Mi aiutate a fare un semplice "termine carica" per batteria da 140V?

E' qualcosa, una specie di prurito. Ho la sensazione che sia "facilissimo", che esistano dietro l'angolo, schede gia' fatte di comparatori che, arrivati a 140Vcc (o 138), stacchino un rele'... per caricare una batteria di un'auto elettrica, che per ora devo staccare manualmente.

Un qualcosa di semplice, possibilmente gia' assemblato. La tensione e' un po' alta, ma non credo che sia impossibile trovare qualcosa di gia' fatto. Caricare una batteria al piombo e' relativamente facile... mi serve "solo" un comparatore.

Qualcuno mi da' una mano? Non e' che ho ricevuto un granche' di risposte, il thread precedente... spero che fosse per il periodo di ferie.

Fabrizio (grazieeee!)

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Bowlingbpsl
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Il 12/01/2011 13.03, Bowlingbpsl ha scritto:

ciao forse perché 140V sono tantini... ti suggerisco 2 idee, la prima con diodi ad elevato "ginocchio" puoi ottenere che conducano a 140 V e quasi nulla a 138V quindi piloto un relè, la seconda che dividi per 10 con un buon partitore le tensioni e quindi piloti una tensione più comoda

ciao e auguri per l'auto elettrica

ps e due sezioni da 72 V?

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primula

Bowlingbpsl:

Ero convinto di averti risposto, ma vedo che non è così.

Se trovi un attrezzo già fatto che funziona ad una tensione inferiore, puoi senz'altro adattarlo a quella che ti serve con un partitore resistivo.

Fa' solo attenzione all'isolamento massimo delle resistenze verso i 140V, dato che, se ben ricordo, di solito sono garantite solo fino a 100V. Per ovviare al problema basterà semplicemente metterne due in serie.

Oppure te lo fai: non credo occorra molto più di un LM393, tre resistenze per il partitore, un trimmer per il riferimento, una resistenza ed un NPN in grado di sopportare la corrente della bobina del relè. Più il solito diodo in antiparallelo. Ti conviene mettere i due comparatori in parallelo, così avrai più corrente per la base del transistor. Ah, meglio mettere anche un 100 nF sull'alimentazione del 393.

Se il relè assorbe meno di 500 mA puoi collegare l'uscita del 393 direttamente alle entrate di un ULN 2003 con tutti gli output in parallelo collegati al relè ed il comune dei diodi all'alimentazione del relè.

Con un alimentatorino da 12V ci fai andare tutto.

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F. Bertolazzi

Hummm... mi viene in mente una vecchia idea di una vecchia CQ elettronica del tempo che fu. Uno zener con resistenza verso massa ed il gate di un NPN attaccato giusto li'. Con un po' di selezione di zener (ed un po' di fortuna, aggiungo io), dicevano che la soglia era entro pochi millivolt. Credo si trovino zener da una settantina di V. Almeno, tempo fa mi pareva di averne trovati. Li' ci vuole un po' di fortuna... ma si puo' anche fare.

Mi sono anche chiesto se non esiste un "qualcosa" gia' fatto. Va bene un partitore di tensione, ma... chesso', un modulino voltmetro con un'uscita programmabile? Cosi', gia' che ci siamo, abbiamo pure l'indicazione della tensione, che non fa schifo. A spanne, dovrebbero esistere (ho comprato dei moduli termometro da pochi soldi con uscite che, volendo, fanno questo ed altro. Mai usati piu' che come termometri, erano economici ed arrivavano a -40. Messi in scatolette ed usati per vedere la temperatura dei freezer di un bar. Resero "felici" contemporaneamente ASL e... proprietario). Non ho pero' conoscenza... devo cercare su RS, ma a volte ho la sensazione, cercando li', che sia un po'... come dire, fossilizzata.

Ora ho il riscaldamento in crisi, giro (poco) con la copertina sulle ginocchia, a mo' di auto d'epoca... spero di trovare il problema... perche' ci si innamora in fretta dell'elettrica.

Quei... casinari che mi hanno montato le batterie al piombo mi hanno messo elementi da 12V, 7Ah, AGM. Stando alle ricostruzioni (sono casinari o no? Manco un foglietto con la capacita' totale!), ci sono serie da 10 batterie... per TREDICI paralleli. Non posso fare in nessun altro modo.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Non solo. Sono anche un po' in crisi con un voltmetro digitale, collegato direttamente per vedere la tensione della batteria. Quando premo il pedale del gas, anche con fondo scala da 1999V, va in over range. Mancandomi un po' di teoria, non so se e' sufficiente mettere un 10000 ohm in serie ed un 100nanoF in parallelo per togliere i disturbi provocati dall'elettronica PWM che gestisce il motore.

Eccooooo... non per sembrare pigro, ma cercavo un po' di esperienza pratica. Qualcosa tipo: "c'e' il modulo C14 nel tal catalogo che fa quasi quello che ti serve...". ;-)

Ecco un'altra informazione preziosa. Due resistenze in serie... anche se mi pare di ricordare, in periodo in cui rifacevo un po'... "a pene di segugio" i ballast di laser al rubino, che li' la tensione era tra i 1500 ed i 10000V. Ma avevo problemi di dissipazione, piu' che di tensione (non avevo capito bene che il ballast di quei laser Siemens richiedeva una dissipazione di DIECI watt. Cosi' mi trovai, dopo pochi giorni di funzionamento, la resistenze da 2W "un po'" annerite e lo stagno evaporato...).

...in teoria potrei anche farlo, in pratica... non ho piu' il tempo e nemmeno la mente sgombra per farlo serenamente.

Mi ci vuole qualcosa di... semplice. Meglio se gia' fatto (o quasi. Due resistenze in croce le so anche mettere).

