Induttore, a bobina o lineare?

Ciao, mi trovo a dover realizzare un induttore in aria di circa 110 nanoH. Ho fatto i conti e verrebbero:

- un paio di spire dia 20mm, lunghezza 5mm (o 1cm/1cm)

oppure

- 100mm lineari di filo da dia 1mm

Il circuito verra' presumibilmente montato "a scarafaggio morto" ("dead bug", "manhattan style", ...), quindi su un bel piano di massa.

Teoricamente il Q dell'induttore lineare sara' maggiore, data la minore quantita' di filo (-3 cm). Ma avendo un piano di massa cosi' esteso, quanto alto dovrebbe essere l'induttore lineare da quest'ultimo? Quanto devo preoccuparmi della capacita' parassita, e ridurre di conseguenza i due condensatori a formare la cella pi-greco PB?

Mi piace l'idea dell'induttore lineare, per la sua semplicita' e riproducibilita'. Chiaramente si mangia 10cm di spazio!

Ci sono altri particolari che non ho visto?

Grazie a chi vorra' consigliarmi, Paolo

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PaoloC
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Se metti un piano di riferimento sotto, l'induttanza diminuisce

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Come ha detto Franco, l'induttanza di un filo sopra un piano di massa e minore di quella nello "spazio libero"; usando il calcolatore che si trova a

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risulta che un filo di diametro 1 mm, ad 1 cm da un piano di massa ha circa 60 nH per 10 cm di lunghezza. A parte questo, ci sarebbe da capire a quale frequenza vuoi far lavorare questo induttore; un filo lungo 10 cm e'un quarto d'onda a

500/700 MHz, ovvero a queste frequenze non sara'piu'un induttore, ma questo vale anche per il solenoide, probabilmente a frequenze anche minori.Visto che ti preoccupavi delle capacita'parassite ho avuto l'impressione che dovessi lavorare a frequenze elevate, nel qual caso potrebbe forse essere utile fare direttamente gli "induttori" con tratti di cavo coassiale. Per il Q, non so stimare ad occhio quale delle due configurazioni sarebbe migliore, l'equazione "meno filo, piu Q" non sono sicuro sia sempre vera, dipende da molte cose, la distribuzione delle densita'di corrente nel filo a frequenze elevate non e'quella della DC ed i calcoli non sono semplici. Idem la riproducibilita', anzi visto che quella de semplice filo dipende abbastanza dalla sua altezza, direi che e'piu'difficile da riprodurre; anche per il solenoide l'induttanza complessiva dipende dalla altezza sopra il piano di massa, ma in maniera minore. Potremmo forse aprire un lugo discorso su induttanze parziali e "return path" ma lo lascio fare a persone piu'competenti ;-). Ultima cosa, se il tuo filtro non ha un solo induttore, avrai certamente degli accoppiamenti parassiti tra i vari induttori ed anche qui penso tu possa avere minori interazioni tra solenoidi che tra lunghi fili diritti.

Saluti, LaCar

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lacariatide

Grazie per le risposte. La frequenza di lavoro renderebbe ancora trascurabile la lunghezza dell'induttore lineare, siamo sotto i 100 MHz.

Procedero' con l'induttore a bobina, forse apparentemente meno semplice ma piu' flessibile, ad esempio dato che puo' essere sintonizzato variando la distanza tra le spire.

Ciao! Paolo

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PaoloC

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