Dimmer con PIC

Ciao a tutti

ho creato un circuito per creare un dimmer luce con un pic. per farlo ho seguito le istruzioni adattate di vari circuiti trovati su internet per capirci con triac e moc. Utilizzando il pcibasic e il picc, per attivarlo se non ho capito male io ho usato il pwm del pic 16f876(20 mhz) e ho cercato di farlo andare a 60hz per poi utilizzare il duty cycle per variare la luce ma non funziona perchè il pic sotto il 1.2kz non gira con il pwm. allora ho provato ad accendere e spegnere l'uscita collegata al triac in modo da variare gli hz e la durata dell'impulso alto e basso. niente neanche così. la luce la vedo o accesa o spenta o lampeggiante mai più fioca.

cosa sbaglio??? grazie a tutti.

ciao Marco

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marco
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Il PWM va utilizzato a frequenza molto piu alte di 60Hz, devi arivare all'ordine dei KHz, è il duty cicle che determina la percentuale di luce, non la frquenza del PWM. piu è alto il duty piu luce avrai fino all'intensità massima. ti consiglio di stare sopra i 22Khz(estremo superiore banda audio) altrimenti potresti sentire fastidiorsi rumori.

ciao

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Scorfano

"marco" ha scritto nel messaggio news:Wki8d.24393$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

se

di

ma

Ciao. Ma è una lampadina in cc o in ca? Se è in corrente alternata devi sincronizzare il pwm con il passaggio per lo zero e non usare fotoaccoppiatori che abbiano la rivelazione del passaggio per lo zero.

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TeleSpalla Bob

Un giorno, inconsapevole delle conseguenze, "marco" scrisse:

Per variare l'intensità luminosa sulle lampadine viene usato il metodo di 'parzializzazione' dell'onda sinusoidale. Come si ottiene? E' semplice. Si ritarda l'innesco del triac dopo il passaggio per lo zero dell'onda stessa. Più si ritarda l'innesco e più l'onda viene parzializzata, fornendo al carico quindi minor energia e minor tensione. Di quanto posso ritardare l'onda? Al massimo di un semiperiodo, anzi un po' meno, altrimenti svanisce la sincronizzazione e non ottengo piò una regolazione efficace. In pratica, con la nostra rete che va a 50Hz, il ritardo potrà andare da

0 (piena intensità di luce) a circa 10mS (minima intensità, quasi zero). Cosa devi fare elettronicamente? Devi realizzare un circuito che 'senta' il passaggio per lo zero dell'onda e da quel momento in poi cominci il ritardo (regolabile eventualmente) che cmq non dovrà superare i 10mS. Allo scadere del ritardo inneschi il tuo triac. Questo ciclo si ripete per ogni passaggio per lo zero, ovvero per ogni semiperiodo.
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Due di Picche

Ma non dovrebbe essere il circuito stesso a fare questo??almeno così pensavo l'accoppiata bta800 e triac non dovrebbe fare tutto da solo?

io come faccio a 'sentire' il passaggio dello zero? c'è qualche schema su internet a riguardo??

grazie a tutti Ciao

"Due di Picche" ha scritto nel messaggio news:YpM8d.44750$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

così.

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marco

Pestando alacremente sulla tastiera "marco" ebbe l'ardire di profferire:

il bta800 mi risulta sia un triac... Cos'è questa storia del triac accoppiato al triac ?

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Due di Picche

ahhhh!!

ho capito!!!mancava un pezzo di circuito..

grazie ciao "Due di Picche" ha scritto nel messaggio news:YpM8d.44750$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

così.

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marco

Il Wed, 06 Oct 2004 12:48:34 GMT, "marco" ha scritto:

no, anche se non ho visto il circuito che hai usato. In un regolatore senza PIC, il classico varialuce che trovi anche al supermercato, il ritardo dell'innesco viene ottenuto con un gruppo RC (resistenza-condensatore), dove R è un potenziometro ed il condensatore si carica fino alla tensione di innesco del DIAC (generalmente 30V), alchè il diac entra in conduzione e il TRIAC gli va dietro. Il tutto si spegne al successivo passaggio per lo zero e riparte da capo, sia per le semionde positive che per le negative. In definitiva, semplice ed efficace.

basta che prendi la fase 220V e attraverso una opportuna resistenza (bella alta) alimenti un semplice diodo zener da 4,7 o 5,1V . Da lì con un'altra resistenza vai al PIC su un pin d'ingresso: solo al passaggio per lo zero la tensione va bassa.

Altrimenti alimenti allo stesso modo il diodo led di un fotoaccoppiatore e leggi il transistore di uscita opportunamente polarizzato, solo al passaggio per lo zero il transistore si interdice.

