lx786 turbo japan

ho costruito questa accensione eletronica, pubblicata in una rivista di nuova eletronica, n113 del 1987, ma ho un problema, il motore non mi acellera piu di un toto di giri, non riesco a capire quale possa essere il motivo , pentre se baipasso il tutto avendo cosi una acensione tradizionale , va tutto bene , la centralina è posta a circa 1,5 mt di cavo, distante dalla bobina allo spinterogeno,e sono inguainati nella stessa guaina , per caso quache persona che lo ha gia costrito ha avuto gli stessi problemi

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edison
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edison ha scritto:

Difficile fare diagnosi senza vedere lo schema, ma, se =E8 un sistema a scarica capacitiva, l'ipotesi pi=F9 probabile =E8 che oltre una certa velocit=E0 l'oscillatore-survoltore non riesca a caricare il condensatore a una tensione sufficiente a garantire la scintilla sulle candele.

Controlla anche che i cavi che vanno alla bobina non scarichino in qualche punto.

Se pooti lo schema da qualche parte diventa pi=F9 facile risponderti.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

"Tullio Mariani" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@q75g2000hsh.googlegroups.com... edison ha scritto:

Difficile fare diagnosi senza vedere lo schema, ma, se è un sistema a scarica capacitiva, l'ipotesi più probabile è che oltre una certa velocità l'oscillatore-survoltore non riesca a caricare il condensatore a una tensione sufficiente a garantire la scintilla sulle candele.

Controlla anche che i cavi che vanno alla bobina non scarichino in qualche punto.

Se pooti lo schema da qualche parte diventa più facile risponderti.

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ha il sistema reattivo capacitivo mi va in saturazione ma non riesco ad individuare da dove , se dalle puntine o dalla bobina , sapendo cio posso fare delle valutazioni, per lavorare su l'uno o sul'altro , onde tagliare la testa al toro ho provato a passare u cavo volante dalle puntine alla centralina , ma non è cambiato nulla non ho un oscilloscopio, non posso vedere a cuni test point,

Ciao

Tullio

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edison

edison ha scritto:

salve io ho fatto l'accensione "precedente" non a mosfet ma a transistor e come tutti i progetti di NE conteneva diversi errori e inesattezze... pubblicate nei numeri seguenti....quindi informati da NE se questo kit ha degli aggiornamenti. in via sperimentale controlla se la V sul secondario non cali all' aumentare dei giri... emilio

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emilio

Io l'ho montata sulla panda di mia moglie e mi ha risolto il problema delle partenze. Inoltre con il blu super in salita la panda tira eccome.

Non mi risulta che questo kit abbia errata corrige.

Con un tester impostato per misurare in frequenza controlla che hai circa 32 KHz sull'uscita di IC2-E. Se non li hai controlla i valori della resistenza e del condensatore che sono attorno a questo inverter. Il problema dovrebbe essere l=EC. Se i valori sono giusti e la frequenza =E8 molto pi=F9 bassa, sostituisci IC2.

Poi metti l'ingresso delle puntine a massa e controlla che su TP2 hai circa 155 Volt.

Il problema potrebbe anche essere che dello stadio oscillatore ne funzioni solo un ramo. Sempre con un tester puoi eseguire dei controlli in frequenza e tensione per vedere se hai sui due rami valori analoghi.

Infine controlla che la tensione su IC1, IC2 e IC3 non scenda con l'aumentare dei giri.

Ciao, Maurizio

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tuse.m
22:43 foto-link schema Nuova Elettronica - Dom 22 Apr 2007, 12:14, Tullio Mariani edison ha scritto:

- foto-link 4101x2703 353kB jpeg256colori (2 versioni dello stesso):

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(clicca sull'immagine o sull'icona per espandere/restringere) (scorri la pagina in verticale per vederla tutta)

- No, variava il comportamento da induttivo a capacitivo a seconda del numero di giri per evere sempre il miglior rendimento. Naturalmente era stata concepita per le auto di quell'epoca -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

edison ha scritto:

Non so se ti può essere utile, ma è stata pubblicata un'errata corrige. Eccola. Ciao, Paolo

Guarda l'immagine cliccando

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pieffe

ro

on

Visto. Complessino, per un analogista come me :-)

Ti hanno dato buoni consigli, voglio provare con un mio contributo. Il consiglio =E8 di testare una configurazione per volta, una funzione per volta. Inizierei dalla scarica capacitiva, visto che il problema sembra essere ad alti giri.

Metti una candela diretta alla uscita della bobina per evitare scariche interne, forza l'elevatore di tensione a lavorare in oscillazione continua (mandando il pin 10 di IC1 a 1 oppure a 0, ma forse questo pu=F2 essere fatto successivamente) metti a massa il gate di MSFT3, stacchi eventualmente lo snubber R5-C10 in parallelo alla bobina (che in scarica capacitiva potrebbe essere controproducente). Poi attacchi un generatore di onda quadra ampiezza da 0 e 12 V all'ingresso puntine, dai tensione e misuri la tensione di picco su TP2. Se non hai un oscillografo con sonda AT, puoi farti un voltmetro di picco con un diodo 1N4007 e un condensatore a tensione abbastanza alta.

