Dispongo di due sensori che escono con un segnale in frequenza compreso tra
0 e 100 KHz Vorrei visualizzare su un display la differenza tra le due frequenze Volendo evitare la conversione da frequenza a tensione e la comparazione delle analogiche, come fare per ottenere un segnale proporzionale alla differenza tra le due frequenze di ingresso? Ciao e grazie RobertoA
e con quale velocità variano le frequenze? oppure sono sostanzialmente stabili per lungo tempo? comunque puoi leggere il numero di impulsi nell'unita di tempo delle 2 frequenze e poi fare la differenza degli impulsi letti. puoi usare un uC che possieda almeno
3 contatori , 2 per leggere il numero di impulsi e il terzo per creare la base dei tempi. il uC che devi usare dipende dalla velocità con cui varia il segnale. emi
primo segnale ad esempio 90khz secondo segnale 80 khz
risultato 10khz
intendi questo ?
allora ti basta miscelare assieme i segnali l'unione di 2 frequenze da come risultato 2 frequenze e cioe somma e differenza , basta eliminare con un filtro la somma e ti resta la differenza, questo se sono segnali sinusoidali. per segnali logici , credo che una porta logica con 2 entrate faccia lo stesso lavoro.
Questa e' un'ipotesi, credo anche la piu' probabile visto che poi vorrei 'mostrare' il tutto su un display tipo lcd o simili Una roba piccola, tipo strumento portatile per capirci
Variano abbastanza poco velocemente, fai conto che la massima velocita' di variazione sia dei 2-3 KHz/sec Si, credo che l'ipotesi piu' probabile sia un brutale conteggio degli impulsi sui due ingressi
In un secondo (o un decimo, se preferisci) conti gli impulsi di uno e, contemporaneamente, gli impulsi dell'altro, dopodiché latchi e fai la differenza.
Potresti anche usare un contatore avanti-indietro: dai un offset di
150.000 (o 15.000 se conti per un decimo di secondo), poi il segnale A fa contare avanti per 1 secondo (o un decimo), dopodiché il segnale B fa contare all'indietro per altrettanto tempo. Ciò che rimane, tolto l'offset, è la differenza.
Parli di freq. che parte da 0, cmq sempre con micro. se per le frequenze alte va' bene il frequenzimetro, alle frequenze + basse dovresti usare un periodimetro altrimenti la precisione va' a farsi friggere. Se poi non ti serve precisione alle basse freq. allora non serve. Cmq per fare un periodimetro di precisione necessiti di un micro. con timer possibilmente a 16 bit avente il capture come ingresso, ma non e' indispensabile se ti accontenti di minore precisione.
Anche se e' quello che non vuoi, mi e' frullata per la testa un'ideuzza, ma tutta da verificare, almeno carta e penna.
Prendo 2 PLL e li connetto in modo che l'uscita di uno entri nell'altro e viceversa. In pratica quello con ingresso f1 ha l'uscita collegata a quello con ingresso f2 e dualmente l'altro (in una connessione che ricorda vagamente un SR latch a NAND o a NOR, tanto per dare un'idea)
La reazione dovrebbe essere tale che quello con ingresso f1 forza il suo VCO a oscillare a f2, mentre quello con ingresso f2 forza il suo VCO a oscillare a frequenza f1.
La differenza delle tensioni di controllo dei due VCO dovrebbe dare una tensione proporzionale alla differenza di frequenza (questione di stabilita' e di lock-in a parte, da verificarsi facendo due calcoletti...).
Che differenza tra integrare le due frequenze e compararle via op-amp ? Fin'ora la soluzione in testa e' il micro che legge, misura le due frequenze, e calcola la differenza a colpi di istruzioni E credo sia anche la piu' semplice in funzione del fatto che poi qualcuno dovra' pilotare il display per visualizzare la differenza di freq. Ciao e grazie RobertoA
Si, dicevo parto da 0 giusto per dire da frequenze basse, in realta' si partira' da 500-600 Hz Pensavo di fare uno strumentino col display ed un pulsante per attivare la misurazione Schiacci il pulsante, lo strumento inizia a leggere 200-300 ms e poi aggiorna il display Il vero problema e' che deve andare sott'acqua e quindi la rogna e' il contenitore, il passaggio cavi, l'autonomia batterie, la connettorizzazione per la ricarica e tutte queste belle cosine
Nessuna, presumo. Anche la soluzione a micro potrebbe essere piu' che valida. Io ho cercato una soluzione analogica al tuo problema solo per una questione di sensibilta' personale. Poi l'idea mi sembrava interessante e magari postandola trovo qualcuno che abbia tempo di mettersi a fare due conti per vedere se funziona o non funziona (almeno in principio)...
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