Salve, provo a sottoporvi un problema sperando qualcuno di voi possa almeno spiegarmi perch=E8 =E8 senza soluzione...
Ormai da oltre dieci anni ho nella mia casa di montagna un apparecchio della rielle che, accoppiato ad un termostato pure della riello e collegato alla presa della telecom, mi consente con una telefonata di accendere o spengere la caldaia oltre a impostare la temperatura tra due definite oppure attivare il programma automatico del termostato.
L'aggeggio ha anche altre funzioni per essere ad esempio colegato ad allarmi ed altro che io non uso.
L'apparechio risponde alle chiamate con voce sintetizzata (la signorina che abita nella mia casa di montagna) con cui comuniica temperatura ambiente e stato del termostato quindi oltre a dare il comando acceso spento =E8 anche in grado di ricevere informazioni sulla temperatura da parte del termostato.
Ora avevo pensato di sostituire il collegamento via telecom con un collegamento via GSM visto che ormai il costoso contratto telecom serve solo all'aggeggio. Ho acquistato su internet un combinatore gsm che in effetti collegato ad un telefono tradizionale consente egregiamente di faree ricevere telefonate.
Ho quindi collegato il vecchi aggeggio al nuovo aggeggio ed ho provato a chiamare....
Di solito il vecchio aggeggio rispondeva dopo circa sette squilli (non ricordo quanti esattamente) ma se collegato al nuovo coso la linea viene alzata dopo 2 3 squilli al massimo senza che per=F2 parta la sequenza di voce sintetizzata che permette di comandare l'impianto.
Insomma sembra che in qualche modo ci sia incompatibilit=E0 tra i due dispositivi e vorrei capire da cosa =E8 dovuta e se si riesce a eliminare il problema per dire ciao a Telecom...
Ho chiesto info al venditore del nuovo aggeggio ma non mi ha saputo dire altro se non che il coso funziona normalmente con le normali centrali di allarme che si trovano ora sul mercato,,
Qualcuno mi pu=F2 aiutare ? Ho cercato in giro e disposittivi che facciano la stassa cosa del mio costano in proporzione pi=F9 ora di quanto a suo tempo lo pagai io...
Grazie Mario Agostini