Metodo per ridurre la tensione alternata

No. La semplice resistenza non è una soluzione: non va bene perché sul carico avresti una tensione che dipende dall'assorbimento.

Molto brevemente, con il trasformatore:

1) hai una tensione di uscita dipendente dal rapporto tra il numero di spire sugli avvolgimenti primario e secondario: v2=(n2/n1)*v1; 2) hai un rendimento molto elevato; 3) ti realizza un isolamento elettrico.

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Lorenzo976
http://digilander.libero.it/lorenzo976

Il 18 Jun 2005 01:07:41 -0700, "Pino" ha scritto:

Se la corrente che deve circolare nel carico è piccola e se la caduta di tensione richiesta non è grande, se non è richiesto l'isolamento dalla rete, allora c'è anche il metodo partitivo C/R, ovvero condensatore serie, resistenza parallelo.

Salutoni E. Delacroix

Vuoi dire che ho una maggiore potenza dissipata su (R) rispetto all'uso del trasformatore?

Cosa intendi per rendimento molto elevato?

Potresti darmi qualche ulteriore informazione sul'isolamento?

Il trasformatore pero', ha lo svantaggio di essere piu' pesante e di costare di piu' rispetto alla semplice resistenza.....

Cosa ne pensi?

Ciao e grazie mille per la tempestiva risposta ! Pino

Chiariamo subito che tutto dipende sostanzialmente da quello che effettivamente ti serve e dal modo più conveniente per attuarlo. Ora non sapendo cosa ci devi fare e che tensioni sono in gioco, ho voluto semplicemente dirti che in linea generale l'approccio con resistenza lo trovo pessimo. Ma analogamente, se non fosse strettamente necessario ricorrere al trasformatore, non avrebbe senso impiegarlo.

Detto semplicemente che è una macchina elettrica che produce perdite quasi irrilevanti nella trasformazione.

Il primario e secondario sono isolati elettricamente. Un esempio classico: ottenere una bassa tensione (qualche volt) sul primario completamente isolata dalla tensione di rete a 220 V.

Certo, tutto dipende da cosa ci devi fare e da cosa ti serve. Solo in base a questo puoi scegliere.

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Lorenzo976
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[cut]

La mia era una domanda di carattere generale, non avevo in mente un caso specifico.

Ciao e grazie mille Pino

Ciao Se il carico e' resistivo e l'assorbimento modesto, il solo condensatore in serie fornisce la caduta che serve,senza nessuna dissipazione(contrariamente alla resistenza) Naturalmente questa caduta di tensione dipende dall'assorbimento, e ha senso se il carico e' costante. Inoltre ,oltre ad un certo punto, le dimensioni dei condensatori ( quelli da lavatrici)diventano esagerate. Ricorda che a 50 Hz un microfarad ha una reattanza di 3.2 Kohm

Ciao Giorgio P.S. Non dimenticare che, contrariamente al trasformatore, non hai l'isolamento galvanico dalla rete ...e si rischia la pelle !!!!

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giorgiomontaguti ha scritto:

di

la rete,

esistenza

Scusami per l'ignoranza in materia, perche' debbo utilizzare un condensatore e non ad es. una induttanza???

Ciao e grazie mille Pino

resistenza

Ciao La domanda e' sensata, ma mentre i condensatori te li trovi gia' fatti e con costi regionevoli (rottamati ), una induttanza va costruita e forse ha maggiore ingombro, oltre a presentare posibili problemi di saturazione e comunque avere una dissipazione dovuta alla sua inevitabile resistenza serie.

Per non parlare di cos fi !!!

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

leva pure il forse: per ottenere gli stessi 3200 ohm che ti offre il condensatore da 1uF dovresti usare un induttanza da 10H.

Ciao, AleX