protezione da inversione di polarità

Quello che mi preoccupa è che con la batteria inserita al contrario il circuito si chiude così:

[FIDOCAD ] MC 40 45 2 0 460 MC 45 50 0 0 200 LI 40 45 40 50 LI 40 50 45 50 MC 70 45 3 0 200 LI 60 50 70 50 LI 70 50 70 45 LI 70 30 70 20 LI 70 20 40 20 LI 40 20 40 25 TY 75 35 5 3 0 0 0 * Von max 0.3V TY 45 55 5 3 0 0 0 * 1N5817 TY 20 30 5 3 0 0 0 * 3.6V

In questo caso la tensione imposta dalla batteria contrasta con la caduta di tensione sui diodi... forse dovrei mettere una piccola resistenza serie sulla quale far cadere la tensione residua?

Ho provato... è circa 0.55A :)

Secondo quello che dicevo prima, la caduta sull'1N5817 a quella corrente è circa 0.4V. Assumendo che sull'altro diodo cadano 0.3V la tensione residua è

2.9V. A quel regime di corrente la resistenza serie da inserire sarebbe 2.9/0.55 = 5.27ohm. Quindi inserendo una 5.6ohm di potenza 2W in serie al circuito dovrei risolvere. Il problema poi si sposta sul fatto che questa resistenza darebbe un po' fastidio nel caso di funzionamento normale (5.6ohm per 50mA sono 280mV di caduta...)

Che ne pensi?

Reply to
Fred
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[...]

come dicevo sopra il problema è la corrente: la tensione della batteria è quella che è, la caduta sul diodo è pressoché costante...la corrente è limitata dalla resistenza interna della batteria. La resistenza in serie non va messa per due motivi:

1) te la ritrovi anche in funzionamento normale 2) limita l'intervento del fusibile [...]

bene, allora con un diodo da almeno 1A dovrebbe andare a posto tutto. Se vuoi del margine mettine uno da 3A.

che non ci va niente in serie altrimenti perde di utilità l'intero sistema (vedi sopra)

Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Ecco cosa mi ero perso ;)

Hai perfettamente ragione.

Ok, perfetto... quindi, visto che l'1N5817 sopporta 1A, mi basta semplicemente scegliere un diodo in parallelo che sopporti la corrente di cc dell'intero pacco batterie (quindi > 0.55A*#batterie...)

Scusami se approfitto ancora della tua gentilezza... In realtà, riguardandola, anche la soluzione proposta da Lou Cyphre, con un MOSFET sulla scheda, non mi sembra male... chiaramente dovrei adattarla al mio caso inserendo comunque il diodo in serie a ciascuna batteria per poterle mettere in parallelo, ma questo non dovrebbe influire molto. Lou inserisce nel circuito due Zener, come protezione del gate da scarica elettrostatica, ma non mi è chiaro il funzionamento... così come non ho capito se devo inserire comunque il fusibile. Un altro paio di cose e non ti scoccio più (prometto!):

- quale delle due soluzioni (il diodo in parallelo o la soluzione di Lou Cyphre) è più efficace?

- il fusibile che pensavo di usare è il MicroSMD005F, indicato come 50mA holding e 150mA tripping... considerando che il circuito assorbe max 60mA è corretto usare questo, o è preferibile il modello successivo, MicroSMD010F (100mA holding, 250mA tripping)? Cioè, in sostanza, quale delle due correnti indicate (tripping e holding) devo considerare?

Grazie mille e scusa di nuovo se ho approfittato... Fred

Reply to
Fred

PeSte ha scritto:

Ah vedo, eppure continuo a trovare curiosa la grafia, che inverte la freccia rispetto alle versioni con il substrato.

Ho trovato queste righe, da una rapida ricerca su Wikipedia per altri documenti: "If the bulk is not shown (as is often the case in IC design as they are generally common bulk) an inversion symbol is sometimes used to indicate PMOS, alternatively an arrow on the drain may be used in the same way as for bipolar transistors (out for NMOS in for PMOS)"

In effetti ha un significato la freccia, rendendo il componente analogo ad un BJT di tipo NPN/PNP, solo che lo trovo confuso rispetto allo standard già esistente -- ragionando specularmente, penso a quale confusione nascerebbe se gli IGBT cambiassero verso della freccia in analogia ai MOSFET di potenza.

Fra l'altro, in Fidocad non c'è un simbolo predefinito per i canale P enhancement, che sicuramente sono di maggiore interesse rispetto ai depletion, nelle applicazioni più diffuse -- motivo che mi aveva spinto a prendere il simbolo "PMOS", che citando lo IRLML6402 appariva errato anche per la modalità di conduzione.

