Salve, ho costruito il trasmettitorino modulato in ampiezza riportato in questa pagina (il primo senza media frequenza):
e devo dire che e' stato molto istruttivo: non solo ha funzionato senza problemi al primo colpo, ma mi ha permesso di sperimentare cose interessanti (ad esempio, sostituendo la resistenza d'emettitore da
1KOhm con un trimmer con in serie una resistenza di protezione, variando il trimmer, cioe' facendo assorbire piu' o meno corrente al circuito, cambia in maniera estremamente radicale la frequenza di lavoro: sono cose forse banali ma che per chi sperimenta, come me, con poche basi, non sono poi cosi' immediate).Cio' che mi ha un po' stupito e' il rudimentalissimo sistema di modulazione, che consiste nel far variare la tensione di emettitore collegando un generatore bf tra emettitore e massa: funziona, ed anche bene (provato con un walkman)!
Talvolta ho visto un principio simile anche in altri trasmettitori con ben altre potenze, ed a volte agendo non sull'emettitore ma tra il positivo e la bobina di blocco rf prima del collettore (aggiungendo un semplice condensatore elettrolitico d'accoppiamento): il generatore bf (chiamiamolo pure amplificatore, a questo punto!) doveva avere una potenza in watt RMS simile a quella del trasmettitore RF.
Ma mi chiedo... non c'e' il rischio di bruciare il finale del generatore bf con un simile metodo d'operare la modulazione? questo rischio certamente non sussiste a potenze basse... ma cosa ne pensate in merito ad alte potenze di alimentazione del trasmettitore?
Anche il metodo del trasformatore bf (a volte 1:1) piazzato tra positivo d'alimentazione e collettore, agganciato al generatore bf, non e' parimenti pericoloso? In sostanza, gli amplificatori audio gradiscono sulla loro uscita una corrente in entrata?
Chiaritemi, grazie!