Inverter collegati in rete

Salve,

ultimamente mi sono interessato agli inverter collegati in rete: mi riferisco a quelli per esempio che estraggono energia dai pannelli solari e la inviano sulla rete enel, che siano monofase o trifase. Quello che non mi è molto chiara è la tecnica che viene usata per poter inviare energia in rete, sia che venga usato il trasformatore sia non (trasformerless)

Qualcuno saprebbe indicarmi qualche documento da leggermi, o qualche schema elettrico?

Grazie mille Ciao CG

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CG Audio Laboratories
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"CG Audio Laboratories" ha scritto Quello che non mi

Negli alternatori delle centrali la cosa si gestisce con la fase: 0 gradi= equilibrio, 90 anticipo: massimo trasferimento verso rete, 90 ritardo= massimo utilizzo. (Reminiscenze dall' Olivieri-Ravelli...)

Ciao OlMirko

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Strelnikov

Grazie della risposta...

Fino a qui ci siamo: la forma d'onda generata deve essere in fase con la rete, altrimenti BOOOOOM :)

Quello che mi chiedo è:

- come gestire la tensione dei rail in DC da "cortocircuitare" sulle linee della rete? Nel senso: a quanto devono stare e come gestisco la regolazione della potenza inserita?

- che dispositivi usare?

- se parto da una DC con un mio riferimento, come la converto nei rail da usare sopra? Nel senso: l'unico modo furbo è un ponte a H (considerato il fatto di non utilizzare trasformatori)

- ecc.ecc.

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

=3D

Energia attiva o compensazione della reattiva?

Saluti swattati.

P.S.: anticipo o ritardo di che cosa rispetto a che cosa?

Grazie.

Nuovamente.

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Tomaso Ferrando

"Strelnikov" ha scritto nel messaggio news:hipvnb$nfh$ snipped-for-privacy@news.eternal-september.org... | Negli alternatori delle centrali la cosa si gestisce con la fase: 0 gradi= | equilibrio, 90 anticipo: massimo trasferimento verso rete, 90 ritardo= | massimo utilizzo. | (Reminiscenze dall' Olivieri-Ravelli...) |

L'OLIVIERI RAVELLI...............!!! MITO! sono di corsa sceso in garage a riprenderli, da oggi staranno QUI, SUL TAVOLO! :)

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dacodac

Credo di aver trovato un po' di robetta interessante da leggermi.....rimane l'ultimo dubbio:

Esiste un modo "furbo" per misurare la resistenza di isolamento verso terra del lato DC? Considerato che i due o più poli che dovrò usare per creare la DC da dare in pasto all'inverter saranno isolati rispetto a terra, e che tra le misure richieste c'è quella dell'isolamento (deve essere maggiore di 10Mohm), come è possibile effettuare la misura, visto che i due poli possono anche avere una differenza di potenziale piuttosto alta?

Grazie Ciao CG

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CG Audio Laboratories

CG Audio Laboratories ha scritto:

A questo link

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puoi trovare tutta una serie di documenti che penso possano interessarti

Stefano

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stefano delfiore

dacodac:

Come quell'altra cosa che vuoi di più, un Lucano.

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news:1dv52mux9c5dw$.1ggqdm3y2xktx$. snipped-for-privacy@40tude.net... | dacodac: | | > sono di corsa sceso in garage a riprenderli, da oggi staranno QUI, SUL | > TAVOLO! | | Come quell'altra cosa che vuoi di più, un Lucano.

casomai "la lattina dell'Olio Sasso" (cit.)

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dacodac

dacodac:

Esattamente. :D

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F. Bertolazzi

"Tomaso Ferrando" ha scritto

Energia attiva o compensazione della reattiva?

Saluti swattati.

P.S.: anticipo o ritardo di che cosa rispetto a che cosa?

Di tensione rispetto a tensione, cioè, nel caso di alternatori, rispetto alla posizione angolare del rotore. Per parallelare un alternatore sincrono alla rete, occorre prima trascinarlo fino alla velocità giusta misurando e azzerando la differenza di potenziale tra ciascuna fase (intesa come linea) della rete e ciascuna fase della macchina, ciò che scongiurerebbe un botto al momento del parallelo. E' esattamente il lavoro che farebbe un PLL . A questo punto è possibile liberare meccanicamente l' alternatore, che si farebbe trascinare dalla rete come un motore, mantenendosi in leggero ritardo di fase rispetto alla sinusoide di rete per via degli attriti. Ora se forzo "in avanti" il rotore, fino a un massimo possibile di 90 gradi di anticipo, riverso energia in rete. Non avendo esperienza diretta di inverter in rete, immagino che dovrei costruire uno switching isolato, obbligarlo a seguire un v reference sinusoidale a 50Hz, trovare il modo di parallelarlo alla rete in modo automatico, ad es. usando un PLL, poi gestire la potenza riversata in rete o gestendo la fase come descritto sopra, o probabilmente molto più semplicemente tenendo fissa la fase utilizzando la rete come riferimento, e variando il modulo della V generata monitorando la corrente riversata in rete.