A questo punto controlli che, al variare della frequenza sull'ingresso puntine, la tensione di picco su TP2 non cali troppo almeno fino a una frequenza di ~400 Hz, corrispondenti a 8000 giri/minuto in un motore 6 cilindri 4 tempi (o 12000 rpm in un 4 cilindri). Per calcolare quando la tensione V diventa insufficiente, considera che dovrebbe essere ((C7+C8+C9)*V^2)/2 > 0,15 joul ovvero l'emnergia della scarica dovrebbe essere almeno 150 millijoul, meglio se di pi=F9.

Sar=F2 piccoso, ma lo schema non mi piace per nulla. Interferenze tra il funzionamento di SCR1 e MSFT3 mi sembrano alquanto probabili, specie ad alte frequenze (non so quanto =E8 R12, ma le capacit=E0 di gate di un MOSFET non sono piccine, DS7 mi sembra sia in posizione a rischio e se parte lui non voglio pensare cosa succede, controllalo - lo snubber non mi piace per nulla...)

In genere quando a uno schema si pretende di far fare troppe cose, magari con esigenze contrastanti, capita che qualcuna non la faccia bene, a volte capita che non ne faccia bene nessuna.

Io butterei via tutto, monterei un elevatore di V con due 2N3055 autooscillanti in push-pull, trasformatore su vecchio nucleo EAT (12+12 spire al primario, 8-12 per la reazione, 500-600 spire al secondario) ponte di 1N4007, SCR da 800V comandato dalle puntine attraverso un trigger di Schmitt, condensatore di scarica da 2 micro

800V. Son sicuro che vivrei felice e contento senza malfunzionamenti.

Ma io sono antico... ;-)

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Non ero a conoscenza di questa errata corrige. Star=F2 pi=F9 attento.

Le modifiche proposte sono tre:

1) Il condensatore per eviatare autooscillazioni e sono d'accordo. 2) La variazione della capacit=E0 di C11 e qui direi che occorre controllare quando esce dall'inverter. Il valore giusto andr=E0 cercato in modo sperimentale per stare ad un valore almeno pari a 32 KHz o leggermente superiore. 3) La resistenza in parallelo al diodo probabilmente risolver=E0 proprio il problema lamentato.

Ciao, Maurizio

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tuse.m

"pieffe" ha scritto nel messaggio news:f0hvdh$809$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

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edison

Ti hanno dato buoni consigli, voglio provare con un mio contributo. Il consiglio è di testare una configurazione per volta, una funzione per volta. Inizierei dalla scarica capacitiva, visto che il problema sembra essere ad alti giri.

Metti una candela diretta alla uscita della bobina per evitare scariche interne, forza l'elevatore di tensione a lavorare in oscillazione continua (mandando il pin 10 di IC1 a 1 oppure a 0, ma forse questo può essere fatto successivamente) metti a massa il gate di MSFT3, stacchi eventualmente lo snubber R5-C10 in parallelo alla bobina (che in scarica capacitiva potrebbe essere controproducente). Poi attacchi un generatore di onda quadra ampiezza da 0 e 12 V all'ingresso puntine, dai tensione e misuri la tensione di picco su TP2. Se non hai un oscillografo con sonda AT, puoi farti un voltmetro di picco con un diodo 1N4007 e un condensatore a tensione abbastanza alta.

A questo punto controlli che, al variare della frequenza sull'ingresso puntine, la tensione di picco su TP2 non cali troppo almeno fino a una frequenza di ~400 Hz, corrispondenti a 8000 giri/minuto in un motore 6 cilindri 4 tempi (o 12000 rpm in un 4 cilindri). Per calcolare quando la tensione V diventa insufficiente, considera che dovrebbe essere ((C7+C8+C9)*V^2)/2 > 0,15 joul ovvero l'emnergia della scarica dovrebbe essere almeno 150 millijoul, meglio se di più.

Sarò piccoso, ma lo schema non mi piace per nulla. Interferenze tra il funzionamento di SCR1 e MSFT3 mi sembrano alquanto probabili, specie ad alte frequenze (non so quanto è R12, ma le capacità di gate di un MOSFET non sono piccine, DS7 mi sembra sia in posizione a rischio e se parte lui non voglio pensare cosa succede, controllalo - lo snubber non mi piace per nulla...)

In genere quando a uno schema si pretende di far fare troppe cose, magari con esigenze contrastanti, capita che qualcuna non la faccia bene, a volte capita che non ne faccia bene nessuna.

Io butterei via tutto, monterei un elevatore di V con due 2N3055 autooscillanti in push-pull, trasformatore su vecchio nucleo EAT (12+12 spire al primario, 8-12 per la reazione, 500-600 spire al secondario) ponte di 1N4007, SCR da 800V comandato dalle puntine attraverso un trigger di Schmitt, condensatore di scarica da 2 micro

800V. Son sicuro che vivrei felice e contento senza malfunzionamenti.

