datemi un consiglio

Ciao ho acquistato un bel contenitore per metterci dentro il mio ampli a mosfet chhe finalmente funziona a dovere solo che mi trovo davanti ad un dilemma. In pratica per montare i mosfet finali sui dissipatori dovrei mettere il circuito stampato in una posizione scomoda che occuperebbe molto spazio, mentre invece se i mosfet li togliessi dal c.s. potrei montarli sui dissipatori collegandoli con dei fili al c.s. stesso e cos=EC potrei posizionare i c.s. in modo molto pi=F9 comodo. Vi sono delle controindicazioni a collegare i finali dal dissipatore al pcb con dei fili invece di lasciarli sladati sul pcb stesso? Potrei adottare degli accorgimenti per evitare problemi, per es. autoscillazioni, rumori, ecc.? Grazie e buon anno a tutti.

Remigio

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remigio
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remigio ha scritto:

IMHO: secondo me non ci sono controindicazioni a saldarli con filo...non c'è alta frequenza.

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Ciccio

remigio ha scritto:

Senza altre informazioni: si', di massima, altrimenti dipende.

Dipende dallo schema e dalla topologia: e la parola MOSFET non lascia presagire nulla di buono (*).

Only on the actual schematic.

(*) Prima che qualcuno mi salti addosso, leggasi: "con i soliti circuiti che girano, la parola MOSFET non lascia presagire ecc..."

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Englishman

IMHO: secondo me inizia a scorreggiare tutto, soprattutto in presenza di guadagni elevati. Questo e' un quesito per Blisca.

Saluti

IW0HKG Massimo

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IW0HKG Massimo

n

Temo gi=E0 di sapere cosa mi risponderete, cmq l'amplificatore in questione =E8 sempre l'LX513 di Nuova Elettronica che per=F2, grazie a numerosi e preziosi consigli ricevuti da voi, sono finalmente riuscito a mettere in funzione. Per quanto concerne il guadagno ho aumentato la resistenza di controreazione da 22K a 48K, cos=EC credo di averlo abbassato un po', no? Vi ringrazio e saluto.

Remigio

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remigio

Non lo so, non conosco lo schema. Comunque posso dirti che una quindicina di anni fa feci anch'io l'esperimento di "allungare" i pin del finale e ne ottenni solo un oscillatore di potenza da qualche centinaia di kHz che brucio' i tweeter delle casse ESB di mio fratello(che compro' con i soldi del primo stipendio della sua vita). Ricordati che l'ampli continua ad avere un guadagno >1 anche oltre la banda audio.

Saluti

Massimo IW0HKG

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IW0HKG Massimo

Infatti la mia paura, non avendo a disposizione un oscilloscopio, =E8 proprio questa. Anche se ho cercato di limitare la banda passante mettendo un piccolo condensatore tra base e collettore dei transistor "pilota". E se usassi un qualche cavetto schermato? o una schermatura attorno ai fili fatta chess=F2 con carta stagnola collegata a massa? Ciao e grazie.

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remigio

Pestando alacremente sulla tastiera remigio ebbe l'ardire di profferire:

Forse una perlina di ferrite sul gate potrebbe aiutare... In ogni caso, quasliasi sia la tua scelta, controlla alla fine con un oscilloscopio l'assenza (o la presenza) delle eventuali autooscillazioni.

--
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Due di Picche

Due di Picche ha scritto:

Forse a RF, non certo in audio (o qualcosa piu') frequenza.

Di certo avra' un polo in piu' nell' ampli, da gestire.

In mancanza dell' oscilloscopio, puo' servire una radiolina in modulazione di ampiezza, sintonizzata su una stazione, e nei dipressi dell' ampli: se la stazione scompare (e/o il consumo dell' ampli aumenta enormemente, da quello a riposo), ecco la autooscillazione.

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Englishman

Si, ma cosi' stai seviziando la banda passante. Se hai paura delle autoscillazioni e non hai l'oscilloscopio, puoi costruirti una sonda con un diodo, un condenstatore e un resistore che faccia da carico. Alimentando l'ampli senza segnale in ingresso puoi renderti conto se in uscita c'e' qualcosa che non dovrebbe esserci. La sonda e' di una semplicita' assoluta, ma non ho fidocad per postarti lo schema. Se qualche volenteroso ha capito cosa intendo potrebbe postarlo.