Ciao OlMirko

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Strelnikov

o

no

o e

a)

tto

Ma non interviene la protezione per ritorno di energia?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Ciao Stefano L'argomento mi interessa e ..una volta tanto sono andato al link indicato....ma, come quasi sempre, non mi funziona !!! Ieri per sapere quale era la pressione atmosferica a Genova, con Google, ho imparato tutto sulle pentole a pressione, su come ridurre la pressione e sulla influenza della pressione sul ..sesso !! Poi ci sono arrivato ,( ma dopo un quarto d'ora (meteo Genova)!!! Come navigatore....sono un disastro !!! Secoli fa a Fermo, davo ripetizioni proprio con l'Olivieri e Ravelli e quindi dovrei avere nozioni sufficenti per capire come si fa una fornitura di elettricita' all' ENEL . Sul parallelo degli altenatori sapevo tutto e ne ho visto fare una fisicamente in una centrale delle Marche , con le 3 lampade ecc. Se in poche righe mi racconti quali sono i mezzi per fare questo, partendo dalle celle solari o da eolico,.....grazie.(con comodo !!) Potrei cercare con Wikipedia, ma.....vedi sopra !!! Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

Già, però variando solo la fase per decidere quanta corrente riversare in rete (anticipo = 0, 0 potenza) non importa che il modulo della tensione da riversare in rete sia più alta di quella della rete stessa (a patto che non possa andare potenza nel verso sbagliato), e allo stesso tempo si tiene sotto controllo la potenza reattiva immessa (che è obbligatorio). Giusto?

E se non avessi un trasformatore di isolamento?

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Non è così facile trovare articoli che parlino di questa cosa...o almeno io non sono stato capace!! Ho trovato veramente poco, comunque un po' di robetta interessante è qua:

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Segui il thread!

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

"CG Audio Laboratories" ha scritto

Mah, temo che il paragone con la macchina sincrona sia fuorviante. Piuttosto, l' accenno alla potenza reattiva mi ha acceso una lampadina :-) Si potrebbe, a mio avviso, utilizzare un integrato per pfc, tipo tda4862 o simili. Il compito di tutti questi IC non è altro che quello di leggere una sinusoide di riferimento raddrizzata (quella della rete), e di chiudere un mosfet a una data frequenza mantenendo l'inviluppo della corrente aderente a questa sinusoide. Il fatto che questa corrente abbia un verso piuttosto che un altro non dovrebbe interessare a nessuno... Potresti usare un integrato preceduto da un due diodi per lavorare con la semionda positiva, e un altro/due diodi per la negativa.Naturalmente ti resta il problema di alzare la V continua oltre i 357V.

Ciao OlMirko

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Strelnikov

Ciao Grazie del link che guardero' oggi. Avevo trovato una descrizione molto accurata di un generatore eolico,fatto in casa,ma si fermava alla produzione di un DC , per utilizzo locale.

Mi piacerebbe anche capire perche' i generatori eolici girano cosi' piano !!!

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Guarda devo fare proprio un oggetto che sicuramente avrà la continua dalle parti dei 5-600 V. Ci sta che qualche prova con i PFC la faccia, anche se per adesso pensavo di sincronizzare una sinusoide sintetizzata (mappa su una qualche eeprom) con gli zero-cross del VCO di un pll analogico agganciato alla rete. Conoscendo quanta potenza voglio (posso) immettere in rete, magari reazionandomi sulla Vdc che ho prima, con un ponte H switchato oltre i 30kHz penso di poter variare la potenza immessa semplicemente anticipando la mia sinusoide, con soltanto una reattanza induttiva tra il mio ponte e la rete, che comunque mi serviva (insieme a un condensatore) per filtrare la sinusoide seghettata :)

Tra le regole famose (che però ho sentito solo adesso), sembra abbastanza "vietato" stare sotto ai 30kHz per non disturbare gli animali....non ci avevo mai pensato :)

Magari se vuoi approfondire la cosa contattami in posta privata!

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Il 15/01/2010 11.37, CG Audio Laboratories ha scritto:

se sei disposto a ricevere una email con una dozzina di mega di allegati, ti posso inoltrare la documentazione pdf (completa ? boh) del seminario energie rinnovabili del Best maggio 2009.

[ ] si [ ] no [ ] non so

saluti

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  lowcost
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lowcost

Ciao Grazie dell'interessamento, ma forse ho trovato gia' qualcosa. Caso mai ti faro' un ...fischio !! Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

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