Gasparini - Mirri, "Dispositivi e circuiti elettronici", Vol.1
E' un po' datato perche' ci son parti con circuiti a valvole (che puoi saltare senza problemi), pero mi sembra chiaro nell'esposizione dei concetti di base, per qualcuno che debba fare un refresh.
Soprattutto negli ultimi anni...mio nipote s'e' diplomato l'anno scorso quasi col massimo dei voti. Zero elettrotecnica, zero elettronica. Magari scrivono il programma per far camminare il robottino su Marte, ma si fermano davanti ad un fusibile saltato.
I codici dei micro, i linguaggi, le reti...probabilmente gia' servirebbero branche diverse all'interno della stessa "informatica", figurati se riescono ad infilare dentro anche altra roba.
Forse, il fusibile saltato, gli informatici sanno come gestirlo :) Il punto e` che avere certe nozioni di elettronica agli informatici non serve affatto. L'informatica, oggi, e` *molto* complessa di suo. Si puo` andare dalla programmazione dei sistemi embedded, a quella di basso livello (compilatori, sistemi operativi, networking) ad archietture distribuite dove bisogna conoscere non solo il lato sviluppo ma anche il lato deployment (containerizzazioni, clustering, orchestrazioni,...). Veramente non si ha tempo (e necessita`) di esplorare gli "strati sottostanti" dei sistemi. Ripeto, per curiosita`, lo si puo` fare (spesso gli informatici sono anche appassionati di elettronica) ma non e` assolutamente necessario per fare piu` che bene il proprio lavoro.
Il post forniva le sufficienti informazioni iniziali che, giustamente, si stanno approfondendo. Probabilmente questo s'e' fatto anche perche' c'e' stata quella che viene considerata una mia "provocazione", visto come sono andate le cose. Ma non avevo nessuna intenzione di disincentivare, se questa e' la chiave di lettura, anzi, magari fosse un sentimento piu' diffuso, quello di aggiornarsi.
Tutt'eddue...purtroppo ogni "mezzo di trasporto", che abbia ruote, ali, o uno scafo, oramai e' assistito e gestito da computer (elettronica digitale), interfacciato con i dispositivi di rilevamento di stato nei vari distretti (elettronica analogica). Questo vale sia per i sistemi per il funzionamento vero e proprio (es. accensione/alimentazione di un motore) sia per i sistemi di sicurezza (es. airbag, ABS, controllo stabilita').
Per quel che riguarda "mettere mano" a questi componenti... beh, bisogna vedere a che livello intendi procedere. Se vuoi semplicemente smanazzare centraline per il tuninig, come sto iniziando a supporre, verrai assistito da tutorial forniti con la gestione delle nuove mappe di funzionamento, da chi le ha scritte.
Se invece vuoi davvero rilavorare i circuiti di funzionamento dei sistemi di bordo, per cause che adesso non comprendo, temo che ti aspetta un quinquennio almeno di studio e laboratorio, prima di vedere un risultato...le officine che hanno un tecnico in grado di fare ste robe si contano sulle dita di un mano, su tutto lo stivale, gli altri replicano solo passo passo robe lette su internet, e se le cose vanno male sono cazzi per il cliente...
PS (e gia' mi aspetto altre critiche) Immagino che tu sappia gia', che una modifica al "sistema elettronico" di un mezzo di trasporto inficia la sua omologazione, e dunque lo rende legalmente inutilizzabile...
Sono del tutto d'accordo, sono competenze diverse, e necessitano di un tempo di studio che una sola testa non puo' permettersi. Almeno, se uno vuol fare bene le cose...
Hai colto nel segno, ci sono tanti improvvisati e pochi davvero pochi
a studiare anche quando non espressamente richiesto sapendo che tutto
delle piccole grandi soddisfazioni nel riuscire a portare a termine un percorso! :)
Negli ultimi sei mesi per riqualificarmi nel mondo del lavoro ho
della durata di cinque ore l'uno, ore di sonno conteggiate giorno per giorno per riuscire a star dietro a tutto ed il weekend passato a dormire per recuperare quelle perse durante la settimana ed ovviamente a studiare e fare esercitazioni!
Tutto questo non certo per mettere in piazza gli affari privati ma solo per ribadire il fatto che non sia uno scansafatiche che vive sulle spalle altrui! :)
Per mettere mano intendo l'aggiungere elementi quali computer di bordo alimentati a 24V su cui girano software che ricevono i segnali dalle varie tipologie di bus degli, passami il gioco di parole, autobus come il segnale di apertura delle porte o il segnale on/off della chiave di accensione, etc.
Quindi non si tratta di modificare nulla a bordo ma di capire
come escano i dati dal bus (sempre inteso come canale di comunicazione)
centraline che installano le case madri inviano tante informazioni senza dover aggiungere altri sensori!
Ipotesi, pensa di dover intercettare il segnale delle porte aperte/chiuse di un autobus, tu come e dove ti agganceresti per evitare che qualcuno possa dire che la tua aggiunta stia creando problemi al sistema di bordo della casa madre produttrice del mezzo?
aggiunto un computer embedded ed altri elementi come ipcam tipo con attacco M12, non verranno fatte riparazioni importanti a parte piccole
Ho fatto un esame integrativo e poi, in due anni, ho terminato. Ma sono stati due anni durissimi, lavoravo ogni giorno fino alle 17.00 e poi, dalle 18 alle 23 solo studio. Sabato e domenica studio con solo il tempo di dormire.
Anche io sono informatico ed ero quasi a digiuno di elettronica. Scavando q
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- molto interessante, sp iega bene la parte di elettronica analogica di base se ti interessa. L'idea
one a portata di mano e replicare gli esempi a mano a mano.
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- interessanti tutorial su elettronic a analogica e digitale; comincia con le basi: resistori, condensatori, circ uiti a corrente continua e alternata, transistor, per poi passare alla digi tale.
ca sulla base di equilibri, e le leggi di Ohm e Kirchoff ne descrivono buon a parte. Un bravo elettronico capisce come ottenere gli equilibri, un ottimo elettro nico sa' come mantenerli anche nei casi limite.
bbastanza semplice anche senza conoscere l'elettronica analogica: in questa
e cose e magari evitare brutte cappellate mentre sei operativo.
In pratica chiedi una infarinatura di "hardware" elettronico.
Fossi in te farei un percorso bottom-up, dal pratico al teorico.
Inizierei con un libro per principianti, una volta c'era il venerabile Ravalico
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adesso guarderei la Sandit (capobussi o di leo) o i libri della Futura elettronica
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poi salirei a un libro tipo l' Horowitz (the art of electronics), teorico ma molto concreto.
Alla fine guarderei ai testi da perito industriale, come il vecchio Gasparini-Mirri, della Calderini. Quando capisci i testi da perito di una trentina di anni fa, la sai piu' lunga di un ingegnere attuale.
Durente la tua "ascesa" a un certo punto capirai da solo di aver incamerato la quantita' di competenza necessaria e sufficiente per capire la parte hardware del tuo lavoro. Da li' in poi, a meno di dover fare il docente o il professore, e' inutile complicarsi la vita.
Al link sopra trovi tutti i numeri di Nuova Elettronica Moltissimi spunti circuitali e preziosa spiegazione del funzionamento Ci sono degli articoli monotematici molto utili per un novizio, tipo gli operazionali, i transistor, ecc..
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