inesperto alle prese con un dimmer

Ho acquistato via internet un dimmer con telecomando che dovrebbe consentirmi di accendere e spegnere il lampadario di una stanza a distanza. Il dimmer si presenta con un involucro circolare di plastica al cui interno si trova una schedina. Le istruzioni dicono di collegare all'ingresso i due cavi di tensione e all'uscita far partire due cavi che andranno collegati alla luce da far accendere e spegnere. Questo tipo di collegamento può andare bene per una lampada da pavimento. Io vorrei invece collegarlo al posto dell'interruttore a muro con il quale attualmente spengo e accendo la luce. Il fatto è che all'interruttore arrivano due cavi. Come posso (se posso) collegare il dimmer? Cosa collego ai morsetti di entrata e uscita? Grazie in anticipo per la risposta.

Se hai deciso di escludere completamente l'interruttore (che poi da come ho capito è un pulsante) puoi collegare il tuo dimmer sostituendolo al relè che al momento controlla l'accensione del tuo lampadario. Molto probabilmente il relè non si trova vicino al pulsante, ma in una scatola da frutto ( cioè una di quelle cassette murate chiuse con un coperchio) posizionata o vicino al pavimento o molto in alto ( a seconda di come è stato realizzato il tuo impianto elettrico). Il relè potrebbe anche essere sopra il lampadario ( ogni elettricista lavora in modo diverso, a volte pure a causa di mancanza di spazio in una cassetta). Ecco è tutto qui. Se non hai mai avuto a che fare con gli impianti elettrici, non ti sarà molto semplice realizzare la cosa. Per prima cosa devi localizzare la posizione del relè, poi casomai riposta e vedremo di darti una mano. P.S.: Ricorda che stai lavorando con la tensione di rete (220Volts).Quindi occhi aperti, non ti puoi permettere di mettere le mani dappertutto senza le dovute precauzioni. Quindi prima di aprire una cassetta "stacca la luce" dal contatore generale ( quello dell'Enel per intenderci). P.S.S.: Consiglio vivissimo: se non sai quello che fai non lo fare. Chiama un elettricista e vai tranquillo.

Ciao Peppe