Alimentatori in serie

Salve,

il mio problema =E8 che mi occorre un alimentatore duale +-12V a questo=20 scopo ho riadattato un alimentatore ATX, ma la resa non =E8 delle=20 migliori, quindi pensavo di risolvere questo problema comperandomi 2=20 alimentatori +12V metterli in serie e cos=EC otterrei +-12V.

Quando sono andato dal negoziante e gli ho esposto la mia idea mi ha=20 detto che andrei incontro al rischio di danneggiare i 2 alimentatori=20 appena acquistati, io sono un po dubbioso della sua idea perch=E8 a scuol= a=20 era una pratica quotidiana mettere in serie 2 alimentatori per avere=20 alimentazione duale.

Chi scioglie il mio dubbio?

Grazie.

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Kiros
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Kiros ha scritto:

questo

comperandomi 2

ha

scuola

Se i due alimentatori hanno le stesse caratteristiche e sono isolati galvanicamente dal telaio (molto importante questo per evitare fumate!) la cosa é fattibile, almeno come soluzione di emergenza. Come soluzione permanente no... Se la tua alimentazione duale ti serve solo per alimentare degli operazionali ti conviene autocostruirtene uno adatto allo scopo; risparmi soldi e rischi (di vario genere).

A te scegllere...

Ciao! Piercarlo

--
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Piercarlo

Un bel giorno Kiros digitò:

Se sono isolati dalla rete si può fare senza problemi, però spesso gli switching (specialmente quelli di fascia media-bassa) non sono isolati. La maggior parte dei dispositivi o strumentazione che ho distrutto l'ho distrutta per questo motivo o per motivi analoghi: colleghi la massa di un oscilloscopio (che spesso è collegata a terra o comunque non isolata dalla rete) a un circuito alimentato con uno switching a sua volta non isolato, e PUM!

--
asd
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dalai lamah

Piercarlo ha scritto:

vario

Aggiunta: per fare quanto sopra occorre che i due alimentatori siano in grado, oltre che di erogare corrente, anche di assorbirla... e questo non sono in molti a poterlo fare (penso quasi nessuno in effetti). Una soluzione, sempre di emergenza, è quella di collegare all'alimentarore "negativo" una resistenza di carico che gli faccia erogare almeno la stessa corrente che eroga quello "positivo" in modo da consentirgli di assorbire eventuali correnti sulla "massa" diverse da zero. In ogni caso non é una soluzione proprio "pulita" e a prova di rischi. In effetti é una porcata bella e buona da usare appunto in situazioni "porche" che al momento non lascino altre vie di uscita. Da non trasformare in nessun caso in una sistema permanente.

NB - La resistenza va applicata anche nel caso che i due alimentatori vengano connessi in serie semplicemente per ottenere una tensione di uscita doppia. In questo caso la resistenza serve solo a garantire un carico minimo all'alimentatore "inferiore" in modo da farlo lavorare, in pratica, come una specie di zener con gli steroidi (eventuralmente regolabile!). In ogni caso sono espedienti da applicare solo dopo adeguata meditazione sulle loro conseguenze e, soprattutto, se proprio non c'è altra via di uscita più ortodossa e sicura... Se c'é, usatela senza tante furbizie, conviene.

Ciao! Piercarlo

--
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Piercarlo

Interessante, credo che tra poco dovr=F2 affrontare il medesimo problema. Consigli per la progettazione? Link? Siti? Tutorial? Progetti gi=E0 pronti? Raccomandazioni?

Grazie!=20

--
Io.
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Colossale Pezzo di Idiota

Ohhh! Questa è proprio bella e ci mancava! A dire il vero ne ho sentite tante ma questa mai. Da secoli (si fa per dire) si sono sempre messi due alimentatori in serie senza dover proprio fare ste considerazioni.

Una

Anche questa non è da meno. Quindi se il ramo positivo alimenta un amplificatore i cui assorbimenti variano continuamente, occorre variare in tempo reale il carico. Uno mette un resistore variabile, poi si sincronizza con la musica e "smanetta" avanti e indietro l'albero di comando. Carino!.

In ogni caso non é una soluzione proprio "pulita" e a

Se le cose sono così, ti assicuro che il mondo è tutta una porcilaia. Dovresti però descrivere come sono fatti gli alimentatori duali.

Ma stai scherzando!!! Quindi se ho due alimentatori da 14V in serie per alimentare un carico di 28V 100A, i 100A passano solo sul ramo da 14 a 28V, l'altro da 0 a 4 ha bisogno del giochino di carico altrimenti si annoia!!! E se stacco il carico senza avere più assorbimento cos'è che succede? Non ho più i 28V?

