Autocostruzione e normative - domanda

Salve a tutti, ho una domanda da porre:

Se io avessi la possibilità di vendere non più di 50 radioline con telaio in legno autocostruite ad un mercatino rionale, avrei l'obbligo di farmi l'iter di certificazione, e quindi spendere ? 500 o più per poi gudagnarne al massimo

1000, se e quando le vendo tutte ?

Grazie per l'interessamento!

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Gabriele
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tue

te lo sconsiglio, considera che, visto il materiale con cui le costruisci, se malauguratamente una prende fuoco vai incontro a tutta una serie di denunce civili e penali, che tra l'altro prevedono sanzioni pecunarie elevatissime. Senza contare gli eventuali danni che potrebbe richiedere il tuo cliente danneggiato. Ho visto una cosa analoga capitata ad un produttore di videogiochi da bar, ed a distanza di anni non e' ancora a posto. Spero di essere stato utile. Ciao

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Mokusx

Il 29 Lug 2003, 00:28, "Gabriele" ha scritto:

in

massimo

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emcNONSPAMM

"Gianpiero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

[...]

ma se una ditta fa così non incorre in casini in caso di controllo?

se qualcuno "esce" non potrebbe richiedere il documento allegato ai risultati delle prove per la certificazione?

Ste

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PeSte

Il 29 Lug 2003, 00:28, "Gabriele" ha scritto:

in

massimo

prova

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emcNONSPAMM

Quale ente li effettua?

Ciao.

lucky

--
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lucky

PeSte wrote

Posso benissimo sbagliare ma da quanto mi risulta non esiste nessuna norma attuativa che definisca chi deve fare i controlli. Per cui, se ci sarà qualcuno che viene a controllare, può darsi che si finisca nei casini. Ma prima bisogna trovare quel qualcuno.

Appunto, chi? Si può sempre e comunque presentare un fascicolo di PREcompliance dal quale risulti che l'apparecchiatura "sta nei limiti". Oppure presentare una dichiarazione che attesti che tutti i componenti usati sono "a norme CE". (che per inciso non ha significato alcuno se non quello di "fare volume") O, al limite, montare il circuito non in una scatola normale, ma in un contenitore "marchiato CE", con il marchio all'esterno. In questa maniera non dovrei neanche cercare i bollini. Il marchio è quello della scatola o quello dell'apparecchiatura? E poi, da che mi risulta, il problema non è quello di dimostrare che tu hai fatto le prove, quanto quello di dimostrare che la tua apparecchiatura non risponde alle normative. Ovvero ci deve essere qualcuno che richiede delle prove e che le esegue. Sono perfettamente consapevole che il comportamento consigliato sia "al limite" della legalità, se non oltre. Tuttavia si tratta di capire quanta probabilità ci sia che qualcuno venga a farti girare le cosiddette proprio su quell'aspetto.

Ora, se io vendo qualcosa ad un mercato, secondo te, è più probabile che venga qualcuno a richiedermi il fascicolo tecnico della compliance alle EMC o piuttosto la finanza a controllare i miei conti?

Sono perfettamente consapevole che questo modo di comportarsi è "da furbi", e che qualcuno storcerà il naso. Ma è anche reato copiare il software, duplicare i CD, o, al limite, il falso in bilancio o la bancarotta fraudolenta. (chi è senza peccato scagli la prima pietra...) Vorrà dire che se finirò nei casini diventerò presidente del consiglio e farò un mazzo tanto ai magistrati. Tanto avrò l'immunità........

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Gianpiero

"Gianpiero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

[...]

qualche tempo fa interpellai un laboratorio per cominciare ad "istruirmi" sulla CE, ricordo che il tipo mi disse quali erano gli organi autorizzati ad accedere al fasciolo inerente la certificazione (anche perché esso contiene informazioni delicate dal punto di vista industriale!)

Se la scatola è di plastica/legno il marchio interessa la ciruiteria interna, se l'involucro è metallico allora si considera l'insieme

Per quanto ne so io devi avere un fascicolo dove c'è scritto che il tuo sistema rispetta determinate norme

Probabilmente funziona così...non ci sono i controlli e uno può fare il furbo?? Si...bene..se però per una qualche cazzata l'apparecchiatura provoca un incidente allora scommettiamo che salta fuori anche un bel controllino? A questo punto mi sa che i guai molto sono seri se l'apparecchio non rispettava le normative.

Ste

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PeSte

"Gianpiero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

[...]

ma la legge non è uguale per tutti?

quindi posso farlo anche nel mio laboratorio purché io sia accreditato a farlo?

[...]

ok, ma fra le cosa che potrebbero succedere (magari a probabilità epsilon) è un controllo della finanza che dice...ah, hai fatturato 100 schedine elettroniche? bravo...ma erano certificate? Perché per quanto ne so è obbligatoria almeno la CE per poter vendere un prodotto...anche se non fa danni

[...]
[...]

pienamente daccordo...sulla presenza di stronzi!!!

no comment

beh, lo progetto io...è ottimo di sicuro :-)

basta che non lo scriva io!!!

quello sempre

queste ultime due sono fondamentali

che tradotto vuol dire...spera di non pestare i piedi a qualcuno più grosso di te!

Ciao

Ste

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PeSte

PeSte ha scritto:

:-DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD.... (ad libitum)

-- Tullio Mariani, Pisa, Italia.

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"Cinico è quella persona che, per uno strano difetto della vista, vede le cose come sono e non come gli piacerebbe che fossero" KARL KRAUS

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T. M.

"T. M." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tin.it...

hai colto in pieno....è che no sapevo come scrivere il tono ironico con cui ho pensato alla frase :-))))

Ste

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PeSte

[...]

grazie per la ricca spiegazione, comincia a uscire un po' di chiarezza nella nebbia delle marchiature...

:-)

spero di non farne parte nemmeno io!

[...]

ne chiederò una

:-)

Ste

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PeSte

Immaginiamo che il prodotto in questione, venga autocostruito, con tale termine intendo una realizzazione artigianale senza un'azienda dietro, cioè senza P.I.

Situazione 1:

Questo prodotto viene venduto ad un mercatino rionale e antiquariato dove per avere una postazione non è richiesta la P.I..

Tale apparecchio viene inserito in un contesto di roba antica elettrica e non.

Ufficialmente a questi mercatini si tratta lo scambio e baratto.

Situazione 2:

Vendita in negozi che tratta usato.

Cosa ne pensate di questa soluzione?

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Gabriele

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