Come innalzare la tensione?

Lo schema non ce l'ho. Quì ri trovano delle info sulla MM2001

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"kfm" ha scritto nel messaggio news:Umn8h.398$ snipped-for-privacy@news.siol.net...

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Harley
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Harley ha scritto:

Le cause possono essere 2:

1) Il trasformatore non ce la fa, e la tensione si abbassa a causa dell'alto assorbimento del filo (ricordo che sono necessari almeno un'ottantina di W, 73-75 W li prende il filo, poi qualcosa si perde, dunque...

2) Se misuri 42 V senza carico, significa che il trasformatore riesce a darti quasi 31 Veff, e qui si spiega il 30 V che leggi sul trasformatore. Ora, se metti tutto sotto carico, con quell'elettrolitico (4700 uF) ottieni probabilmente un ripple troppo pronunciato e il tester, con un ripple di 100 Hz, non ti dà una misura tanto affidabile (hai utilizzato il ponte come doppia semionda vero?). E' chiaro che avrai fatto altre prove, per cui il filo, rimanendo riscaldato leggermente, ha cambiato la sua resistenza da 22 ohm a freddo a 25 ohm, ed alimentando con una tensione bassa (35 V) hai ottenuto una corrente bassa. Ti occorre quello shift di tensione che ti ho proposto, prova per ora con una batteria, anzi più batterie, metti 4 torce da 1.5 V in serie tra loro e in serie al filo, dovrebbero riuscire a darti la corrente necessaria (anche se 1.82 A sono veramente molti).

A presto

Artemis

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Artemis

"Harley" ha scritto nel messaggio news:4561fb00$0$19245$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...

Non si capisce perchè hai cambiato tread, visto che avevi già fornito dettagli e avevi ricevuto varie risposte, tra cui la mia. E in molti sono convinti che non te l'abbia ordinato il dottore di alimentare quel filo dalla scheda. Ma, tant'è... Buon lavoro.

--
simone.bern
Mr. Heisemberg is not the only one who can affect a measurement by looking 
at it (Robert A. Pease)

zsimonez.zbernz@zliberoz.it (Rimuovere i caratteri di zorro per rispondere 
via mail)
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simone.bern

simone.bern ha scritto:

Ciao, scusa se mi intrometto (ti chiedo perdono), ma vorrei spezzare una lancia a suo favore. Ho visto che quella centralina, non è mica semplice, gli deve essere costata un bel pò. Mi sono trovato di recente nella stessa situazione, ovvero, avevo un determinato budget e dovevo dare conto a terzi, ho comprato diversi componenti (anche costosi) per poi trovare dopo tanto tempo, delle soluzioni meno costose, ma comunque orientate su cifre elevate. Allora, l'unico modo per limitare le spese a venire ed utilizzare quello che si è già comprato, è trovare una soluzione in grado di migliorare l'apparato precedentemente acquistato, spendendo poco (il meno possibile). Dirai: si, ma la soluzione proposta è più economica di quella con la scheda logica. Risposta: certo, ma siccome molte volte, devi dare conto a terzi delle spese fatte prima e dopo, bisogna tamponare, facendo vedere che tutto ciò che si è preso prima, serve a qualcosa.

Volevo solo mettere in luce questo aspetto, che può sfuggire a molti.

Scusami ancora

Artemis

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Artemis

"Artemis" ha scritto nel messaggio news:4562271f$0$7627$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Artemis, quella centralina non serve a scaldare il filo.

--
simone.bern
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zsimonez.zbernz@zliberoz.it (Rimuovere i caratteri di zorro per rispondere 
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simone.bern

Non c'e` la potenza efficace. Quella che calcoli e` la potenza media.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"Artemis" ha scritto nel messaggio news:456203aa$0$3214$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

..si parla del primario..indi dal lato rete..

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Stefano

In realta` la alza proprio: il valore efficace (che e` il valore importante per il riscaldamento di una resistenza) viene aumentato, ma pare che non basti all'OP.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Grazie per l'intervento. Spiego un po' di cose così faccio un po' di luce per quanti non hanno ben capito. La scheda che vedete nel link è una scheda di controllo per una macchina cnc. Controlla 4 motori passo passo ed in più la temperatura del filo quindi non ci si pone il problema di utilizzare una soluzione alternativa alla scheda ma solamente di dare al filo la giusta alimentazione che lo porti a temperatura di irraggiamento e che sia in continua per passare dalla scheda. Se non avessi quella scheda non potrei usare la macchina, capito?. Il problema è che dopo aver costruito la macchina pezzo pezzo e aver speso 100¤ di elettronica tra logica e motori passo passo non avrei mai pensato che l'ostacolo più grosso potesse essere costituito proprio dal riscaldamento del filo. L'aiuto che chiedevo era quello di riuscire ad ottenere il massimo da quel trasformatore senza comprarne uno nuovo magari aggiungendo componenti economici. Non c'è bisogno di aprire una discussione su un forum di elettronica se si già di dover comrpare un trasformatore nuovo, non ha senso. Io ho aperto questo post proprio per avere da voi soluzioni intelligenti. Non capisco nulla di eletrtronica, ma da modellista sono abituato a utilizzare materiale di recupero e atrovare sempre una soluzione alternativa alle cose. Fin ora ho avuto molti consigli utili, ma è anche vero che molti sono intervenuti senza leggere i precedenti messaggi quindi hanno dato consigli poco costruttivi. Il mio è un piccolo sfogo. Grazie comunque a tutti davvero e in maniera davvero sincera. Se qualcuno ha qualche altra soluzione da proporre ben venga, altrimenti vi ringrazio anche se non ne abbiamo cavato nulla....mi toccherà affrontare una spesa che non volevo. ciao

