mi ritrovo, smontanto un ups morto, un bel trasformatore elevatore.
secondo voi =E8 riutilizzabile come normale trasformatore? l'unica cosa che mi blocca =E8 il fatto che ha 3 fili al primario(secondario, insomma il lato con i fili pi=F9 spessi) e dal lato fili fini, quindi bassa tensione, ne escono ben 5.
I fili di sezione più grossa stanno sull'avvolgimanto di bassa tensione, quelli di sezione più piccola sull'avvolgimento di alta tensione. In un ups il trasformatore è impiegato al contrario !!!
Comincia col verificare le interconnessioni fra i vari "fili" lato alta tensione e poi prova ad alimentare l'avvolgimento lato bassa tensione con pochi volt e guarda che esce dall'altra parte.
Io controllerei la resistenza tra i vari 5 fili, poi alimenti la serie con piu' alta resistenza e vedi cosa esce dai 3 fili "grossi". Se scegli di alimentare l'ingresso dei 5 fili di resistenza inferiore al massimo e questo ha una resistenza troppo bassa te ne accorgi perche il trasformatore vibra.
Penso sia chiaro: rispetto all'uso che se ne fa, forse, nella maggior parte dei casi di un trasformatore; dopotutto è Mansell che chiede "secondo voi è riutilizzabile come normale trasformatore?" - Io capisco che vuole reimpiegarlo come riduttore di tensione. Se poi hai ancora dubbi chiedi a lui cosa intende per "normale".
Ciao, scusate se rispondo ora ma sono senza internet a casa e ora sto scrivendo dal cell!!! allora, ho studiato meglio la bestia, intento eccolo in foto
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dopo un rapido studio che ho fatto, scopro che , lato HT ho 5 fili, chiamiamoli 1-2-3-4-5
1-5 ingresso tensione di rete, offre una R di 11.7 ohm
2-5 verso l'uscita dell'ups, R di 12.6 ohm
1-2 R 1ohm, vengono uniti tramite contatti di relais (in realt=C3=A0 sono 2 relais in parallelo come contatti flottanti, ma con sezioni di pilotaggio diverse)
3-4 R 0.8 ohm, vanno verso un raddrizzatore e verso il circuito di carica della batteria
il lato "oon i fili grossi" ha 3 cavi, diciamo che non sono riuscito a misurare poich=C3=A8 ho una r di zero ohm comunque metto i puntali, intuisco per=C3=B2 dal resto del circuito che 2 vengono da mosfet di potenza, l'altro =C3=A8 collegato ai 12v della batteria.
che funzione avranno i punti 1-2 del trasformatore? qualche idea?
altro punto interrogativo =C3=A8 la potenza, l'ups viene dato per 400VA, ma.. sar=C3=A0 vero? esiste un modo empirico per trovare la potenza di un trasformatore?
grazie mille, spero che le mie prossime risposte siano pi=C3=B9 assidue, tiscali permettendo! Mansell
Misura la sezione in cm-quadrati della colonna centrale, eleva al quadrato, poi togli un 10% e hai approssimativamente la potenza in VA del trasformatore. Ci sono delle differenze dovute alle scelte costruttive, cioè dal rapporto ferro/rame, ma normalmente questa formula è abbastanza affidabile e mi ci sono riavvolto tanti trasformatori. Se la colonna centrale non è ben misurabile, misura una delle due laterali e raddoppia la sezione. Ciao, Paolo
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Mi vengono valori incredibili :( sono 5 cm x 7.5 cm. li moltiplichaimo e fa 37.5 cm^2. al quadrato viene 1406, levando il 10% sono sempre tanti. ho sbagliato qualcosa?
Secondo me il relè che vedi fra 1 e 2 è collegato anche con l'uscita dell'UPS, ed effettua lo scambio dell'uscita fra:
- rete, filo 1 in presenza di rete
- trasformatore, filo 2 in caso di mancanza rete; fermo restando l'altro polo collegato al filo 5. Pertanto se così è, ritengo che tu possa utilizzarlo in questo modo (da verificare con le dovute precauzioni):
- 2-5 (oppure 1-5, ma io preferirei 2-5) come primario a 220V;
- 3-4 secondario 12-16V (da misurare con le prove) ma con disponibilità di corrente limitata; dalla sezione del filo di questo avvolgimento si potrebbe fare una stima della massima corrente erogabile su questa coppia di fili;
- lato fili grossi, ulteriore secondario con zero centrale, probabilmente un
10-0-10V circa, con disponibilità di corrente molto più elevata calcolabile solo dopo aver stimato la potenza del trasformatore (dalla foto non mi sembra un trasformatore da più di 150-200VA continui)
Nei calcoli no, ma dubito molto sulla misura, guardando la foto e le proporzioni con la pila. Per lo spessore dei lamierini non ci sono problemi, dato che si vedono, ma sei sicuro di aver misurato solo la larghezza del ferro della colonna centrale? Così a vista dovrebbe corrispondere alla parte ribassata del cartoccio di plastica degli avvolgimenti. Altrimenti, come ti ho detto, misura una delle colonne laterali: quella centrale è sempre larga il doppio. Paolo
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per quanto riguarda la scelta dei fili da alimentare, c'=E8 da dire che
1-2 realmente si uniscono con un semplice contatto di un relais, non si tratta di un relais deviato. la tensione di rete viene fermata tramite un relais doppio, N.O.
per quanto riguarda il consiglio di qualcuno di alimentare il secondario (bassa tensione) con pochi volt per vedere cosa ne esce fuori.. non ho idea di cosa possa succedere! i fili sono davvero grossi, non si riesce nemmeno a apprezzarne la resistenza col tester..
sarebbe come mettere in cortocircuito il generatore che metterei!
Continuo ad avere dei dubbi! Dalla foto la "SEZIONE" della colonna centrale dovrebbe essere 2,5 x 5: nell'immagine ti ho segnato in rosso le due misure da prendere, possibilmente precise. In ogni caso il calcolo che ti ho consigliato non è che corrisponda sempre in pieno: ho visto trasformatori fatti con molto meno ferro, che scaldano come stufe ma reggono; ho visto anche le tabelle pubblicate da Nuova Elettronica che indicano delle sezioni più abbondanti, da me mai riscontrate nemmeno nei trasformatori che vendono loro. Alla fine tutti i miei trasformatori li ho avvolti seguendo la tabella pubblicata su "Il Sistema A" del 1950.
Detto questo, per la potenza segnata in scatola posso fare due ipotesi:
- che il trasformatore non lavori a 50Hz ma ad una frequenza superiore e in tal caso il calcolo del quadrato della sezione non va più bene.
- che sia stato indicato un valore di picco e che la costruzione sia stata "tirata" molto.
Ciao, Paolo
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