motori trifase alimentati in monofase

Spunto si riflessione sull'alimentazione di motori trifase in monofase. Mie considerazioni:

i casi (ventole o simili)

Ho visto che al di fuori dell'Italia vengono impiegati dei convertitori rot anti, esistono anche prodotti commerciali:

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Di fatto si tratta di un oggetto molto semplice, un motore trifase viene la

o meno pittoresche) e tenuto in rotazione a vuoto con un'alimentazione mon ofase.

razione che ha basi teoriche, studiata nei primi del '900 per uso ferroviar io.

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U.C.

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umberto.camagni
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Non la conoscevo... ingegnosa!

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

umberto.camagni ha scritto:

in pochi casi (ventole o simili)

un mio amico lo ha usato anche per applicazioni "gravose" tipo una betoniera e un compressore

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emilio

Il giorno Thu, 17 Dec 2020 08:58:24 +0100 "umberto.camagni" ha scritto:

ma io non ho ancora capito bene cosa stai descrivendo.

In pratica e' un "dynamotor" ? cioe' un motore trifase usato come dinamo e messo in rotazione da un secondo motore (monofase oppure a bassa tensione ecc.)?

In passato se ne trovano tanti nel surplus, per generare alta tensione a bordo degli aeroplani.

Se non e' quello, come non detto.

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Giacobino da Tradate

Il giorno Thu, 17 Dec 2020 10:28:38 +0100 Giacobino da Tradate ha scritto:

Si tratta di un convertitore di fase (da una linea monofase genera un

due italiani, prime applicazioni erano in ferrovia.

linea in monofase (su 2 fasi).

convertitore L-------r( ) N-------s( )t------

motore L------u( ) N------v( ) t------w( )

Tutti quei convertitori commerciali hanno un quadro elettrico che fa partire il convertitore con una batteria di condensatori che poi

genera il sistema trifase che alimenta poi il motore/motori.

sconosciuta mentre all'estero esistono soluzioni in commercio.

gente anche su questo newsgroup che "litiga" con condensatori.

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umberto.camagni
8>< ----

Sono molto usati nelle zone (rurali ?) degli Stati Uniti ove arriva solo il monofase. E forse c'e' anche una questione tariffaria riguardo al trifase.

In Italia un contratto trifase ha gli stessi identici costi di uno monofase (e' una scelta del cliente, se non e' imposta dal distributore con i clienti oltre i 30 kW di potenza) e praticamente fornibile ovunque in Italia.

In sostanza, l'unico interesse puo' essere da parte dei consumatori domestici o piccoli artigiani che non vogliono la briga di gestire il trifase ovvero rifare il quadro elettrico generale (con il trifase occorre cambiare almeno il salvavita e gli interruttori trifase, a causa del mercato scarso, costa una cifra sproporzionata: ad esempio, se un bifase lo trovate per 10 euro, secondo logica un 4 fasi che non e' altro che due bifase affiancati, dovrebbe costare intorno a 20 euro, ed invece fatte fatica a trovarlo a 40 euro, a meno di comperarlo dalla Cina).

Un cruccio, sollevato in varie discussioni, sul farsi il trifase in casa e' il dubbio su quanta potenza si puo' prelevare da una sola fase. Qualcuno afferma che se si supera il terzo (che con il tipico contratto domestico da 3 kW, significa 1,1 kW in continua oppure 1,4 kW per 90 minuti, per due volte nelle 24 ore) ENEL stacca. Considerando che l'elettrodomestico di maggiore consumo (forni esclusi, poi spiego) e' la lavatrice (con circa

2,4 kW massimi), e' evidente che il dubbio crea qualche disagio.

Ma oggi, finalmente e' possibile, per chi ha consumi ed esigenza corrispondente, ottenere un contratto da 6 kW con aggravio di solo circa 6 euro al mese. Ora, 6 kW significa che un terzo vale 2,2 kW continuamente assorbiti da ogni fase (per non considerare i 2,8 kW massimi per 90 minuti di fila). Quindi considerando la tolleranza, potete usare la lavatrice senza patemi, a patto di assicurarvi che abbia tutta una sua fase, quando in funzione.