Ora che ci penso questa roba funziona solo per la semionda positiva, anteponi un ponte di diodi (va bene anche quello dell'alimentatore del circuito in questione)

Segue circuitino in versione fidocad (programma prelevabile qui:

formatting link

[FIDOCAD] MC 40 35 0 0 080 MC 50 35 0 0 080 MC 60 50 3 0 230 MC 60 35 0 0 080 MC 60 50 0 0 045 MC 40 35 2 0 000 MC 70 35 0 0 000 TY 38 26 5 3 0 0 0 * 2 x 22k TY 64 26 5 3 0 0 0 * 10k TY 8 33 5 3 0 0 0 * 220 VAC TY 79 33 5 3 0 0 0 * PIC TY 63 41 5 3 0 0 0 * 4,7V LI 30 125 31 100 LI 59 100 60 125 LI 31 100 59 100 BE 30 80 40 55 50 55 60 80 LI 30 80 95 80 LI 30 55 30 130 LI 30 125 120 125 TY 20 80 5 3 0 0 0 * 0 V TY 20 125 5 3 0 0 0 * 0 V TY 15 100 5 3 0 0 0 * 4,7 V LI 89 100 90 125 LI 60 125 61 100 LI 61 100 89 100 BE 60 80 70 55 80 55 90 80 TY 14 66 5 3 0 0 0 * 220 V

MazE

-- per rispondere raddoppiate z & t - double z & t to reply

formatting link

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MazE

Ciao, questo circuitino l'ho ricavato da una scheda commerciale e l'ho già usato per un mio varialuce. Puoi collegarlo all'uscita del trasformatore di alimentazione (12Vac più o meno), prima del raddrizzatore. Ciao.

[FIDOCAD ] MC 75 55 0 1 280 LI 55 65 60 65 LI 60 45 40 45 LI 40 45 40 55 MC 80 65 0 0 080 MC 100 65 0 0 080 MC 40 30 1 0 080 MC 50 30 1 0 170 LI 60 65 80 65 LI 90 65 100 65 MC 95 70 1 0 170 MC 95 80 0 0 045 MC 75 80 0 0 045 MC 40 80 0 0 045 LI 40 75 40 80 LI 75 55 75 80 LI 95 65 95 70 SA 60 65 SA 95 65 LI 40 40 40 45 LI 50 40 50 45 LI 40 30 40 20 SA 40 45 SA 50 45 LI 40 45 25 45 MC 40 20 3 0 010 LI 40 25 50 25 LI 50 25 50 30 SA 40 25 LI 110 65 125 65 MC 125 80 0 0 045 MC 25 45 2 0 745 TY 28 33 5 3 0 0 0 * 4K7 TY 53 33 5 3 0 0 0 * 1nF MC 55 65 0 1 280 TY 44 52 5 3 0 0 0 * BC547 TY 22 62 5 3 0 0 0 * BC547 TY 80 58 5 3 0 0 0 * 2K2 TY 102 58 5 3 0 0 0 * 1K TY 98 73 5 3 0 0 0 * 10nF TY 2 50 5 3 0 0 0 * 1/6 CD40106 LI 5 45 1 45 LI 125 65 135 65 LI 125 80 125 77 LI 125 77 135 77 TY 122 68 5 3 0 0 0 * Secondario TY 45 15 5 3 0 0 0 * 5V

-- Prima di rispondermi devi togliere le dita dal naso! ;-)

"marco" ha scritto nel messaggio news:CQR8d.27092$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

pensavo

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TeleSpalla Bob

Ciao Due di picche Chissa' perche' mi viene in mente il famoso detto relativo a certe universita': "Scopo della universita' e' di rendere difficile il facile, attraverso l'inutile " Il circuito del dimmer e' sempre il solito e non serve altro che un triac , un diac e pochi altri discreti. O non ho capito lo scopo ???

Ciao Giorgio

Reply to
Giorgio Montaguti

Un giorno, inconsapevole delle conseguenze, snipped-for-privacy@virgilio.it (Giorgio Montaguti) scrisse:

Lui voleva comandare il triac con un microcontroller... Credo si sia sbagliato indicando l'accoppiata triac-triac anzichè diac-triac (diac che in ogni caso con il microcontroller diviene inutile)

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Due di Picche

Il giorno Fri, 08 Oct 2004 09:26:48 GMT, Due di Picche ha scritto:

In questo caso deve comunque usare un optodiac per il pilotaggio, io non mi fiderei a farlo diretto.

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Luigi C.

Ciao Non avevo capito che voleva usare un micro , al posto del potenziometro solito,per regolare l'uscita AC dal dimmer ,non manualmente , ma da programma. Allora direi che un disaccoppiamento(tipo optocoupler) sarebbe certamente consigliabile. Nutro un profondo rispetto per la rete !!!

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

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