In ogni caso sono espedienti da applicare solo dopo

Ma quale via d'uscita? Quale potrebbe potrebbe essere? Guarda che se utilizzi un duale nato come tale , è fatto così. Cambia solo il comando che anzichè avere due pomelli, il secondo è elettronico e prende il riferimento interno (classico operazionale, il cui inverting è collegato al ramo positivo, fornendo in uscita una tensione uguale e contararia. Ma io un alimentatore così in vita mia non l'ho mai acquistato e non l'acquisterei mai, perchè troppo "rigido". Se ho due uscite separate e completamente svincolate, sai quante cose, pardon, porcate, posso fare? E sono contento di fare porcate, perchè non lo sono affatto. Anzi.

Se c'é,

Non volermene, ma vedere dare consigli in questo modo mi ha dato fastidio. (per caso, studi ingegneria?). Agos

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silvio

Il giorno 27 Feb 2006 05:32:26 -0800, "Colossale Pezzo di Idiota" ha scritto:

Se l'assorbimento non è molto alto (100-200mA max), come nel caso di operazionali, si può anche usare un trasformatore con un secondario solo e raddrizzare le due semionde con due diodi in modo da ottenere la + e la -.

1 Secondario collegato così:

-----[------|>|----------- (+V) [ [-------|

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SB

"Kiros" ha scritto nel messaggio news:4402de22$0$12606$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it... Salve,

il mio problema è che mi occorre un alimentatore duale +-12V a questo scopo ho riadattato un alimentatore ATX, ma la resa non è delle migliori, quindi pensavo di risolvere questo problema comperandomi 2 alimentatori +12V metterli in serie e così otterrei +-12V.

Quando sono andato dal negoziante e gli ho esposto la mia idea mi ha detto che andrei incontro al rischio di danneggiare i 2 alimentatori appena acquistati, io sono un po dubbioso della sua idea perchè a scuola era una pratica quotidiana mettere in serie 2 alimentatori per avere alimentazione duale.

Chi scioglie il mio dubbio?

Grazie.

Non so che carico ti occorre. Guarda che te li puoi anche costruire. La spesa più grande non è la componentistica ma la meccanica (contenitore, ecc). Ti basta un trasformatore con 0-15-30V. Il 15 ti fa da =V ed è la massa, i due estremi li raddrizzi uno positivo e l'altro negativo seguiti da condensatori di filtro. Stabilizzi con i soliti 7812 e 7912 ed ottieni ciò che vuoi. Non ti va? Torni dal tuo negoziante e acquisti due alimentatori, semmai variabili, con le uscite isolate, non a massa contenitore (ma non c'è problema, ormai sono tutti a doppio isolamento, cioè plastica) e lascialo dire (altrimenti digli che pensi a fare il commesso e non il tecnico). Saluti Agos Alla faccia di tutti, mettendoli in serie, potrai farti non solo + - 12, ma anche +- 15, +10-5, +12-8 e tutto ciò che vuoi

Reply to
silvio

silvio ha scritto:

ore,

assa, i

ci=F2

ialo

, ma

Grazie della tua risposta, nel frattompo ho scovato in un negozio ebay=20 un alimentatore da laboratorio ca fa tutto quello che voglio, e con 200=A4= =20 (che non mi sembrano molto per questo aggeggino) mi porto a casa, o=20 meglio in laboratorio esattamente quello che volevo, cio=E8 alimentatore =

duale 0-30V con un uscita fissa a +5V 3A per ramo e alla faccia di chi=20 dice di no il produttore dice testualmente

"Tracking automatico : Possibilit=E0 di collegare in parallelo o in serie= =20 le due uscite principali per raddoppiare la corrente o la tensione. La=20 sezione master controlla AUTOMATICAMENTE in tensione ed in corrente=20 anche la seconda uscita.

Pu=F2 arrivare fino a 60VDC e fino a 6 Ampere.

Tensioni duali bilanciate in automatico o sbilanciate ( es. +15Volt e=20

-10Volt ---- oppure + 5V +20V e -12Volt )"

Grazie ancora.

Ciro Caltana

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Kiros

Se quello che fornisce la tensione negativa non ha il positivo a terra e, al tempo stesso, l'altro il negativo, non ci sono problemi. D'altra parte, gli alimentatori duali stabilizzati più semplici si fanno con un 7812 ed un 7912 (per +/- 12V).