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Mi sta venendo un leggerissimo zozpetto...

Non ho mai capito bene da dove venga il "DeltaV" che indica che la batteria e' carica (praticamente come il gatto che alza la coda quando lo accarezzi, per indicare che il gatto finisce in quel punto), presumo sia una faccenda elettrochimica, e che in certe condizioni sia abbastanza precisa...

Ma siamo sicuri che con 10 batterie in serie il DeltaV (che poi sara' la somma dei dieci DV, separati in tempo e ampiezza), sia cosi' pronunciato o non sia piuttosto smussato e dilatato nel tempo e in ampiezza ?

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Englishman

Englishman:

In quelle al piombo, che io sappia, non c'è.

Nel senso che si può prendere la tensione di targa e terminare lì la carica (o passare a trickle). Con le batterie al nickel, invece, devi guardare la derivata della tensione: quando si "impenna" (nelle Mh assai meno che nelle Cd) sei a fine carica.

Credo la differenza nella "detezione" risieda solo nel fatto che le piombo vanno caricate a tensione fissa (con, chiaramente, anche un limite di corrente), mentre le Ni vanno caricate a corrente costante.

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F. Bertolazzi

"Bowlingbpsl"

140 Volt, 10 batterie da 12 Volt (14,4 Volt a fine carica) in serie... Puoi semplicemente monitorare una sola batteria, ad es. quella col - collegato a massa (negativo a massa?), impiegando un banale "battery monitor". Tanto le 10 batterie sono tutte uguali, e quando una é carica lo sono anche tutte le altre.
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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

Perche non mettere in serie 11 zener da 12V e un rele' da 12V, quando la corrente che li attraversa sara' sufficiente il rele' chiude un contatto e fai quello che vuoi (stacchi il caricabatterie, attivi un rele' con autoritenuta che stacca il caricabatterie ecc.).

11 zener x 12V = 132V, il rele' dovrebbe commutare quando ai suoi capi ci sono il 2/3 della Vbobina, quindi 8V, totale 140V. Puoi correggere la tensione aggiungendo diodi in serie o usando uno zener di valore diverso. Partirei dal valore di assorbimento del rele' nel momento in cui commuta e calcolerei la potenza degli zener.

mandi

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zio bapu

"SOMMERGIBILE"

E se non ti piace vedi allora questo: [FIDOCAD] MC 25 30 0 0 450 MC 25 85 0 0 450 LI 25 55 25 60 LI 25 65 25 70 LI 25 75 25 80 LI 25 30 25 25 LI 25 25 30 25 MC 45 25 2 0 230 MC 45 65 1 0 100 MC 45 40 0 0 115 MC 45 90 0 0 115 LI 45 25 45 40 LI 45 50 45 65 LI 45 75 45 90 LI 45 100 45 120 LI 25 105 25 120 LI 25 120 45 120 MC 55 90 0 0 180 LI 50 70 55 70 LI 55 70 55 90 LI 55 100 55 120 LI 55 120 45 120 MC 85 60 0 0 580 LI 85 60 55 60 LI 55 60 55 70 MC 80 100 3 0 230 LI 85 70 80 70 LI 80 70 80 85 LI 80 100 80 120 LI 80 120 55 120 MC 70 90 0 0 180 LI 70 90 70 70 LI 70 70 80 70 LI 70 100 70 120 MC 75 40 0 0 115 MC 75 55 1 0 030 LI 75 50 75 55 LI 75 65 75 70 LI 45 25 75 25 LI 75 25 75 40 MC 110 65 3 0 115 MC 120 65 0 0 290 LI 100 70 100 120 LI 100 60 100 25 LI 100 25 125 25 LI 80 120 100 120 LI 125 25 135 25 LI 135 25 135 55 MC 135 90 0 0 830 LI 135 75 135 90 LI 135 105 135 120 LI 135 120 100 120 LI 130 100 140 95 MC 120 105 3 0 200 LI 120 90 120 85 LI 120 85 135 85 LI 120 105 120 110 LI 120 110 135 110 MC 150 90 0 0 780 MC 140 25 0 0 074 LI 140 25 135 25 MC 135 120 0 0 045 TY 150 25 5 3 0 0 0 * +B (12 V ?) TY 35 15 5 3 0 0 0 * Z TY 5 65 5 3 0 0 0 * 144 V TY 15 135 5 3 0 0 0 * Z: più diodi in serie per un totale di circa 130 -134 Volt

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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

E sì, il differente dettettamento sta nel fatto che le Pb vanno caricate a CV, con una V più alta per una fast charge rispetto a quella per batterie in float e lo stop va detettato in base alla V con un Vth fissato con precisione con un float charger piuttosto performante. Il detettamento per deltaV è applicabile solo per le NiCd e le NiMH...

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Gianluca
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LAB

Se guardi in questo sito:

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al menu chargers trovi molti modelli a 144 Volt che sono completamente automatici. Le potenze disponibili sono da 0.6 a 10 kW. Normalmente hanno un trimmer interno in cui regoli sia la tensione di carica, la corrente, la % di corrente di fine carica. Io ho un modello da 48 Volt che è regolabile da 12 a 60 Volt, da 1 a 5 A e va molto bene per i 60 euro pagati (+ altrettanti di spedizione). Sono apparecchi che nascono per le batterie LiFep04, ma siccome il principio di carica è lo stesso vanno bene per tutte le tipologie di carica CC/CV Puoi richiedere anche caricatori con valori personalizzati, o almeno a me lo hanno mandato come lo volevo (per non aprirlo e invalidare la garanzia) anche se poi la curiosità ha prevalso....

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Tittopower

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