In altre parole, per chi parte da 6 kW contrattuali, non vedo motivo per non passare al trifase. Notare bene che con un 6 kW dovreste in ogni caso frazionare l'impianto elettrico in piu' sezione di al massimo 16A cadauna, salvo il forno. Ma il forno, essendo fatto da resistenze, e' facilmente configurabile per essere modificato al funzionamento trifase :-)

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Roberto Deboni DMIsr

CUT

fissi. Con i 3 KW che avevo prima con bollette di circa 100 euro mi sono trovato con bollette che hanno superato anche i 400 euro. E tu sostieni che i costi sono uguali....!!!! Saluti! Ora sono tornato con contratto monofase e le mie bollette sono tornate

Racconta le cose come realmente stanno per favore. Ciao Gab

--

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Gab

Il giorno Thu, 17 Dec 2020 21:10:49 +0100 Gab ha scritto:

parte

Condivido la mia esperienza, storicamente (contatore elettromeccanico

fase era divisa per 3. Effettivamente era antieconomico. Con il primo contatore elettronico trifase cadeva questa limitazione (si poteva prelevare l'intera potenza da una fase) e sono passato a 3kW, i motori da 4kW trifase riuscivano a partire senza problemi con collegamento a triangolo. Purtroppo con l?Open meter 2 hanno introdotto un controllo sullo sbilanciamento sulle fasi e se si superano i 3kW scatta istantaneamente. Ho dovuto quindi fare partenze stella triangolo e con i carichi monofasi devo stare attento.

nciando bene i carichi sulle fasi si riesce a sfruttare tutta la tolleranza sulla potenza disponibile.

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umberto.camagni

Ecco un altro che non ha capito nulla sulla riforma del sistema elettrico. Se vuole c'e' tutta l'evoluzione in questo gruppo:

it.discussioni.energia

con un c/post nel caso non sapesse come si entra.

In che anno ?

Puo' essere, prima della riforma. Ma per la potenza, non era sicuramente a causa del trifase. NON E' MAI ESISTA ALCUNA PENALE PER CHI HA UN ALLACCIAMENTE TRIFASE PIUTTOSTO CHE MONOFASE !!!

La potenza, la potenza, ... pre-riforma. Oggi, ripeto OGGI, dopo l'adeguamento alle direttive UE, la differenza in termini di quote fisse, di un 6 kW sopra un 3 kW e' meno di 6 euro al mese. O magari intendeva 50 euro su base annuale ?

In ogni caso NON ESISTE ALCUNA TARIFFAZIONE PARTICOLARE PER IL TRIFASE. Le tariffe elettriche riportate da ARERA sono applicabili sia al monofase che al trifase: NON C'E' ALCUNA DISTINZIONE !!!!

In tutto questo il trifase non c'entra assolutamente nulla. Domanda: era cliente di ENEL ?

SI. E non solo confermo, ma la sfido a dimostrare che tra monofase e trifase ci sia differenza tariffaria. Ho bollette condominiali che sono in trifase a causa dell'ascensore, con le quote fisse identiche al monofase per usi diversi. COME LA METTIAMO ?!!!!

E in ogni caso, non sono io a dovere dimostrare l'identicita', ma lei che deve riportare un documento ARERA che indichi una qualche differenza tariffaria tra monofase e trifase. Io mi limito ad evidenziare che ARERA NON MENZIONA NULLA A TALE PROPOSITO, limitandosi a indicare le voci obbligatorie per tutti i rivenditori di energia elettrica, senza distinzioni tra monofase e trifase. E ovviamente, mancando ogni distinzione mi e' impossibile portare una prova di "positiva", cioe' una frase del tipo "non si fa distinzione". Quindi e' lei che deve portarmi un documento (o l'immagine di una sua vecchia bolletta, mascherando i suoi dati personali) che dimostri il contrario.

Ora quando ? Quattro anni fa ? Tre anni fa ?

Con quanti kW ?

Non e' comoda per niente, costa di piu' di impianto elettrico e richiede un accurato bilanciamento dei carichi per i limiti di potenza. Ma e' efficiente, talmente efficiente che la normativa andrebbe rivista per introdurre l'uso almeno fino giu' a 6 kW, come in Svizzera fanno da sempre.

Voglio vedere questi fantomatici costi! Puo' farmi un immagine e mandarmi all'email nella intestazione che e' valida e funzionate.

Certamente. Ecco i documenti che stabiliscono i costi elettrici, senza distinzione alcuna tra monofase e trifase, per il 2020.

"conferma per l?anno 2020 dei fattori percentuali convenzionali di perdita"

PDF:

"aggiornamento della regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell?energia elettrica per il semiperiodo di regolazione 2020-2023"

PDF:

EXL:

"aggiornamento, dal 1 gennaio 2020, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti"

PDF:

EXL:

"aggiornamento dei corrispettivi di dispacciamento per l'anno 2020"

PDF:

"aggiornamento delle componenti RCV e DISPBT e del corrispettivo PCV relativi alla commercializzazione"

PDF:

"aggiornamento, per il trimestre 1 gennaio ? 31 marzo 2020, delle condizioni economiche del servizio di vendita dell?energia elettrica in maggior tutela"

PDF:

EXL:

Mi trovi la "parola" trifase e vediamo in che contesto c'e'.