Ma io sono antico... ;-)

Ciao

Tullio

_azzo: mi da la netta impressione che nel settore sia molto afferrato, mi interessa la sua alternativa, è in un certo senso sposa il mio ideale , una cosa quanto piu semplice è meno problemi ti da , non è che potrebbe farmi uno schemetto della sua soluzione ? cordiali saluti

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edison
7:29 - Mar 23 Apr 2007, 21:46, edison "Tullio Mariani" news: snipped-for-privacy@l77g2000hsb.googlegroups.com...

- Lui sarà pure piccoso, ma tu devi dargli del Voi, non del Lei. Comunque, per me, hai avuto sfiga. Seppi di un altro, all'epoca, che diceva che era come avere un leone nel motore - E comunque, la scansione dello schema io(*) l'ho fatta molto meglio (ci ho anche lavorato di più(**)), e c'era anche l'elenco componenti (*) L'ha fatta lo scanner, soprattutto (sottinteso) (**) Epson Scan + HP Photosmart Premier + Paint \\ 2img.Bitmap>ritaglio>incollaggio>Bitmap 31,7MB>

conversione in Gif 3,21MB > Jpeg441kB -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta
7:33 - Lun 23 Apr 2007, 21:46, edison "Tullio Mariani" news: snipped-for-privacy@l77g2000hsb.googlegroups.com...

- Lui sarà pure piccoso, ma tu devi dargli del Voi, non del Lei. Comunque, per me, hai avuto sfiga. Seppi di un altro, all'epoca, che diceva che era come avere un leone nel motore - E comunque, la scansione dello schema io(*) l'ho fatta molto meglio (ci ho anche lavorato di più(**)), e c'era anche l'elenco componenti (*) L'ha fatta lo scanner, soprattutto (sottinteso) (**) Epson Scan + HP Photosmart Premier + Paint \\ 2img.Bitmap>ritaglio>incollaggio>Bitmap 31,7MB>

conversione in Gif 3,21MB > Jpeg441kB -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

S=EC, per il collo...

, mi

una

Facciamo finta che il 'Lei' non sia una presa per il c...

Lo schemetto te lo ho gi=E0 descritto a parole, sono quattro componenti in croce. Quel che non =E8 semplicissimo (ma nenache trascendentale) =E8 la messa a punto, che richiede un po' di pratica e di strumentazione, oltre a lunga e dettagliata descrizione.

Schemi semplici e funzionali ne vidi su CQ elettronica, seconda met=E0 anni '70 e poco dopo. Io non son sicuro di ritrovarli, ma qualcuno nel NG sicuramente ce li ha. Spera che si impietosisca e ti posti la fotocopia di qualche articolo completo (interesserebbe anche a me, per nostalgia...)

Se nessuno lo fa, riposta qui e prover=F2 a buttare gi=F9 uno schemino alla buona, col minimo indispensabile di istruzioni, senza garanzie.

Ciao

Tullio

-- Alcuni vorrebbero ammazzarmi, altri vorrebbero corrispondere con me per e-mail. Dai primi la legge mi difende (Karl Kraus, lievemente riadattato)

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Tullio Mariani

edison ha scritto:

Ciao.

Nella rivista n.117 sono riportate le seguenti modifiche:

  1. sostituire i MOS P471 con i P477 (che non so quanto si trovino visto che sono passati 20 anni)

  1. sostituire il MOS P467 con un P478

  2. per evitare autoscillazioni dell'integrato IC3, collegare sotto il circuito stampato un condensatore poliestere da 100 nF tra i piedini 14 e 7 e sostituire C11 da 4700 pF con un condensatore sa 22000 pF

  1. applicare in parallelo a DS12 una resistenza da 1000 ohm, 1/4W

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Marco
23:19 Le modifiche - Mar 24 Apr 2007, 19:22, Marco edison ha scritto:

- Dannazione, ho la 116 e la 120

- Tranne che il 100nF su IC3 e la R\parallela a DS12, le altre erano già incluse nella scansione che avevo postato

-*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

ciao a tutti. io ho comprato lo stampato e i componenti separatamente, ora il mio problema e che sul stampato ce c3 messo come eletrolitico, invece sul schema ce c3 come poliestere. cosa faccio??

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mineblu

E' un poliestere vai tranquillo.

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Er Palma

e perche sul stampato che il disegno di un eletrolitico??

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mineblu

mineblu ha scritto:

Fidati, è un poliestere. E andrebbe bene anche un ceramico. E' solo un condensatore di bypass. Ho la rivista in oggetto, e dalla foto si vede molto bene C3. A meno che tu ti stia riferendo ad un altro condensatore. Potrebbe anche essere un errore nella serigrafia sullo stampato.

Giuliano

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JUL

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