Stai solo attento a una cosa: gli alimentatori, anche se protetti dal cortocircuito, probabilmente non sono protetti dalla tensione inversa che si avrebbe nel caso del collegamento per tensione duale. A tale scopo è sufficiente collegare, in parallelo a ciascun alimentatore, un diodo opportunamente robusto in polarizzazione inversa, cioè in maniera tale che non conduca durante il normale funazionamento.

Reply to
LAB

silvio ha scritto:

(...)

fastidio.

Problema tuo, non mio. Da tutte le considerazioni che hai fatto direi che tu, i due alimentatori, li hai solo pensati come "black boxes" e basta. Disegnati due schemi REALI (anche a blocchi, puoi prendere quello di un 78XX) e riflettici un po' sopra... Poi fammi sapere! :-)

Buon divertimento! :-)

No. Con l'elettronica ci gioco nel tempo libero e basta... ;-)

Ciao Piercarlo

--
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Piercarlo

Giusto per precisare: i miei ragionamenti li ho fatti considerando che i due alimentatori siano identici (entrambi a uscita positiva). Nel farlo ho dimenticato un particolare minuscolo ma essenziale che fa sì che i veri duali funzionino bene mentre certi accrocchi possono avere dei problemi una volta sotto carico: nei VERI duali non sono solo in serie le uscite ma anche le entrate (i condensatori di livellamento sono in serie tra loro) mentre nel "falso duale" non è così. Se fai mente locale su dove e come possano girare le correnti ti accorgi che, se l'alimentatore inferiore non è in grado di assorbire corrente, l'espediente funziona poco o nulla. Per rendertene meglio conto guardati, oltre allo schema di un 78XX, anche quello di un

79XX... e riflettici un altro po' sulle differenze (dello stadio di uscita soprattuto)

Buon divertimento di nuovo! :-)

Ciao Piercarlo

NB - Nel caso di collegamento in serie delle sole uscite di due alimentatori positivi per raddoppiare la tensione di uscita, il sistema funziona solo se l'alimentatore inferiore ha un diodo di bypass del transistore d'uscita (quello che normalmente é polarizzato inversamente e lo protegge da sovratensioni provenienti dal carico). E funziona solo a mezzo servizio, nel senso che risulterà stabilizzata solo metà tensione (o meno) di quella disponibile sull'uscita. Non solo ma ti ritroverai anche il curioso "miracolo" di avere, sotto carico, una tensione di uscita MAGGIORE della somma delle tensioni dei singoli alimentatori. Lascio a te trovare la ragione di ciò... e riflettere un po' sullo stato di salute dell'alimentatore inferiore.. (che imho, come minimo, non stabilizzerà proprio un bel nulla).

Come ho sentito dire da qualche parte, tra la teoria e la pratica non c'é alcuna differenza in teoria... ma molta differenza in pratica! :-)

Ciao! :-)

--
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Piercarlo

Ma non ti sembra di fare un po' troppa confusione?

Due alimentatori dc si possono mettere in serie purch=E9 abbiano l'uscita isolata, ossia float come si dice comunemente. Fin quando la corrente richiesta alla serie =E8 inferiore alla corrente di cortocircuito di ambedue gli alimentatori tutto funziona senza problemi e senza necessit=E0 di adottare accorgimenti particolari. Il problema sorge se richiedi una corrente superiore a quella di cortocircuito di uno dei due alimentatori, cosa che pu=F2 succedere in caso di sovraccarico o di cortocircuito, perch=E9 =E8 praticamente impossibile che i due alimentatori abbiano esattamente la stessa corrente di cortocircuito. In tal caso serve quel diodo in antiparallelo sull'uscita di cui hai parlato, per evitare una cdt inversa sull'alimentatore pi=F9 debole.

Se poi la connessione =E8 duale, su ogni ramo puoi assorbire quello che vuoi senza che ci=F2 abbia influenza sull'altro ramo. Il caso di sovraccarico o di cortocircuito di un ramo verso il comune non influenza l'altro ramo. La presenza di carichi tra i due rami riporta invece alle considerazioni fatte per la connessione serie per il caso di sovraccarico o di cortocircuito.

Nota che non ha alcuna importanza come siano fatti dentro gli alimentatori, lineari, switching, con regolazione sul positivo o sul negativo e non so cos'altro, l'importante =E8 che siano isolati, e per il caso di cortocircuito che abbiano il diodo in antiparallelo siull'uscita.