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Roberto Deboni DMIsr

Lo affermano perche' hanno guardato (non "letto") le norme sul cinofallicamente andante... e si sono persi l'indicazione del "minimo". Il limite del terzo per fase, riguarda impianti di una certa dimensione.

Non ricordo adesso la norma esatta, ma il limite minimo "per fase" e' di 6 (sei) kW, ovviamente rapportati al proprio contratto. Posso confermare nel mio piccolo perche' ho un contratto trifase da tanto tempo, contatore 2.0, mi sono attaccato ad una fase e "sopporta" comodamente entro il contratto (3). Un giorno rifaro' la distribuzione delle fasi, ma non e' questo il giorno (cit).

BTW: un utente con fotovoltaico e trifase, non molto tempo fa, ha scritto qualche messaggio circa la stupidita' del contatore (credo fosse ancora quello precedente agli attuali) o, meglio, la stupidita' della sua programmazione, perche' non era in grado di discriminare tra la corrente in entrata e quella in uscita, cosi' se aveva una produzione di 3 kw, distribuita tra le tre fasi ed un ingresso di due, il contatore scemo rilevava "5 kW" e sganciava (vaglielo a far capire alle signorine del call center!). Questo aspetto mi e' stato (confusamente, perche' non e' facile capire in questi casi) confermato anche da un titolare di agriturismo, con impiantino da una decina di kW, batteria Tesla ecc ecc.

Non ho testimonianze sul contatore 2.0, ma non ho molta fiducia sull'intelligenza di chi li programma... :-P

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Egregio sign Deboni, A me di tutte le regole che Lei ha citato, di tutti i link che ha allegato, non mi importa nulla e non ho nessuna

canta sono le bollette che ho pagato, le differenze abissali che ho

Se Lei non mi crede e pretende che le mandi copia delle bollette, non ci conti proprio. La sua insistenza nell'affermare che Le ho raccontato cose inesatte dimostra che Lei ne sa meno di me (che non ne so niente). Quello che conta sono le cifre riscontrate e, purtroppo, pagate. Differenze ENORMI !!!. Considerando che le cifre e differenze che le ho menzionato sono VERE e ammettendo che anche quello che Lei dice sia VERO, allora Lei mi induce a pensare che sono stato derubato e imbrogliato e che dovrei denunciare penalmente il gestore che mi ha fornito l'energia. Non ho nessuna intenzione di continuare questo

l'evidenza, ma tenga presente che le bollette alle quali ho fatto riferimento "le ho conservate" e potrei dimostrare inequivocabilmente in

proprio, non ho tempo da perdere. Cordiali saluti.

stessi da 30 anni, stesso numero di elettrodomestici e punti luce e prese, stesso andazzo della vita, quindi i consumi dovrebbero essere

ri-saluti Gab

--

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Gab

Direi che si e' inalberato. Mi pare opportuno, sperando che che in futuro si possano abbassare i toni, perche' lo scambio di informazione utile e' lo scopo di questi gruppo e non fare inutili flames, farle notare perche' le ho replicato cosi' sarcasticamente, e notare che prima della spedizione ho tagliato varie frasi decisamente offensive. Non si tratta tanto della sicumera con cui ha scritto:

Ognuno puo' avere opinioni. Ma le ha anche scritto:

"Racconta le cose come realmente stanno per favore."

E questo, per uno che "cerca" (cioe' ci provo, ma non ho la pretesa di avere "la verita'") di essere informato e di informare, mettendoci il suo tempo per farlo, e' semplicemente insultante.

Padronissimo. Ma poi non si lamenti se le danno dell'ignorante. I link che le ho suggerito sono istituzionali, dell'autorita' che le tariffe le "fa'", non chiacchere da bar o blogger che sia.

Non ho alcuna intenzione di insistere, altrimenti farei la figura dello stupido ...

Che ha visto solo lei e anzi, magari si e' pure inventato le cifre, perche' in realta' per qualche ragione non vuole fare sapere che la sceltra tra monofase e trifase implica solo un tantum un maggiore costo d'impianto, per la necessita' di almeno un differenziale e magnetotermico trifase, che cosa circa un sessanta euro contro i venti euro scarsi della sua versione monofase.

Che solo lei puo' riscontrare. E nessuno altro ha incontrato come imputabili al trifase in ambito domestico (ovvero con le potenze limitate entro i 30 kW in ambito domestico).