Saluti Massimo IW0HKG

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IW0HKG Massimo

il diodo in serie al + dell'uscita che va sul condensatore in parallelo alla resistenza, queste due entrambe con l'altro terminale a massa? Ciao e grazie.

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remigio

Come si dice, la necessit=E0 =E8 la madre dell'ingegno! :-) Sei una mente!

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remigio

IW0HKG Massimo ha scritto:

E poi non è detto che risolva il problema, anche aumentare la controreazione non è la manna, io penso che le rotazioni di fase del condensatore unite a una forte controreazione potrebbero innescare l'oscillazione.

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Jorges
22:41 - Mar 30 Dic 2008, 16:17, remigio On 30 Dic, 13:51, IW0HKG Massimo >> IMHO: secondo me non ci sono controindicazioni

- A proposito dei consigli di mettere la perlina di ferrite sul gate, mi è venuta in mente una cosa simpatica che avevo fatto una volta (circa vent'anni fa). Avevo un operazionale in contenitore metallico rotondo coi piedini in circolo e volevo metterci sotto un distanziale, l'unico che ho trovato era proprio una perlina di ferrite. Saldai tutto per bene e il risultato estetico mi piacque, ma una volta acceso il circuito si mise a scoreggiare fischiando in modo variabile a seconda di come giravo la basetta, infine mi accorsi che era appunto la perlina, che era diventata il nucleo di un trasformatore i cui avvolgimenti erano i terminali dell'integrato, nonostante questi fossero lunghi solo mezzo centimetro. A seconda di come la perlina si spostava fra i terminali, il fischio variava

- Ma guarda, ho il suo mobiletto originale e anche i suoi VU-meter a lancetta e altre cose (trasformatore con nucleo a C a grani orientati, grossi elettrolitici, ecc.)

- Se volevi ridurre il segnale in uscita mi sembra tu abbia fatto l'opposto (la resistenza avresti dovuto diminuirla), e in più ottenendo un segnale meno pulito (meno controreazione: a cosa serve, principalmente, la controreazione?). Se non faccio confusione io. Non è in opposizione di fase? Per "abbassare un po'" il guadagno dovresti lavorare sui differenziali d'ingresso... ma a che scopo, poi? E' un finale, va preceduto da un preamplificatore e relativo controllo di volume

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uniposta

Ma la banda passante, se limitata alle frequenze audio, non =E8 sufficiente? E' necessario averne una elevata per far passare le componenti armoniche? Ciao e buon anno!

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remigio

...

.. e gli amplificatori che fine hanno fatto?

...

appunto, ti sarei grato se mi spiegassi a grandi linee la controreazione a cosa serve (non lo so davvero).

Ciao, grazie e buon anno.

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remigio

Pestando alacremente sulla tastiera remigio ebbe l'ardire di profferire:

Stabilizzare il punto di lavoro, ridurre le autooscillazioni e le instabilità, ridurre la distorsione, linearizzare la risposta di banda...

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Due di Picche
1:17 diamine, m'ero dimenticato questo - Gio 01 Gen 2009, 20:26, remigio ...

- sarebbero dovuti servire per una cosa, ma poi niente. Quindi son rimasti lì... ma quel che è peggio, sai cosa? mi son trovato a dover collegare gli hexfet con dei fili (non chiedermi perché) e non sapevo decidermi. Giuro

- Vedi la risposta di Due di Picche, tenendo presente che l'elenco non è necessariamente in ordine di importanza

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uniposta

Ciao Massimo Me la trovo fra i mille schemetti...e la aggiungo.

