coesistenza energia autoprodotta e energia gestore?

Spesso si sente parlare di fonti energetiche rinnovabili, ultimamente anche di termini pi=F9 tecnici come certificati verdi e cogenerazione tanto per portare due esempi. Ci=F2 significa che c'=E8 maggiore sensibilit=E0 nei confronti dell'ambiente e dell'inquinamento, anche se tra il dire ed il fare come tutti sappiamo c'=E8 di mezzo il mare. Tornando alla parte tecnica dell'argomento, siccome mi frullano in testa svariate idee (ancora a livello teorico, e non so quanto realmente applicabili) tra le quali la mia futura casa in cui gran parte del fabbisogno energetico elettrico e termico sar=E0 coperto da fonti di energia rinnovaibili (eolico, fotovoltaico, pannelli solari, microcogenerazione, gruppo elettrogeno in caso di mancanza rete, eccetera) e solo in caso di necessit=E0 dovr=F2 ricorrere all'energia dell'ente distributore. Tuttavia, come =E8 possibile far coesistere due o pi=F9 fonti di energia elettrica (di cui una proveniente dall'esterno e le altre autoprodotte), contabilizzando correttamente la tariffa da pagare al gestore, senza cio=E9 che l'energia che produco personalmente venga sfruttata dalla rete e che io debba pagare invece la tariffa come se prelevassi tutta l'energia dalla rete stessa, mentre in realt=E0 ne ho prelevato solo una minima parte? Ed inoltre, come farmi riconoscere l'energia che cedo alla rete nei casi di esubero? So che due o pi=F9 generatori per alimentare assieme le stesse utenze debbono essere collegati in parallelo, ma questo =E8 sufficente anche per separare i conteggi tariffari?

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emdio
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Heeee allora cominciamo: il punto primo e che allo stato attuale non puoi montare celle solari e sperare di pagare poco o niente alla signora enel! Considera che i parametri delle celle che ti forniscono sono sempre valori prodotti in laboratorio, quindi nella realtà e tutta un'altra cosa. Basta osservare quando viene quella bella pioggerella dall'aria africana con tanto di sabbia inclusa che si deposita sulle macchine. Come pensi che reagiscano quei bei pannelli che hai installato sul tetto? Secondo punto; hai elencato un mare di roba per avere energia elettrica dalla natura ma non hai pensato ai relativi costi di manuntenzione. Quanto ti costa mantenere un generatore in perfetta efficenza nel caso dovesse servirti? Terzo punto; del generatore eolico non ne parlo perche sono più "casini" che vantaggi. Basta pensare che vengono installati lontano dai centri abitati per via del loro rumore e delle interferenze che generano.

Ti consiglio invece di studiare bene il sistema di illuminazione della casa, l'impianto elettrico (si gente, un impianto elettrico nuovo e ben fatto consuma mollllto meno che un vecchio impianto).

Fabio

"emdio" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@f14g2000cwb.googlegroups.com... Spesso si sente parlare di fonti energetiche rinnovabili, ultimamente anche di termini più tecnici come certificati verdi e cogenerazione tanto per portare due esempi. Ciò significa che c'è maggiore sensibilità nei confronti dell'ambiente e dell'inquinamento, anche se tra il dire ed il fare come tutti sappiamo c'è di mezzo il mare. Tornando alla parte tecnica dell'argomento, siccome mi frullano in testa svariate idee (ancora a livello teorico, e non so quanto realmente applicabili) tra le quali la mia futura casa in cui gran parte del fabbisogno energetico elettrico e termico sarà coperto da fonti di energia rinnovaibili (eolico, fotovoltaico, pannelli solari, microcogenerazione, gruppo elettrogeno in caso di mancanza rete, eccetera) e solo in caso di necessità dovrò ricorrere all'energia dell'ente distributore. Tuttavia, come è possibile far coesistere due o più fonti di energia elettrica (di cui una proveniente dall'esterno e le altre autoprodotte), contabilizzando correttamente la tariffa da pagare al gestore, senza cioé che l'energia che produco personalmente venga sfruttata dalla rete e che io debba pagare invece la tariffa come se prelevassi tutta l'energia dalla rete stessa, mentre in realtà ne ho prelevato solo una minima parte? Ed inoltre, come farmi riconoscere l'energia che cedo alla rete nei casi di esubero? So che due o più generatori per alimentare assieme le stesse utenze debbono essere collegati in parallelo, ma questo è sufficente anche per separare i conteggi tariffari?

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fabio

"emdio" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@f14g2000cwb.googlegroups.com... Spesso si sente parlare di fonti energetiche rinnovabili, ultimamente anche di termini più tecnici come certificati verdi e cogenerazione tanto per portare due esempi. Ciò significa che c'è maggiore sensibilità nei confronti dell'ambiente e dell'inquinamento, anche se tra il dire ed il fare come tutti sappiamo c'è di mezzo il mare. Tornando alla parte tecnica dell'argomento, siccome mi frullano in testa svariate idee (ancora a livello teorico, e non so quanto realmente applicabili) tra le quali la mia futura casa in cui gran parte del fabbisogno energetico elettrico e termico sarà coperto da fonti di energia rinnovaibili (eolico, fotovoltaico, pannelli solari, microcogenerazione, gruppo elettrogeno in caso di mancanza rete, eccetera) e solo in caso di necessità dovrò ricorrere all'energia dell'ente distributore. Tuttavia, come è possibile far coesistere due o più fonti di energia elettrica (di cui una proveniente dall'esterno e le altre autoprodotte), contabilizzando correttamente la tariffa da pagare al gestore, senza cioé che l'energia che produco personalmente venga sfruttata dalla rete e che io debba pagare invece la tariffa come se prelevassi tutta l'energia dalla rete stessa, mentre in realtà ne ho prelevato solo una minima parte? Ed inoltre, come farmi riconoscere l'energia che cedo alla rete nei casi di esubero? So che due o più generatori per alimentare assieme le stesse utenze debbono essere collegati in parallelo, ma questo è sufficente anche per separare i conteggi tariffari?

E' sufficiente andare sul sito del fornitore di energia (non il sole, l'altro ;-)

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ed avrai risposta alle tue domande. Cmq installi un secondo contatore per misurare l'energia che produci in esubero e che rivendi a prezzi vantaggiosi al gestore.

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Roberto P.

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