Si vede spesso nella rappresentazione schematica di parti interne a circuiti integrati, da parte dei produttori stessi. Solitamente quando viene dato lo schema equivalente di ingressi/uscite di circuiti CMOS, p.es. microcontrollori. In quei casi però vengono usati simboli come quelli che citano anche su Wikipedia,

formatting link
usando nessuna freccia per i canale N e il pallino d'inversione sul gate per i canale P, oppure scrivendo la lettera "P"/"N" di fronte al canale.

Diciamo che in quel caso è forse più tollerabile: in un circuito composto da molti MOSFET rende forse più visibile le polarità.

~ Lou

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Lou Cyphre

Fred wrote: [...]

no, il mos p così collegato è in sostituzione al diodo in serie

certo che ci va comunque

sono due cose distinte.

mai usato questi termini, io per i fusibili mi baso sulle curve. Così a naso mi viene da dire che la holding è quella in cui il fusibile non interviene e la tripping è quella in cui se ne va. Secondo questo ragionamento dovrebbe andar bene il primo...ma, ripeto, ho ragionato a naso.

Una nota: attento alle correnti di carica dei filtri di ingresso se ne hai

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

già

già

qui probabilmente dico la castroneria...tra le tante cose che non so e che "ho sentito dire" mi sembra rientri anche il fatto che nei mosfet integrati non c'è il diodo di bulk.....qualcuno conferma o smentisce????

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Fred ha scritto:

Eh sì, in effetti, se devi intervenire forzatamente dal lato batteria, il circuito non è utilizzabile con successo. O quasi. C'è la possibilità di mettere il circuito sia su batteria che su morsettiera, ma allora tanto vale metterlo solo dal lato della morsettiera. A parte che poi leggo e commento il resto (batterie in parallelo), invalidando tutto.

Se devono fornire corrente /contemporaneamente/, la faccenda si complica, sì. Perché ovviamente non devi far scaricare una batteria nell'altra. Il diodo diventa d'obbligo, ma allora lo metterei solo dal lato della morsettiera, non sul pacco batterie, così non devi preoccuparti d'altro. Semplicemente un diodo per ciascuno degli ingressi positivi, con buona pace per la caduta di tensione.

Sarebbe ovviamente possibile un circuito di commutazione dinamica, che tramite un comparatore a bassissima potenza decida quale batteria connettere al carico, con un'isteresi e qualche altro controllo sull'anello di regolazione, ma allora a quel punto sarebbe forse più utile un componente tipo i Maxim MAX1773, MAX1538, o simili.

~ Lou

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Lou Cyphre

Certo. Infatti utilizzando un'unica batteria potrei evitarlo senza problemi. Però dovendo mettere le batterie in parallelo senza che si scarichino l'una sull'altra, mi sa che dovrò metterlo comunque...

In che senso? Mi sembra che lo scopo sia lo stesso... forse nel mio caso conviene il diodo in parallelo perché ho il problema delle batterie in parallelo?

Il fatto è che la curva Fault Current/Time to trip che mi dà il produttore parte da 0.1A a 1.5s fino a 2A a 1ms. Quindi mi verrebbe da pensare che l'intervento del fusibile sia a partire da 0.1A. Però dal nome mi sembrerebbe più logico pensare ad un fusibile da 50mA...

Pensavo anch'io una cosa del genere...

In ingresso, dopo la batteria, ho un convertitore switching, con un condensatore da 100nF e uno da 10uF per il filtraggio. Insomma, la capacità è piuttosto elevata...

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Fred

"Lou Cyphre

Sarebbe la soluzione migliore, ma purtroppo non è praticabile, per almeno due motivi: 1) ho la necessità di utilizzare il circuito in almeno due versioni, con due o quattro batterie, se non di più. Questo renderebbe difficile stabilire a priori quante piazzole per i diodi inserire sullo stampato. 2) Il circuito è piccolo (la scatola che lo contiene è 8x8 cm), e con grossi problemi di spazio. Questo fa sì che non ho la possibilità di inserire troppa roba sullo stampato; per questo mi sono visto obbligato a scegliere un diodo tradizionale (1N5817) da "inglobare" nel filo positivo di ciascuna batteria. Le varie batterie saranno poi collegate tra loro in modo da uscire con un'unica coppia di morsetti da collegare alla scheda.

