Potenza trasformatore

Salve, possiedo un trasformatore, con relativo ponte e condensatori, di cui non conosco la potenza.

Gli unici dati che ho sono:

Tensione primario: 220V Tensione secondario: +/-29

Sezione nucleo (circa): L=6.9 [cm] H=5.7[cm]

Volendo tracciare la caratteristica nel piano V-I; I=0 (vuoto) V=58;

come posso trovare la corrernte di cortocircuito senza danneggiare il trasformatore?

Gentilmente qualcuno mi consigli un altro modo.

Sarebbe utile conoscere l'impedenza degli avvolgimenti? Cordiali saluti marramarra

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marramarra
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Il giorno 14 Sep 2006 09:00:10 -0700, "marramarra" ha scritto:

Io cercherei di stimare prima la potenza del trasformatore, poi da lì si può ricavare la corrente.

E' una domanda posta spesso, leggi questi threads:

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-- ciao Stefano

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SB

SB ha scritto:

i pu=F2

OK ma mi viene un numero mostruoso dato che il trasformatore pesa 6.55 [Kg]!

Quindi facendo un p=F2 di calcoli approssimativi ho circa 760 VA! cio=E8 13 A

Ma come =E8 possibile?Dato che il relativo ponte di raddrizzamento (FB1004L) pu=F2 supportare Max 10 A!

Dove sbaglio?

grazie Antonio Marra

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marramarra

Il giorno 15 Sep 2006 04:55:36 -0700, "marramarra" ha scritto:

Così a naso mi sembrano dati plausibili.

Non è detto che sbagli tu, potrebbero semplicemente aver messo un trasformatore più potente del necessario, mentre il ponte è dimensionato per il carico utile effettivo.

-- ciao Stefano

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SB

marramarra ha scritto:

Cosa intendi per "sezione nucleo"? Se hai misurato la parte superiore del trasformatore, e questo monta lamierini a "E", la potenza approssimata è di circa 170W.

Giuliano

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JUL

Beh, de fosse cosi' ci sarebbe da complimentarsi con chi ha scelto quella misura di lamierino!

Saluti

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Tomaso Ferrando

Ciao Invece della corrente di corto circuito , puoi misurare l'impedenza interna. Fai una curva tensione /corrente, partendo da secondario aperto,per alcuni valori non eccessivi di corrente e prolunga la curva (con la matita !!| ) fino al valore per cui la tensione scende a meta'. In queste condizioni la impedenza interna e' uguale alla resistenza di carico che determina quella condizione.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

JUL ha scritto:

Il trasformatore monta dei lamierini ad "E", e per L e H intendo:

per L la larghezza della "gambetta centrale della E"

per H l'altezza che tutti i lamierini formano nell'essere sovrapposti.

so che sono stato poco chiaro, se vuoi ti posso mandare un disegno e magari una foto del trasformatore il mio indirizzo di posta =E8 snipped-for-privacy@tiscali.it Grazie Antonio

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marramarra

marramarra ha scritto:

Se vuoi mandami pure foto e disegno, con l'ADSL non ho problemi. Comunque cerco di spiegarmi meglio: La potenza di un trasformatore corrisponde "grosso modo" alla sezione in cmq del gambo centrale della "E" elevato al quadrato. Parlo della sezione di lamierini attorno alla quale c'è il "cartoccio" con gli avvolgimenti. Supponiamo che il tuo gambo sia di 5x5cm, ossia 25cmq. La potenza sarebbe di circa 25x25=625W, dai quali sarebbe bene sottrarre un 10-20%. Spesso, però, non è possibile misurare la sezione, specialmente nei trasformatori "blindati" o completamente imbibiti di resina. Però, di solito, è sempre accessibile la parte superiore, che sarebbe la parte piatta della "E". Se assumiamo che i due gambi laterali e i due spazi siano larghi 1 ognuno, il gambo centrale deve essere largo 2, per un totale di 6. A questo punto basta calcolare la superficie superiore in cmq, dividerla per 3, e si ottiene la sezione del gambo centrale. Portandola al quadrato ottieni i watt.

Ciao. Giuliano

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JUL

Tomaso Ferrando ha scritto:

Ti dispiacerebbe, ogni tanto, rispondere in modo meno criptico? Come sai bene, su questo NG, è possibile rispondere anche con caxxate enormi, ma per fortuna c'è SEMPRE chi te lo fa notare. Sia ben chiaro che non mi riferivo a te. Volevo solo capire se ho sbagliato qualcosa.

Ciao. Giuliano

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JUL

La spiegazione e' semplice: la sezione ideale del nucleo sarebbe quella circolare...

Se per aumentare la potenza fosse sufficiente aumentare il numero dei lamierini, non sarebbe giustificata l'esistenza di tante "misure" di lamierini.

Ciao.

Tom.

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Tomaso Ferrando

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