"Artemis" ha scritto nel messaggio news:4562271f$0$7627$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

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Harley

Franco ha scritto:

Ciao Franco, aspettavo veramente con piacere un tuo reply, pensavo evitassi i miei post :) Tornando alla potenza, la potenza/tensione/corrente efficace è calcolata in genere su una qualsiasi forma d'onda (o tensione che dir si voglia), variabile o continua nel tempo. Il valore efficace di una tensione continua nel tempo non è altro che lo stesso valore di ampiezza:

Se l'ampiezza costante nel tempo è 10 V, il valore efficace è 10 V, e la media è anch'essa 10 V.

Se varia nel tempo (onda quadra, sinusoide, trapezoidale, inventa tu una forma d'onda...) il valore efficace è dato dalla radice quadrata della media del quadrato della funzione della forma d'onda, in un periodo limitato:

Xeff = Sqrt()

indica la media (lo saprai meglio di me), x è una funzione, xeff è un valore. Se avessi calcolato il valor medio, avrei effettuato semplicemente la media, che in questo caso coincide con il valore efficace, trattandosi di una tensione continua (è palese che nei calcoli non tengo conto del ripple, non ci sono nè integrali, nè capacità).

A presto e grazie per l'intervento

Artemis

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Artemis

simone.bern ha scritto:

Ma qualcuno ha proposto di non far passare la corrente attraverso la centralina, e visto che il tizio insistentemente diceva che le cose dovevano andare per forza di cose in quel modo, ne ho dedotto si trattasse di una questione economica e anche temporale, solo questo.

Nulla di personale, veramente.

Ciao

Artemis

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Artemis

Puoi accorciare il filo tagliante?

Dovresti determinare la potenza del trasformatore per vedere se ce la puo` fare (ma ha la tensione sbagliata) oppure se proprio e` sottodimensionato.

La potenza puoi stimarla pesando il trasformatore. Una volta avevo postato una formula che dal peso permetteva di stimare la potenza.

Se proprio vuoi salire di tensione, ma costa e devi vedere quanto tiene il mos sulla scheda, puoi sempre usare un duplicatore di tensione, ma i condensatori che servono sono grandi :( (un paio da 10000 uF direi a spanne) e se il trasfo e` sottodimensionato non c'e` comunque nulla da fare.

--

Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Questo operatore lo hai applicato alla tensione, ma non lo hai applicato alla potenza.

Per parlare di potenza efficace devi prendere la potenza istantanea e applicare l'operatore che hai indicato sopra. Se lo fai vedi che viene una cosa abbastanza diversa.

L'operatore efficace applicato su tensione o corrente ha senso, perche' il quadrato di una tensione o di una corrente e` legata alla potenza. Lo stesso operatore applicato a una potenza non ha senso, il quadrato della potenza poi mediato senso ha?

Tensione efficace per corrente efficace (su carico resistivo) da` potenza media, non potenza efficace, che non ha senso.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Franco ha scritto:

Con un duplicatore Cockcroft-Walton arriva a 76 V. Conviene a doppia semionda, ed i condensatori sono da circa 5000 uF, ottenendo un ripple di circa 6.9 V (la potenza in gioco però è molto alta e forse quel trasformatore non ce la fa). Magari si può mettere un ulteriore condensatore in parallelo al duplicatore, da 10 mF per ridurre il ripple ulteriormente.

In questa pagina c'è qualcosa:

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Ciao

Artemis

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Artemis

Franco ha scritto:

In regime sinusoidale o non lineare si, in regime stazionario no. Ecco qui:

V(t) = 10 V I(t) = 2 A

P(t) = 20 VA

P(t)^2 = 400 V^2A^2

Peff^2 = 1/pigreco * Integrale(400 V^2A^2 * dt)

l'integrale è esteso da 0 a pigreco

Peff^2 = 400 V^2A^2

Peff = Sqrt(Peff^2) = 20 VA

se calcoli la Veff e la Ieff e poi li moltiplichi ottieni lo stesso risultato. In regime non stazionario, le cose cambiano, ma come già precisato si parlava di tensioni in continua, quindi analiticamente non c'è alcun errore.