Ciao.

lucky

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lucky

Ma non ti sembra di fare un po' troppa confusione?

Due alimentatori dc si possono mettere in serie purch=E9 abbiano l'uscita isolata, ossia float come si dice comunemente. Fin quando la corrente richiesta alla serie =E8 inferiore alla corrente di cortocircuito di ambedue gli alimentatori tutto funziona senza problemi e senza necessit=E0 di adottare accorgimenti particolari. Il problema sorge se richiedi una corrente superiore a quella di cortocircuito di uno dei due alimentatori, cosa che pu=F2 succedere in caso di sovraccarico o di cortocircuito, perch=E9 =E8 praticamente impossibile che i due alimentatori abbiano esattamente la stessa corrente di cortocircuito. In tal caso serve quel diodo in antiparallelo sull'uscita di cui hai parlato, per evitare una cdt inversa sull'alimentatore pi=F9 debole.

Se poi la connessione =E8 duale, su ogni ramo puoi assorbire quello che vuoi senza che ci=F2 abbia influenza sull'altro ramo. Il caso di sovraccarico o di cortocircuito di un ramo verso il comune non influenza l'altro ramo. La presenza di carichi tra i due rami riporta invece alle considerazioni fatte per la connessione serie per il caso di sovraccarico o di cortocircuito.

Nota che non ha alcuna importanza come siano fatti dentro gli alimentatori, lineari, switching, con regolazione sul positivo o sul negativo e non so cos'altro, l'importante =E8 che siano isolati, e per il caso di cortocircuito che abbiano il diodo in antiparallelo siull'uscita.

Ciao.

lucky

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lucky

lucky ha scritto:

Sì, ne ho fatta tanta! :-). Ero talmente preso a "vedere" il circuito interno degli alimentatori che mi sono dimenticato di una cosa elementare: al mondo esterno non gliene frega un tubo del circuito interno, per lui/lei un alimentatore stabilizzato é giusto un alimentatore (o meglio, una sorgente di tensione) come tutti gli altri.

Chiedo scusa per aver indotto in errore altri... Ciò che non riuscivo a "visualizzare" era il fatto che ciascun alimentatore vede l'altro come parte del carico collegato in uscita. Che poi ci aggiunga una sua tensione a questa uscita... non gliene frega proprio niente! Ciascuno vede l'altro come un "mangiacorrente" (la stessa del carico utile) perché è TUTTO in serie, non solo gli alimentatori!. E' una maglia unica da cui c'é poco da scappare.

Il dubbio ha sonnecchiato un pomeriggio ma alla fine é venuto fuori.. meno male! :-). Grazie a te e a Silvio che me almeno me l'avete fatto venire.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

"Piercarlo" ha scritto nel messaggio news:du20pr$air$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

CUT

Mi fa piacere che tu sia riuscito a chiarire il concetto, ma ancor più nell'ammettere la tua confusione, cosa che spesso non si ammette a costo di arrampicarsi sugli specchi (d'altra parte questa materia è come la matematica che lascia poco spazio a libertà di pensiero). A questo punto però ti chiedo scusa anch'io se sono stato duro, ma a volte ne vedo di quelle che non ce la faccio a resistere. La tua "lezione" non è che fosse peggiore di altre, tanto da scatenare la mia reazione, ma avendo avuto un pò di tempo ho risposto (cosa che solitamente non faccio) sfogandomi e riversandoti le asprezze immagazziante in precedenza, senza i "freni". Lucky invece è stato più paziente e diplomatico, dal quale dovrei imparare ( ma è questione anche di caratteri impulsivi o meno al quale difficilmente ci si controlla). Comunque, l'importante che tu abbia chiarito, e immagino non sia stato facile. Ciao silvio

Reply to
silvio

silvio ha scritto:

(cut)

Non c'è bisogno di scusarsi di nulla. Anch'io ho i miei lati "bestia"! :-) E poi posso anche capire il "nervoso". Pur essendo solo un dilettante, so qualcosa di cosa voglia dire STUDIARE e della fatica che costa. E capisco anche questo tipo di reazioni di insofferenza: si può prendere in giro tutto ma non la fatica che si fa, in qualunque cosa la si faccia. Per quanto riguarda l'incidente devo dire che mi ero proprio perso: bastava ricordarsi di Kirchoff (e infatti per il famoso pomeriggio era proprio quello il nome che mi ha girato in testa.. finché non è esploso!).

Ciao, e rimani pure quello che sei... impulsivo compreso! :-) Piercarlo

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Piercarlo

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