Questa potrebbe essere una soluzione valida, se non avessi i problemi di spazio che ti dicevo sopra.

Ciao e grazie Fred

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Fred

Fred wrote: [...]

ecco, intendevo quello

è possibile vedere questa curva? [...]
10uF NON sono una capacità elevata ;-)

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Ah ecco...

formatting link
Nel datasheet sono indicate le curve. In realtà ho appena letto l'altro documento scaricabile (Tech fundamentals), che spiega che la regione compresa tra ciò che viene indicato come hold e la curva di trip è una regione di transizione, in cui il fusibile può o meno "saltare", a seconda della resistenza del singolo dispositivo. Il che mi porta a pensare che per stare tranquillo devo utilizzare quello immediatamente superiore, cioè il MicroSMD010F, che poi è lo stesso che avevo indicato nel mio primo post...

Ah... beh, certo, forse in generale no... però i condensatori SMD non polarizzati si fermano intorno a quel valore... o no? In ogni caso il problema quale potrebbe essere? Una forte corrente di picco che distrugge il condensatore?

Trasversalmente a tutto questo, vista la tua esperienza, conosci un libro che possa in qualche modo aiutarmi con questi tipi di problematiche? E' terribile e fa un po' rabbia pensare che una laurea in ingegneria elettronica da un punto di vista pratico serva a così poco...

Ciao e grazie ancora, Fred

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Fred

Fred wrote: [...]

bene

azz...avevo dato per scontato che fosse elettrolitico! Personalmente ho usato fino a 4u7.

no, una forte corrente che ti fa saltare il fusibile ;-)

eh eh....no, purtroppo...

infatti io faccio il perito...per fortuna mi pagano da ingegnere ;-)

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

ah ecco :)

In effetti non sono facilissimi da trovare... però esistono :)

ah vabbè... in questo caso il problema non si pone, perchè la pre-serie della scheda, che sto testando attualmente, non ha avuto alcun problema in proposito :)

Peccato :(

Sto leggendo in altri post alcuni suggerimenti, ma non so ancora in che direzione orientarmi...

Mi verrebbe da rispondere che io faccio l'ingegnere ma mi pagano meno di un operaio, ma lasciamo perdere... A volte penso che in Italia prendere una laurea non sia una scelta vincente in ambito lavorativo...

Ciao e grazie ancora Fred

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Fred

Fred wrote: [...]

sono discorsi periodici qui sul NG, non so quante volte se ne è parlato negli ultimi anni.....

io prima ho fatto una battuta...sono ingegnere e faccio gran parte del lavoro da ingegnere (la progettazione), ma quando ho il prototipo in mano da validare o dal cliente rientra una scheda su cui investigare...beh...divento perito, prendo la sonda dell'oscilloscopio, il saldatore e via....

mmh...è un po' come il pesce ratto...può piacere come non piacere...

la mia visione è che, in ambito tecnico, l'università sia fondamentale per maturare un modo di approcciare ai problemi...per imparare bisogna guardarsi in giro col l'approccio corretto e se possibile "attaccarsi" a qualcuno di più vecchio ed esperto... ....e integrare il tutto :-)

Ste

--

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Confermo. Il body diode c'e` solo nelle strutture verticali, dove per tenere la tensione (ridurre i campi i zona canale) devono collegare il source al bulk.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

grazie del chiarimento

Ciao Ste

--

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Immaginavo... e mi scuso per il piccolo sfogo.

Ah ecco. Per me è lo stesso, a parte il fatto che sono più o meno alle prime armi (almeno nell'ambito della progettazione analogica) e che non sono in grado di saldare...

Su questo sono pienamente e completamente d'accordo. Quello di prima era solo uno sfogo, è chiaro che le basi universitarie sono fondamentali, purtroppo però spesso si sente la mancanza di un approccio più pratico ai problemi...

Ciao

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Fred

"Fred" ha scritto nel messaggio news:475d70a8$0$17944$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

uh...figurati...

male (per il saldare) :-D

[...]

io mi ritengo fortunato perché lavoro sia con gente laureata che non...si riesce ad avere un buon equilibrio tra teoria e pratica.

Ste

--

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

PeSte wrote: [...]

:D Purtroppo non ho mai avuto realmente occasione di imparare...

Io invece nella sede in cui lavoro sono l'unico che si interessa di elettronica... quindi ho pochissime possibilità di confronto...

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Fred

c'è sempre tempo, per fortuna :-D

io ho cambiato lavoro proprio per questo motivo!

Ste

--

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PeSte

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