificatore Hi Fi, con una discreta potenza... scartate le valvole, pensavo a mosfet o igbt.

Cercando, mi sono imbattuto nel circuito in oggetto.. Qualcuno l'ha fatto? come va?

Il sito riporta:

"Se cercate lo schema di un amplificatore che non sia solo stato progettato sulla carta, ma sia stato anche realizzato e sottoposto ad ogni tipo di collaudo, avete trovato ciò che fa al caso vostro: un amplificatore stereo hi-fi con finali a FET e MOSFET da 100+100 watt RMS completo di uno stadio di protezione antibump per gli altoparlanti."

solo che non riesco a capire se sia un finale o integri anche un preamplificatore... nessuno ha la rivista e puo' aiutarmi?

grazie!

--
Nicolo' "NiCkO" [26y,231hp,VE]
530iA E39 my2003
Xenon, Tetto, Pelle, NaviDVD, ecc ecc
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NiCkO
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NiCkO ha scritto:

L'aveva fatto un mio amico, e se ne è pentito amaramente. Ha bruciato per tre volte i MOSFET finali, e poi l'ha buttato.

Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

incoraggiante.... :S

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Nicolo' "NiCkO" [26y,231hp,VE]
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NiCkO

Mi sembra d'aver sentito che usando gli IGBT sia critica la stabilizzazione della corrente di riposo

-- Non temer mai di dire cose insensate. Ma ascoltale bene, quando le dici. (L. Wittgenstein) Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen (L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]

- Vi prego, quotate solo l'essenziale. Grazie! -

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LAB

Usa l'LM3886, so che va molto bene ed è molto affidabile. In un finale Hi-End ne vengono usati 6 a ponte.

Gianluca

-- Non temer mai di dire cose insensate. Ma ascoltale bene, quando le dici. (L. Wittgenstein) Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen (L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]

- Vi prego, quotate solo l'essenziale. Grazie! -

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LAB

LAB ha scritto:

n finale

Integrati in un finale Hi-End? Impossibile!

=C3=88 una provocazione messa in giro da chi non si pu=C3=B2 permettere un impianto rivelatore e performante.

ANATEMA! :-p

Tullio

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Tullio Mariani

Scusa ma come si fa a mettere 6 integrati a ponte? 2 posso capirlo. Al limite con un po' di immaginazione posso capire 4 o una potenza di 2. Ma 6? Usi amplificazioni separate per tweeter/woofer? Ma poi sono 6 per canale o 6 in tutto? Sono 2 a ponte sul woofer e uno singolo sul tweeter o chi per lui?

Grazie!

Pasu

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Pasu

Scriveva Tullio Mariani martedì, 22/04/2008:

ci sono invece. e sono pure costosi E c'e' anche tutta una schiera di circuiti derivati dal piu' costoso progetto commerciale. Cerca "gainclone"

Personalmente non l'ho mai sentito, ma di pareri negativi (anche in rapporto a quanto costa) non ne ho mai letti

Adriano

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adriano

"adriano" ha scritto nel messaggio news:mn.b2e87d843b8e33ef.90087@invalid...

http://209.85.129.104/search?q=cache:24qRNjWoWYYJ:

formatting link

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Lucas

(reply anche per Lucas)

(faccina abbattuta) Detesto quando faccio dell'ironia e mi prendono sul serio....

Tullio

P. S. Non ho mai dubitato che con integrati, ibridi, opamp con buffer di uscita eccetera, si possano realizzare ottimi aplificatori audio, ovvero oggetti che applichino la funzione

Vout =3D A* Vin

con A praticamente invariante nel range di tensioni e frequenze adeguati. Ma andatelo a dire a un audiofilo impegnato e sensibile, con ampia esperienza di ascolto su impianti 'rivelatori e performanti'. E quando vedo termini come 'hi-end' (k kaiser significa?) =E8 a quelli che penso :-p

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Tullio Mariani

Sembra che Tullio Mariani abbia detto :

su questo siamo perfettamente d'accordo. Per la cronaca, appartengo alla categoria che usa normali cavi elettrici (di sezione adeguata) per le casse e cavo schermato microfonico (piu' per la resistenza meccanica che altro) per i cavi di segnale

Adriano

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adriano

Consiglierei cavo coassiale RG174, con caratteristiche elettriche e meccaniche superiori, facilmente reperibile e meno caro.

Noi lo usiamo come cavo di segnale standard, segnali da frazioni di microvolt alle centinaia di volt, frequenze dalla continua alle centinaia di Mhz.

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani ci ha detto :

gia' provato tempo fa. Ricordo che lessi su nuova elettronica che le caratteristiche del 174, come capacita' e induttanza, erano praticamente identiche a quelle di prodotti molto cari. Provai, avendo un po' di quel cavo nei soliti cassetti, ma l'effetto fu estremamente negativo, con la gamma alta parecchio attenuata. Se ne accorse anche un amico al quale non avevo detto nulla, tanto la cosa era evidente.

Adriano

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adriano

NiCkO ha scritto:

Sul sito di nuovaelettronica fai: NEWS-FORUM-ELENCO-HI FI e ti leggi diverse discussioni (o chiedi con che oggetto sono iniziate) trovi una marea di pareri/modifiche sull'oggetto in questione.

mandi

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-internet +cabernet berto

NiCkO ha scritto:

Sul sito di nuovaelettronica fai: NEWS-FORUM-ELENCO-HI FI e ti leggi diverse discussioni (o chiedi con che oggetto sono iniziate) trovi una marea di pareri/modifiche sull'oggetto in questione.

mandi

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-internet +cabernet berto

Qualche controllo strumentale? Collegava apparecchi decenti, o roba hi- end con impedenze di uscita studiate per l'audiofilo sensibile ed esperto?

ah, allora...

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani scriveva il 22/04/2008 :

no, ancora oggi sono limitato ad un multimetro e ad un frequenzimetro. Gli apparecchi dell'epoca erano un lettore sony cdp 930xb (top di gamma, ma della serie economica QS) e ampli yamaha dsp a2, buono ma essendo per uso prevalente HT farebbe impallidire qualunque audiofilo incallito ;-)

Adriano

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adriano

Potrebbero essere sei in parallelo, per aumentare la corrente erogabile e abbassare l'impedenza di uscita. Oppure a ponte con tre in parallelo da una parte e tre dall'altra. Da notare nel link con la foto del jeff rowlands che ogni opamp ha un trimmer ed un test point... Non penso che il punto di lavoro rimanga così stabile nel tempo e con la temperatura...

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SilverLeo

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