Ciao Giorgio [FIDOCAD] MC 40 55 3 0 200 MC 40 40 0 0 200 LI 60 55 25 55 SA 40 55 SA 55 40 SA 40 40 SA 55 55 LI 55 50 55 55 MC 30 40 0 0 170 TY 30 30 5 3 0 0 0 * 0.1uF LI 55 40 80 40 LI 60 55 80 55 MC 80 40 0 0 074 MC 80 55 0 0 074 MC 30 55 2 0 074 MC 30 40 2 0 074 TY 35 60 5 3 0 0 0 * diodi al germanio TY 30 65 5 3 0 0 0 * se per piccoli segnali MC 55 40 0 0 180 TY 55 30 5 3 0 0 0 * 4.7uF TY 10 45 5 3 0 0 0 * Ingresso TY 75 50 5 3 0 0 0 * 20 VDC TY 30 70 5 3 0 0 0 * 1n4148 se oltre al volt TY 35 5 5 3 0 0 0 * Sondina radrizzante TY 25 10 5 3 0 0 0 * misura il valore di picco TY 35 15 5 3 0 0 0 * del segnale alternato TY 40 20 5 3 0 0 0 * da 50 Hz a 1 Mhz TY 60 45 5 3 0 0 0 * al tester digitale LI 20 85 20 120 LI 20 120 70 120 LI 70 120 70 85 LI 70 85 20 85 PL 25 95 -5 95 4 PL -5 115 65 115 4 LI 25 95 25 100 LI 25 100 35 100 LI 35 100 35 90 LI 35 90 25 90 LI 25 90 25 95 LI 50 115 40 115 LI 42 102 44 102 LI 42 100 42 115 LI 44 100 38 100 LI 38 100 38 116 LI 38 116 36 116 SA 40 96 SA 40 102 PL 36 96 46 96 4 PL 46 96 48 96 4 PL 48 96 50 96 4 PL 42 96 40 102 4 LI 50 94 50 100 LI 50 100 58 100 LI 58 100 58 92 LI 50 98 50 92 LI 50 92 60 92 SA 70 96 PL 58 96 68 96 4 PL 68 96 70 96 4 LI 58 102 66 102 LI 66 102 66 114 LI 66 114 58 114 LI 58 114 58 102 PL 62 96 62 104 4 LI 68 94 68 100 LI 68 100 84 100 LI 84 100 84 92 LI 84 92 68 92 LI 68 92 68 96 LI 66 112 66 118 LI 66 118 84 118 LI 84 118 84 112 LI 84 112 66 112 LI 66 112 66 116 LI 94 96 102 94 LI 102 94 114 94 LI 96 96 102 98 LI 102 98 114 98 LI 96 114 102 112 LI 102 112 114 112 LI 96 114 102 116 LI 102 116 114 116 PL 114 96 130 96 4 PL 114 114 132 114 4 LI 124 82 124 124 LI 124 124 140 124 LI 124 82 124 60 LI 124 60 146 60 TY 30 88 5 3 0 0 0 * 0.1uF TY 64 124 5 3 0 0 0 * 4.7 uF TY 106 104 5 3 0 0 0 * puntali TY 134 76 5 3 0 0 0 * Tester LI -14 96 -4 92 LI -12 96 -6 96 LI -6 112 -14 114 LI -14 114 -6 116 TY 72 100 5 3 0 0 0 * tubetti TY 76 108 5 3 0 0 0 * ottone TY 50 88 5 3 0 0 0 * diodo TY 34 106 5 3 0 0 0 * diodo LI 54 92 56 96 LI 38 114 40 110 LI 40 110 42 114 LI 56 96 54 100 TY 105 10 5 3 0 0 0 * picco TY 95 20 5 3 0 0 0 * e oltre

--
non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

...

Burlone. Senti, sono curioso di sapere se questi benedetti (o maledetti, dipende dal punto di vista) amplificatori a hexfet ti hanno funzionato subito o hai dovuto fare delle modifiche circuitali, e se si quali. Io, per il collado, li collegai a due casse da 4 ohm e non ho fatto altro che cambiare i finali. Ora che ho sostituito i mosfet con IRF

640 e 9640 ed applicato i condensatori sui piloti (oltre ad aver aumentato la r di controreazione, ma mi sa che ho fatto male) pare che funzionino bene. Boh?! Ciao
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remigio

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