Press-n-Peel, stira e ammira eccetera

Perdonatemi: per contattarmi in privato bisogna togliere sette per otto dal mio indirizzo email.

(mi scordo sempre di "dirlo")

F.B.

io utilizzo la carta fotografica per stampante laser a colori, 50cent a foglio. Sono fogli di una specie di cartoncino leggero, lucidi da una parte. Stampo con una laser normale sul lato lucido, stiro il foglio sul rame finchè non si appiccica bene sulla basetta, stacco la carta sotto l'acqua del rubinetto (la carta si sfalda ma il toner rimane "stampato" sul rame), e poi incido. Risultato veramente molto buoni, anche con la mia laser che ultimamente ha il toner un pò scarso...

Fabio(lo)

Proprio qualche giorno fa ho compiuto il mio primo esperimento con "gli originali" Press'n peel, quelli venduti da Futura Elettronica:

Ho utilizzato una comunissima laser Epson di qualche anno fa, nemmeno dotata di un'altissima risoluzione, e sono riuscito a realizzare un paio di adattatori per i miei chip smd, in modo da usarli sulla millefori tramite strip standard.

Impressioni? Sono entusiasta! E' tutto perfetto, dalla definizione alla semplicità del metodo, dall'efficacia e dalla qualità del risultato finale.

Ti tocca preriscaldare la basetta per un risultato migliore. Io l'ho avvolta in un panno di lino e ci ho stirato un minuto con temperatura cotone-nylon. Poi ho piazzato il foglio a faccia in giù (occhio a stampare dal lato opaco) e l'ho stirato per 15 minuti. Subito dopo ho tuffato la basetta in acqua fredda ed ho rimosso piano piano la pellicola, come fosse un trasferello. Il circuito è lì: perfetto in ogni dettaglio.

Fai qualche stampa di prova su carta prima di mettere il PnP: ciò che vedi su carta è ciò che avrai sulla basetta, corti inclusi! ;)

Mi sono procurato un chip in formato TQFP 80 (80 pin con passo 0,65mm) e l'ho saldato sul circuito realizzato con il PnP: è andato tutto al primo colpo! Per la cronaca: il tutto realizzato con la versione free di Eagle, piste e passo di 0,2mm.

Te lo consiglio senza riserve. Il prezzo (apparentemente alto) è ripagato dalla semplicità, dall'assenza del bromografo e compagnia bella e dalla qualità del risultato.

Ciao.

Gabriele.

Il 04 Giu 2004, 13:51, "F.B." ha scritto:

ci

rame

trovano

fogli

di

-------------------------------- Inviato via

Io uso fogli come capita capita A volte scippo la copertina delle riviste che in genere è patinata, altre volte uso i fogli delle pubblicità (quelli più spessi) altre volte uso banalmente la carta dei supermercati

Quello che conta è che la carta assorba poco toner così da poterne trasferire il più possibile sul rame Inoltre bisogna stirare col ferro più caldo possibile

L'unico neo di questo sistema è che tirando via la carta spesso restano dei pezzetti di carta sul rame che bisogna togliere a mano bagnandola un po' ma nulla di più

"Edmondo Di Tucci" ha scritto nel messaggio news:i3hwc.93171$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Cosa mi dite di quei lucidi che vengono usati per i disegni tecnici? Non sono lucidi da proiezione (acetati) ma servono generalmente per disegnare mediante una penna rapidograf (o come si chiama) e vengono usati normalmente durante i corsi di Disegno Tecnico. Non sono completamente trasparenti né completamente opachi. Dite che può valere la pena provare? Costano veramente niente.

Non riesco a capire cosa intendete per carta patinata. Da quello che ho capito, usate delle carte non bianche e ci stampate sopra, giusto?

tipo la copertina di focus per intenderci, porò meno é stampata e meglio é.

bye.

Io a questo punto penso di averlo capito.

Il toner viene "cotto" sul foglio di carta per rimanerci fissato. Essendo il toner (che non è colloso, è solo "polvere") formato da piccoli, piccolissimi granuli, prima si insinua in tutte le asperità/porosità della carta e poi viene "fissato". Una volta fissato (reso compatto, indurito, un pò come il gesso, senza passare dallo stadio "bagna la polvere", sostituito con "scalda la polvere") è difficile, a causa dei sottosquadri e della tensione superficiale, staccarlo dal supporto su cui ha aderito.

Insomma: un pò come quando i capelli si infilano nella spugna del bagno: mica sono incollati, ma sono infilati così bene e con percorsi così tortuosi che staccali! E per fortuna che parlo di capelli!!

Stampare su carta il più "liscia" possibile permette che il toner faccia un pò meno presa su di essa. Così, ponendolo a contatto con una basetta e ri-riscaldandolo, è probabile che si attacchi meglio alla basetta che non alla scivolosa carta "patinata", che a quel punto si può staccare/sfaldare/sciogliere.

L'importante è che di carta-carta deve trattarsi (visto che la infili in una stampante laser, con rulli caldi eccetera): qualsiasi trattamento superficiale della "carta" che potrebbe sciogliersi, diventare appiccicoso, sgretolarsi eccetera nel passaggio dentro la stampante laser potrebbe rovinarla un pò.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno risposto. Visto che attualmente ho "a disposizione" una stampante laser a colori che costa zillioni, mi sono poi orientato verso i fogli PnP e aspetto che alcuni venditori esteri che ho trovato (20 fogli 17 euro) mi dicano un pò quanto vogliono per la spedizione.

F.B.

Se proprio vuoi provare e stare sicuro di non far danni alla stampante prendi il foglio candidato e stiraci su col ferro ben caldo Se il ferro non si sporca, appiccica, e se non senti puzza di bruciato e altre amenità allora nemmeno la stampante laser farà storie

"Andrea" ha scritto nel messaggio news:jYDwc.2483$% snipped-for-privacy@news.edisontel.com...

Vabbé, ho capito. Ma perché dovrebbe essere "meno stampata" possibile? Immagino che l'inchiostro "della rivista" non venga trasferito mediante il ferro sulla basetta poiché "abbastanza" assorbito dalla carta.