Lei non pare avere nozioni di elettrotecnica, la mia evidenza e' nell'errore in cui e' caduto, combinata una totale sicumera. Io le sto dando modo e fornendo anche il mio tempo (per studiare le sue fatture) per individuare la vera ragione dei costi abnormi a cui e' andato incontro.

In modo totalmente trasparente puo' anche usare uno dei siti per visualizzare immagini e darci il link, cosi' tutti noi possiamo verificare le sue tesi. Lei invece ha deciso di scappare come una volpe con la coda in fiamme ...

Ho fornito documenti dispositivi sulle tariffe elettriche dell'autorita' competente. Ma lei ha affermato che si rifiutera' di leggerli. Ahhaaahaa ... ed e' cosi' che vuole dimostrare un mio errore ?

Lo dice solo lei. Nessuno qui ha modo di verificare. Perche' "metterla in dubbio" ? Perche' si scontra con la realta' di partecipanti del gruppo che il trifase l'hanno o lo hanno gestito (sono stato amministratore di condominio per un ventennio).

Io tendo a concedere la buonafede nell'interlocutore, anche se e' stato insultante (come le ho spiegato all'inizio di questo scritto). E quindi tenderei a pensare che lei ha veramente visto tali costi. Ma sono certo, sulla base, prima di tutto, delle tante bollette viste e conservate negli anni, e poi della noiosa lettura delle norme tariffarie, che lei si sbaglia. Mi sono offerto di mostrarle dove e' il suo errore, se solo ci mostrasse (a tutto il gruppo, non deve per forza mandarla solo a me, basta mostrare l'immagine della bolletta neutralizzata di ogni elemento personale) queste bollette salate.

Le cifre saranno VERE, ma cio' su cui discutiamo e' l'imputabilita' degli aumenti. E lei pare non sapere leggere una bolletta elettrica.

Le faccio una domanda: se fosse vero che il trifase sia tariffariamente penalizzato, per quale ragione tutti i piccoli artigiani e negozianti (meno di 30 kW contrattuali) non passano al monofase, se gia' non lo fossero ? Dopotutto, un convertitore monofase-trifase e' una spesa una tantum con un costo ragionevole.

Un barlume ?

No, non e' stato derubato. Semplicemente non sa leggere e capire la bolletta e cio' la porta a fare scelte sbagliate.

Lei pare decisamente focoso, e partire per la tangente da una parte o l'altra. Non ha vie di mezzo: litiga con tutti ?

E lo fa argomentando con 300 parole ? Un modo strano per chiudere.

Quale evidenza ?

E fine del dibattito. Anzi, no, ci sono pure i recuperi:

Bowlingbpsl ha il trifase, OGGI, gli chieda se ha qualche penale o maggiore costo, rispetto al monofase.

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Roberto Deboni DMIsr

Senta Deboni, per cortesia, non mi faccia continuare con questa diatriba perfettamente inutile. Acqua passata, la fregatura l'ho presa io e purtroppo me la tengo. A chi potesse interessare riporto solo un fatto, quando dopo pochi mesi mi resi conto della spesa eccessiva telefonai a

"aah, ma lei a chiesto la trifase per uso domestico che ha un costo molto maggiore di quella industriale". Tutto qui, non aggiungo altro e considero questa conversazione chiusa. Ciao tutti. Gab

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Gab

Le do solo la mia testimonianza, ho un contratto 3kW trifase domestico, bollette alla mano, costa uguale al 3kW monofase.

La differenza si ha nel passare da 3kW a 6kW impegnati.

(precisi) su una fase pena, il distacco istantaneo (solo con i nuovi contatori messi nel 2020, per i precedenti questo limite non c'era).

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umberto

Il 13/01/2021 16:54, umberto ha scritto:

Grazie per la sua testimonianza Gab

--

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Gab

Il giorno Wed, 13 Jan 2021 17:02:04 +0100 Gab ha scritto:

Saluti

Umbe

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umberto

Se puo' esserci interesse, oggi non e' piu' cosi' penalizzante, per la precisazione dal 2017, la riforma tariffaria ha ridotto l'aggravio a solo 2 euro per kW, quindi circa 6 euro al mese per un 6 kW invece dei 3 kW. Ma questo solo per chi consuma oltre

penalizzazione residua sulla accisa, perche' il governo ha stabilito

da parte dei clienti domestici residenti e che si riduce man mano che

la "botta" vale esattamente:

1'800 * 0,0227 * 1,10 (IVA) = ? 44,95 cioe' ?45 euro in sostanza che sommati a 5,84 euro al mese fanno 70+45 = ? 115/anno "ivati", ovvero, 9,58 ?/mese in piu' del contratto da 3 kW (le cifre sono aggiornate alle tariffe 2021 per clienti domestici residenti).

consuma di piu' di 2'400 kW.h/anno, con l'agolazione totalmente azzerata (il che significa che diventa irrilevante, sotto questo aspetto, passare da 3kW a 6kW) per chi super 2'480+1'800 = 4'200

Notare che per le seconde case, l'unica differenza sono quei 5,84 ?/mese ovvero 70,09 ?/anno, IVA inclusa, in piu', quale che sia il vostro consumo. Dato che le seconde case pagano gia' una botta in piu' (anche a 3 kW) di 136 ?/anno (11,34 ?/mese in piu') non importa quanto consumano, credo che i 5,84 ?/mese in piu' siano poca cosa. Certo che se siamo spesa a spesa, vengono fuori 17,18 ?/mese in piu' tra seconda casa e 6 kW. Ma ripeto, e' colpa della seconda casa, meno del 6 kW.

Se volete consultare il dettaglio aggiornato (che nelle voci "trasporto e gestione" e "oneri di sistema", valgono anche per i contratti del mercato libero), ecco il link aggiornato da pochi giorni per il primo trimestre 2021. Ci si arriva cliccando su "Dati e documenti", poi su "Prezzi e tariffe" e poi su "Condizioni economiche per clienti in maggior tutela"

Nella prima riga del foglio elettronico ci sono tre "+". Se li premette, si apre l'intero dettaglio delle voci relative alle tre componenti base.

Chi vuole variare la potenza, deve guardare la quarta riga della tabella: "Quota potenza (euro/kW/anno)" che potete vedere vale

21,24 ?/kW/anno (IVA esclusa, va ivata).

In basso potete selezionare le schede dei trimestri precedenti, per vedere come e' variato il costo "per kW" nel tempo. In genere, la variazione avviene al primo trimestre, quindi e' sufficiente cliccare quelli:

2020 20,8800 ?/kW/anno 2019 21,2934 ?/kW/anno 2018 21,2934 ?/kW/anno 2017 21,6873 ?/kW/anno

2016 10,0565 ?/kW/anno per contratti fino a 3 kW 21,6905 ?/kW/anno per contratti oltre 3 kW (e questo dal primo kW)

dai 3,93 ai 5,79 centesimi

2015 6,8342 ?/kW/anno per contratti fino a 3 kW 16,2306 ?/kW/anno per contratti oltre 3 kW (e questo dal primo kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 6 centesimi circa per i

2014 5,9670 ?/kW/anno per contratti fino a 3 kW 15,8138 ?/kW/anno per contratti oltre 3 kW contrattuali per la tariffa, abbiamo una penale di 6 centesimi circa per i

2013 5,67290 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 6 centesimi circa per i

2012 5,63970 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 4 centesimi circa per i

2011 5,13400 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 3 centesimi circa per i

2010 5,13400 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 3 centesimi circa per i

2009 simile al 2010

2008 4,48910 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 6,5 centesimi circa per i

2007 6,77640 ?/kW/anno ( 3 kW) per la tariffa, abbiamo una penale di 6,0 centesimi circa per i

consumi crescenti, fino a risparmiare circa -13 centesimi tra i

al di sopra)

Quella del 2007 rispecchia la tariffa ENEL "pre-riforma".

La "batosta" era dovuta al fatto che fino al 2016 incluso, i contratti di oltre 3 kW venivano parificati alla tariffa "seconda casa", anche se eravate residenti.

Interessante la tariffa ENEL "ente di stato". Per chi aveva potenze superiori di 3 kW prima e fino al 2007 (il primo contratto "libero" era del 2008, qualcuno gli ultimi mesi del 2007), e' vero che pagava circa 83 euro (+IVA) all'anno in piu' per avere un 6 kW, ma se

prezzo dell'energia. E se il risparmio, ad esempio, era di 5

mangiato una bella fetta del sovraprezzo ai 6 kW. In altre parole, la tariffa ENEL pre-riforma era ideale per una villa con contratto da 6 kW, che proporzionalmente al consumo, pagava meno di una famiglia numerosa con contratto da 3 kW con scaldacqua elettrico. Ovviamente cioe' era dovuto dalla fatto che la famiglia povera non capiva del vantaggio di rinunciare alla residenza e passare alla tariffa seconda casa. Stranezze della tariffa inventata dai socialisti del sig.Craxi.

Reply to
Roberto Deboni DMIsr

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