Diodo in serie sull'alimentazione .

Non sono espertissimo ma non credo ce ne siano altri svantaggi. Perdere 1,2 volt (silicio) potrebbe essere troppo in alcuni casi.

L

coals wrote: [...]

a tal guisa mi vengono in mente

1) power budget: se hai un'applicazione low-power meno dissipi e meglio è...

2) la caduta di tensione potrebbe non essere gradita in una applicazione low voltage... ...in tal caso si può usare un MOS a patto di aprire il portafoglio :-)

il costo va valutato con la contropartita se si inverte la polarità...cosa si rompe? quante volte? è proprio così facile invertire la polarità? ...per esempio su un cellulare io non lo metterei visto che la batteria è polarizzata dalla meccanica.

mmh...la vedo lontana...prima che si rompa il diodo si rompe qualcosa a valle (IMHO).

mah...la butto lì...se metti un diodo in serie e non regoli la tensione a valle... ...e hai un reference di un ADC su questa tensione....forse non è il massimo....dico forse....

Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]

già... ne avevamo parlato con i colleghi, pensando che due fili nel giusto verso gli elettricisti avrebbero saputo metterli... wrong idea! :(

già si pure questo è vero.

eheheh vero vero!

no tutto regolato.

grazie! coals

Per i discorsi low voltage (ma pur sempre più di 0,7V), si può ovviare mettendo un fusibile (opportunamente dimensionato) e un diodo in parallelo all'alimentazione in polarizzazione inversa (per i low voltage, si dovrebbe tranquillaremnte rimanere sotto la tensione di brackdown inversa).

In caso di alimentazione corretta, il diodo è interdetto e il fusibile fa il suo lavoro e praticamente non si sente. In caso di alimentazione errata, il diodo conduce e la corrente fa saltare il fusibile (se utilizzi un fusibile ritardato, fai a tempo a distruggere tutto, occhio quindi)

Resta solo da vedere se nel tempo di intervento del fusibile ci possono essere danni al circuito. In questo caso salta tutto il discorso (a meno di non mettere un condensatore in parallelo al diodo, ma in questo caso attento alle correnti di picco quando attacchi l'alimentatore)

Luca

Luca Pascali wrote: [...]

[...]

si, il discorso del fusibile e del diodo in antiparallelo viene usato (almeno da noi) se c'è bisogno di proteggere ingressi di alimentazione dove passa anche la potenza.

concordo sul dimensionamento del fusibile che va fatto bene....

non escluderei una protezione a MOS in queste situazioni, costi permettendo.

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]

Io non metto mai il diodo di protezione perché faccio in modo di polarizzare sempre *meccanicamente* il connettore di alimentazione. A volte risulta molto semplice: pensa a un header 3 poli (ad esempio nel caso in cui la scheda sia un moduletto) metto il positivo in mezzo e gli

0V su entrambi i poli laterali.

Questo non toglie che in caso di alimentazioni di potenza si prevedano protezioni come il fusibile, ma fermo restando che l'alimentazione NON deve potersi invertire.

Ciao! Marco / iw2nzm

son sicuro che gli elettricisti riuscirebbero a farlo invertire ugualmente :)

cmq ho scritto apposta perchè neanche a me come soluzione piace.

coals