PCB: domanda e consiglio

Cominciamo dal consiglio. Se vi procurate le basette presensibilizzate presso Distrelec avrete visto che ci sono due marche: Bungard e Rademacher. Bungard funziona bene, Rademacher (provata oggi) fa schifo.

Veniamo alla domanda: spannometricamente quanta soda per litro d'acqua mettete?

Saluti Boiler

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Boiler
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l'ultima volta ne ho prese 10 doppia faccia 16X10 proprio Rademacher... in effetti mi aspettavo qualcosa di più avendole comprate alla distrelec... cmq posso dire che se prendi bene le misure coi tempi un po' si salvano... il difetto + grosso che hanno è che se stressi un po' un componente saldato si stacca la pista :( Cmq la prossima volta cambio marca, anche se costano un pelo in +

sulla mia bustina dice 35g/litro io ne metto 50g/l

ciao!

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ice

Come al solito non sono chiaro nel fare le domande... mea culpa.

Non ho una bilancia di precisione adatta, quindi quello "spannometricamente" voleva dire quanti cucchiai da minestra... o qualcosa del genere.

Boiler

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Boiler

Per motivi di tempo e di spazio e' un po' che non mi dedico piu' all'autocostruzione di stampati, ma se non ricordo male, quando usavo il fotoresist POSITIV 20 mi pare che la soluzione consigliata fosse di 5 grammi di soda per ogni litro d'acqua.

Ciao Roberto

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Roberto Bagnoli

Due cucchiaini da caffè in una bacinella come quelle della verdura al supermercato con 2 dita di acqua tiepida (3,5 bicchieri)

E' abbastanza spannometrico?

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Dade

Sì, quqlacosa del genere, a me pare 7, ma non cambia molto. Ma quello che mi interessava sapere è 5-7g a quanto, in volume, corrispondono.

Boiler

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Boiler

È brutalmente spannometrico ;-)

Grazie Boiler

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Boiler

"Boiler" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

per il positiv 20 sono 7 i grammi. un cucchiaio da minestra "raso" per litro d'acqua (meglio se demineralizzata). Io uso la stessa soluzione (2 litri) per una decina di basette 16x10 cm.

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explorer

Ok, mi ricordavo male... ;) Mi era anche sfuggito il senso della tua richiesta, anche perche' ai tempi usavo una bilancina per pesare la soda.

Ciao Roberto

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Roberto Bagnoli

Boiler ha scritto:

la temperatura, il livello di esposizione UV, la qualità e lo spessore del fotoresit incidono sulla soluzione di sviluppo.

spannometricamente parlando io faccio così:

in una boccetta a parte faccio una soluzione più o meno satura di soda caustica.

ne verso "un pò" nella vaschetta con un paio di litri d' acqua

rimescolo per bene ed immergo la basetta

se l' incisione non parte, tolgo la basetta, aggiungo soluzione, rimescolo e immergo ancora.

è importante rimescolare accuratamente dopo ogni aggiunta di soda dato che se immergi la basetta in una zona con concetrazione eccessiva freghi il tutto.

ciao S.

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Sandro

idem io utilizzo la stessa tecnica

qui il mio procedimento cambia da quando utilizzo i master stampati su pellicola..... anche in una concentrazione piu' satura di soda le piste non esposte non vengono corrose

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Marcello

Marcello ha scritto:

io uso i master stampati con la laser 1200 dpi e, purtroppo, devo fare molta attenzione perchè il toner non copre come si deve. come fai a stampare su pellicola? la cosa mi incuriosisce

ciao S.

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Sandro

Anch'io ho una laser da 1200dpi (HP LaserJet 1200). Dimentica...

Io stampo a cera su acetato con una Xerox Phaser 8400. C'è una differenza come tra il giorno e la notte!

Boiler

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Boiler

vado in una qualsiasi copisteria che fa fotolitogreafie e gli chiedo una stampa su pellicola alla fine una stampa del genere mi viene a costare meno di quello che pago il foglio di acetato apposito per la laser e.... il nero è perfettamente coprente!

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Marcello

Marcello ha scritto:

Interessante, farò delle ricerche. Oltre la copertura del nero, che tipo di risoluzione riesci ad ottenere? Io, ad esempio, ho bisogno di qualcosa tipo 4 piste da

0,4 mm in 2,54 mm.

ciao, grazie (anche a Boiler)

S.

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Sandro

mmm... con le presensibilizzate nessun problema per la definizione che richiedi

con le piastre che vernicio io.... penso che quella definizione non so se la ottengo il fatto è che sovraespongo molto visto che faccio ancora delle verniciature da schifo se la pista è molto sottile, dato che la lampada la metto molto vicino alla piastra, la non perpendicolarità dei raggi mi assottiglia le linee. Con le presensibilizzate espongo per circa un minuto e quindi la definizione che richiedi la ottengo senza problema.

Cmq.... per il master che ottieni è pefetto e quindi, se hai una buona tecnica, riesci ad ottenere altissime definizioni nella realizzazione degli stampati

Se fai una breve ricerca su internet vedi che per il processo di fotolitografia, la definizione di stampa non è dell'ordine delle centinaia di dpi ma di diverse migliaia di dpi

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Marcello

Sandro ha scritto:

Per la risoluzione del master non c'è problema (le pellicole vengono prodotte da fotounità che, per quanto scassate, sono assai più precise di una stampante laser o peggio ancora di una fotocopiatrice). Il problema vero è l'esposizione che va fatta:

1) Con gelatina rovesciata (la parte opaca del master, dove sta il disegno, deve andare contro il rame, altrimenti la luce fa interferenza nello spessore della pellicola e "stringe" le piste) 2) Usando un bromografo "vero" con pompa a vuoto (che appiattisce il master sul rame senza lasciare bolle d'aria).

Non sono altro che le precauzioni che si usano per incidere le lastre da stampa offset. Il processo di formatura è esattamente lo stesso; è solo l'uso che si fa del risultato che cambia.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

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