Ho fatto una simulassione

Ho letto ciò che diceva SB, e che ho sempre preso per buono, ovvero:

La ddp tra le terre nello stesso impianto nella pratica può facilmente > raggiungere valori di qualche decina di volt, sufficienti a rompere dei

drivers

per RS485 anche se situati in macchine abbastanza vicine, obbligando in pratica > ad optoisolare sempre, almeno secondo la mia esperienza.

Ma poi ho preso un generatore di tensione che mi spara una quadra tra +3 e

-3V a 250 kHz e ne ho attaccato i capi a due partitori fatti con 1M e 10k riferiti ad un altro generatore da 2,5V ancorato a massa.

Ho anche messo un generatore da 100 V tra massa ed uno dei capi del "generatore di RS422".

Ho collegato la presa intermedia dei due partitori agli ingressi di mezzo LM 393 e sembra funzionare, anche portando i 100 V a 200 o -200.

Cosa sbaglio?

(a parte il fatto che SB parlava di driver e che quindi optoisola a monte dei driver e a valle dei ricevitori)

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F. Bertolazzi
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Il giorno Wed, 10 Nov 2010 03:07:56 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

drivers

pratica

Mai fidarsi di ceta gente ;-)

Boh, non ho capito bene cosa vuoi fare, e non ho nemmeno tempo di fare un disegnino per cercare di capirlo.

I drivers tipo MAX485 e simili si rompono perchè la tensione in ingresso arriva a superare i valori di AMR, il diodo comincia a condurre e l'effetto Joule fa il resto.

formatting link

ABSOLUTE MAXIMUM RATINGS Driver Input Voltage (DI).............................-0.5V to (VCC + 0.5V) Driver Output Voltage (A, B)...................................-8V to +12.5V Receiver Input Voltage (A, B).................................-8V to +12.5V

Probabilmente nel tuo caso le resistenze che inserisci limitano la corrente che non riesce a fondere la guinzione.

In genere i driver non sono molto facili a rompersi, ma ci sono situazioni in campo industriale che portano le terre a differire di diversi Volt, ad esempio in caso di carichi elevati (blindosbarra) o impulsivi (saldature ad arco) non perfettamente bilanciati.

In quel caso è sempre meglio optoisolare per evitare problemi se si vuole dormire tranquilli.

-- ciao Stefano

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SB

SB:

Malissimo ;-) quello che mi hai spiegato mi era chiaro (era stato solo un momento di obnubilazione), il mio circuito voleva realizzare un'entrata bilanciata "isolata", in grado di lavorare correttamente con la massa qualche centinaio di volt lontana da quella del trasmettitore.

Toh. Era il nome di una band genovese del secolo scorso, tanto komunisti da averci la maglietta disegnata da Vauro. Come musicisti facevano schifo, la sola cosa fica che avevano era il nome. Ora scopro che manco quello era loro. :-(

Il problema è che, come dicevo, bisogna optoisolare a monte dei driver, quindi mandando in giro un'alimentazione con il bus o usando dei DC/DC.

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi:

In pratica ho fatto un ricevitore per RS422 il cui schema riporto sotto.

E che pare riuscire a lavorare anche con +/- 200V di differenza di potenziale con il trasmettitore.

[FIDOCAD] MC 25 20 0 0 080 FCJ TY 35 25 4 3 0 0 0 * TY 25 25 4 3 0 0 0 * 1M MC 45 20 0 0 080 FCJ TY 55 25 4 3 0 0 0 * TY 40 10 4 3 0 0 0 * 10K MC 25 40 0 0 080 FCJ TY 35 45 4 3 0 0 0 * TY 25 45 4 3 0 0 0 * 1M MC 45 40 0 0 080 FCJ TY 55 45 4 3 0 0 0 * TY 45 45 4 3 0 0 0 * 10K MC 85 20 1 0 080 FCJ TY 95 25 4 3 0 0 0 * TY 90 20 4 3 0 0 0 * 10k MC 60 25 0 0 580 LI 60 25 40 25 0 LI 40 25 40 25 0 LI 40 25 40 20 0 LI 40 20 35 20 0 LI 35 20 35 20 0 LI 45 20 40 20 0 LI 35 40 45 40 0 LI 40 35 40 40 0 LI 60 35 40 35 0 LI 55 15 55 40 0 MC 25 20 2 0 000 MC 25 40 2 0 000 SA 40 20 0 SA 40 40 0 SA 85 30 0 MC 85 15 3 0 010 FCJ TY 80 0 4 3 0 0 0 * VCC TY 95 20 4 3 0 0 0 * SA 55 20 0 LI 85 30 95 30 0 MC 55 15 3 0 010 FCJ TY 50 0 4 3 0 0 0 * VCC/2 TY 65 15 4 3 0 0 0 * LI 85 15 85 20 0
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F. Bertolazzi

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 09:41:05 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Non li conoscevo, ma il nome era + vecchio.

Basta usare uno di questi nella parte verso il PC, con la sua DC alimenti anche gli altri, chiaro che ti volgliono 4 fili.

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-- ciao Stefano

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SB

SB:

Invece, con il DALI, ne bastano solo 2, non è polarizzato e la ricetrasmittente è fatta con due fotoaccoppiatori ed un ponte di diodi.

Il protocollo standard è a 1200 baud, ma non vedo il motivo per non andare assai più veloci, chiaramente non sugli stessi cavi della 220 come previsto dallo standard.

