Passaparola e eterodina!

"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Ci sto :-)

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Mixboy
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"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@o13g2000cwo.googlegroups.com...

Si, certo!

Reply to
Elio

"JUL" wrote

ECO - electron coupled oscillator.

E probabilmente sarebbe proprio la risposta corretta, visto che "eterodina" si riferisce piu' propriamente ad un fenomeno (battimento fra due segnali), mentre "supereterodina" indica una particolare circuitazione per ricevitori, ma non il singolo circuito oscillatore.

ciao, Piero

Reply to
Gatto Murr

Gatto Murr ha scritto:

Grazie. Probabilmente è proprio quello che stavo cercando, e adesso sappiamo anche che esiste un oscillatore che inizia per "E". Nonostante tutto continuo a pensare che la risposta prevista fosse ETERODINA.

Ciao. Giuliano

--

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JUL

Elio ha scritto:

ROTFL! >:-))) Ma per piacere...

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i3hev, mario held

JUL ha scritto:

E già che ci siamo, ai Sigg. Devoto e Oli per l'omonimo dizionario, ai Sigg. Cortellazzo e Zolli per l'etimologico Zanichelli... mi pare complicato davvero! >:-)

Ciao.

--
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i3hev, mario held

Guarda che questo sistema di trasmissione si chiama CW ed e' tuttora usato con il codice morse. Probabilmente e' ancora uno dei sistemi piu' efficienti per la trasmissione di un testo via radio.

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Valeria Dal Monte

"i3hev, mario held" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@libero.it...

Prendi uno schema di una eterodina, strumento, radio, interferometro o quel che sia, una volta fissata la frequenza di uscita dimmi che relazione c'è tra la frequenza di ingresso e la f dell'oscillatore locale? Poi prendi un supereterodina e dimmi in questo caso come è la relazione.

Reply to
Elio

"Elio" wrote

guarda, non per insistere, ma ci sono supereterodine nelle quali la frequenza dell'oscillatore locale e' superiore a quella ricevuta (tipico nei ricevitori onda media) e supereterodine nelle quali e' inferiore (ricevitori onde corte e superiori, per esempio).

ciao, Piero

Reply to
Gatto Murr

"Gatto Murr" ha scritto nel messaggio news:43772994$0$16217$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

nei

(ricevitori

...e allora qual è la differenza tra un circuito eterodina e un circuito supereterodina?

Reply to
Elio

"Elio" wrote

posso sbagliarmi, ma credo che, mentre "eterodina" e' il nome generico del fenomeno di battimento fra due segnali, "supereterodina" indichi una particolare circuitazione per ricevitori nelle quale si riesce ad ottenere una selettivita' alta grazie all'uso di piu' circuiti accordati (se non addirittura filtri meccanici o a quarzi), ma a frequenza fissa per evitare i problemi connessi alla messa in passo simultanea di n circuiti, frequenza fissa ottenuta per battimento fra le frequenze che si intende ricevere e quella generata internamente da un oscillatore a frequenza variabile - e quindi sfruttando il fenomeno "eterodina".

ciao, Piero

Reply to
Gatto Murr

Elio ha scritto:

Secondo me, non te la prendere, hai poche idee ma ben confuse... :)

Quando mescoli due segnali di diversa frequenza in un dispositivo non lineare, ottieni sempre e comunque due nuovi segnali aventi per frequenze la somma e la differenza di quelle dei segnali originali; quale poi andrai ad usare, dipende solo da te... il punto è che il termine "eterodina" si riferisce al metodo, in generale, di convertire il segnale mediante l'azione di un segnale ausiliario prodotto a parte; a seconda di come metti in pratica questo principio, ottieni i ricevitori:

- autodina, in cui il segnale ausiliario è prodotto dallo stesso amplificatore (sono i classici ricevitori a reazione, in uso fin dalla prima metà del secolo scorso),

- sincrodina, in cui l'oscillatore è separato ma sincrono, così che si ottiene direttamente la banda base del segnale di modulazione,

- supereterodina, in cui dopo la conversione è necessaria ulteriore circuiteria per il filtraggio e la rivelazione del segnale.

Come ti è già stato fatto notare, nei ricevitori supereterodina la frequenza intermedia può essere sia inferiore che superiore a quella del segnale da ricevere (nei moderni ricevitori multibanda è più comune quest'ultima scelta, mentre fino a qualche anno fa, per motivi di semplicità tecnologica, si preferiva effettuare conversioni a frequenze il più possibile basse; storicamente, poi, si sono viste supereterodine con frequenze intermedie di poche decine di kHz).

Come curiosità storica, aggiungerò che il prefisso "super" deriva dal fatto che il prodotto di conversione utilizzato è "supersonic" ossia, come diremmo in italiano, ultrasonico; il nome originario di questo tipo di ricevitori, introdotto nel corso della prima guerra mondiale da Edwin Armstrong (quello che ha inventato il circuito a reazione, e praticamente introdotto l'uso in radiotecnica del triodo di Lee De Forrest), era "supersonic heterodyne reception"; il ricevitore a reazione invece è stato realizzato nel 1913 da Alexander Meissner, sulla base del principio della conversione "eterodina" dimostrato nel 1902 da Reginald Fessenden.

Ciao!

--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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i3hev, mario held

"Gatto Murr" ha scritto nel messaggio news:4375e26e$0$27603$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

un

Puoi dirmi allora come hai fatto a capire che quella che ho descritto sopra è la supereterodina?

Per esempio l'utente i3hev, mario held sostiene che: "il punto è che il termine "eterodina" si riferisce al metodo, in generale, di convertire il segnale mediante l'azione di un segnale ausiliario prodotto a parte"...

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Elio

"Elio" ha scritto nel messaggio news:utJdf.36444$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Forse chi ha preparatp la domanda si riferiva a questo metodo come "super+eterodina", considerando "l'eterodina" (come voi avete detto eteros + dunos) il circuito del battimento. Potrebbe avere una logica, anche se molto manichea...

Reply to
Rapa Nui

"Elio" ha scritto nel messaggio news:utJdf.36444$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

e

sopra

Non si sa, non si sa....;-)))))))

Reply to
Elio

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