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F. Bertolazzi

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 10:00:21 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Scusa, ma non riesco ancora a capire lo scopo di tutto ciò.

Vuoi verificare l'immunità o la tenuta dei drivers?

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 10:22:32 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

anche

Interessante, ma non mi sono mai occupato di illuminazione. A chi interessasse, ho trovato le specifiche:

formatting link

Se non vai sulla 220 perchè usare un protocollo previsto per quello?

-- ciao Stefano

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SB

SB:

Avere un ricevitore per RS422 che non abbia bisogno di fotoaccoppiatore per essere "ragionevolmente ben isolato".

Nono, solo il ricevitore.

La 485 mi è sempre stata antipatica: non si capisce a chi tocca parlare e, se ci si capisce male, son dolori. A quel punto meglio il CAN.

Oppure il bus a token (per motivi scaramantici i bus a collisione tipo Ethernet non erano graditi sulle navi) che avevo inventato vari lustri fa.

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F. Bertolazzi

SB:

Il DALI non è fatto per viaggiare "sulla", ma "con la": stesso cavo, ma conduttori separati e non twistati. Per semplicità di installazione, costruzione e reperibilità cavi (quassicosa va bene).

L'ho solo buttata lì, tante volte ti capitasse un problema analogo.

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F. Bertolazzi

prima di tutto che la simulazione non è la simulassion

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Pier

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 10:33:21 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Il CMRR dei ricevitori è alto, mai avuto problemi per quello.

L'impiego ideale per la 485 è il master-slave, altri protocolli multimaster come Profibus® richiedono una cpu dedicata solo al protocollo, però viaggiano a decine di Mhz

Altrimenti meglio usare il CAN che è intrinsecamente più sicuro, anche se più lento.

Inventato ?

-- ciao Stefano

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SB

SB:

Parlo solo di differenza di potenziale di diverse decine di volt tra le masse di un trasmettitore ed un ricevitore monodirezionali.

Ah, ecco. In effetti multiple-talker non implica multiple-master.

Se però hai da trasmettere pochi dati, come suppongo sia il caso del tuo principale (monetariamente parlando) campo, DALI è assai più semplice da installare, anche in Paesi remoti e sottosviluppati, pardon, in via di sviluppo, pardon, emergenti.

E' una lunga e triste storia, semmai una volta che ti vedo su Skype...

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F. Bertolazzi

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 11:22:32 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Per fortuna i paesi emergenti non mettono in rete le macchine, capita praticamente solo in europa. Ricordo che in Francia avevano messo una macchina in un altro capannone e fatto un collegamento di più di 700m di cavo, schermato ma con delle giunte sulle morsettiere. Non so come facesse, ma la RS485 funzionava a 38400 baud, per fortuna era tutto optoisolato.

Va bene, ma non voglio farti rinvangare tristi ricordi.

-- ciao Stefano

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SB

SB:

Bazzecole. La succitata rete andava a 1Mb anche in un rocchetto da 300 metri di cavo a più conduttori twistati a coppie ma non schermati. Non so per cosa fosse stato fatto quel cavo, dato che mi riferisco a 10 anni prima che venisse inventata 10-base-T.

Mentre facevo andare un trapano alimentato tramite due coppie (una coppia per fase) dello stesso cavo mi perdeva un bit ogni tanto. Una disdetta ;-)

Lo RS422 è onnipotente. :D E il NEC V25 aveva una gran UART.

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi:

In realtà solo il trasmettitore era RS422, il ricevitore un costosissimo HP2631, che ora si chiama, mi pare, 6n137 e va a qualche decina di cent.

Giacchecisono, era una rete in cui ogni nodo trasmetteva solo al successivo. Se il nodo era in ascolto, l'uscita dell'opto andava alla UART del nodo e al suo trasmettitore. Quando sentiva passare l'indirizzo del nodo a lui precedente, terminato il pacchetto, staccava il trasmettitore dal ricevitore e ci attaccava la sua UART, trasmettendo il suo indirizzo e gli eventuali dati che doveva trasmettere, per poi rimettersi in ascolto. Due relè a doppio deviatore, controllati dal watchdog esterno alla CPU, bypassavano il nodo nel caso il SW si inchiodasse o mancasse alimentazione.

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F. Bertolazzi

Il giorno Wed, 10 Nov 2010 14:12:06 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Ethernet si sta imponendo anche in campo industriale. E il futuro è li.

Ricordo cose del genere fatte con la RS232, credo si chiamasse Daisy Chain e usava dei relè per bypassare i nodi che non rispondevano, o almeno mi sembra, ma sono cose degli anni '80.

-- ciao Stefano

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SB

SB:

ma

Non la conosco, ma scommetto che i dati passavano sempre attraverso la UART del nodo.

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F. Bertolazzi

Il 10/11/2010 9.41, F. Bertolazzi ha scritto:

se non conosci la blindosbarra, non hai mai lavorato in una fabbrica seria. ma puoi ancora rimediare.

--
saluti
  lowcost
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lowcost

lowcost:

Più che la vorare all'Italsider e in una perfida multinazionala ammericana (davvero lo credevo, allora, sennò non sarei qui) e, soprattutto, averci la catena di montaggio (unico operaio, ormai) in salotto non saprei che fare.

Ti serve qualcuno, fidatissimo, per le pulizie???

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F. Bertolazzi

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