Se consideriamo una qualsiasi forma d'onda, prendiamo un onda quadra ideale, e ne calcoliamo il valore efficace della tensione, ottieniamo la tensione a cui il componente è sottoposto in modo persistente, nonostante le variazioni nel tempo. La stessa cosa avviene con la corrente. Questo ci dà un idea della componente continua equivalente in modulo a quella variabile nel tempo. Tale componente può essere calcolata sia per la tensione, sia per la corrente, sia per la potenza. Calcolandola Veff e Ieff e moltiplicandoli tra loro, come hai già detto, in regime sinusoidale si ottiene la potenza media e non quella efficace.

Se calcoli il valore medio della potenza istantanea di una forma d'onda sinusoidale di 100 Hz, ottieni un valore nullo. Eppure di potenza se ne è dissipata. Se moltiplicando Veff ed Ieff ottieni una potenza media, è utile conoscere anche la potenza efficace. Se hai una tensione di forma d'onda molto irregolare, che ti passa per un sacco di componenti reattivi e resistivi, se ci si basa sulla potenza media soltanto, senza tener conto del suo valore efficace, si potrebbe correre il rischio di bruciare qualcosa. Prendendo un impiando di centinaia di kWatt, in regime sinusoidale la potenza media è Veff*Ieff = Vpicco*Ipicco/2, il valore efficace è Potenza_picco*0.61. Tutto questo trasportiamolo in un impianto con potenza di picco di 500 kWatt:

Potenza media = 250 kWatt Potenza efficace = 306 kWatt

Il 22.4% di potenza in più è poco.

Ciao

Artemis

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Artemis

Franco ha scritto:

V(t) = 10 V I(t) = 2 A

P(t) = 20 VA

P(t)2 = 400 V^2A2

Peff2 = 1/pigreco * Integrale(400 V^2A2 * dt)

l'integrale è esteso da 0 a pigreco

Peff2 = 400 V^2A2

Peff = Sqrt(Peff2) = 20 VA

se calcoli la Veff e la Ieff e poi li moltiplichi ottieni lo stesso risultato. In regime non stazionario, le cose cambiano, ma come già precisato si parlava di tensioni in continua, quindi analiticamente non c'è alcun errore.

Potenza media = 250 kWatt Potenza efficace = 306 kWatt

Il 22.4% di potenza in più è poco.

Ciao

Artemis

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Artemis

Franco ha scritto:

V(t) = 10 V I(t) = 2 A

P(t) = 20 VA

P(t)2 = 400 V^2A2

Peff2 = 1/pigreco * Integrale(400 V^2A2 * dt)

l'integrale è esteso da 0 a pigreco

Peff2 = 400 V^2A2

Peff = Sqrt(Peff2) = 20 VA

se calcoli la Veff e la Ieff e poi li moltiplichi ottieni lo stesso risultato. In regime non stazionario, le cose cambiano, ma come già precisato si parlava di tensioni in continua, quindi analiticamente non c'è alcun errore.

Potenza media = 250 kWatt Potenza efficace = 306 kWatt

Il 22.4% di potenza in più non è poco.

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

Guarda che ho scritto "alimentarlo attraverso un dimmer sul primario".

Ciao.

lucky

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lucky

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Se il trasformatore ce la fa (deve dare una corrente quasi doppia, dato che il filo sale di temperatura ed aumenta la sua resistenza) il prima schema va bene. Devi usare condensatori da almeno 4700uF/50V (vorrei dire 10000, ma mi rendo conto che sono tanti...)

Ciao Gianluca

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LAB

Artemis ha scritto:

A non stare mai stretti: se avesse bisogno di lavorare a temperatura pi=F9 alta, o per un materiale diverso o per fare pi=F9 in fretta, basta aumentare il diametro del filo o scorciarlo un po' e il trasfo basta comunque. La diffrenza di prezzo (e di dimensioni) tra un trasfo da 70 watt e uno da 100 =E8 trascurabile.

Quando ti servono 73 watt tu metti al massimo un trafo da 75 VA? Anche per eventuale duty cycle pesante? Forse hai troppa fiducia nelle dichiarazioni dei costruttori :-)

Nessuno dei due link mi funziona, mi mandano a una pagina iniziale da cui poi la ricerca non mi funziona (forse sbaglio chiavi). Per=F2 dal mio fornitore abituale (RS) un trasfo da 24+24 V, 100 VA mi costa, a memoria, poco pi=F9 di 20 euro, e sappiamo quanto costi RS (per=F2 =E8 molto affidabile e comoda :-). Qualcosa di analogo presso un negozio di forniture elettriche potrebbe costargli un trenta percento meno, o meno ancora. Se =E8 pi=F9 di due grossi elettrolitici e un grosso ponte, di quanto?

Be', allora si pottrebbe dire altrettanto per i trasformatori :-).

Per=F2 4700+4700 micro a 63 V riesco a immaginarli solo in un ampli finale per impianto stereo di buona qualit=E0 e potenza. Quanti ne hanno uno da buttar via? E se si tratta di roba molto vecchia, riciclare gli elettrolitici =E8 scelta rischiosa: hanno dentro tutta la loro storia, e di solito sono i primi componenti passivi a defungere.

Comunque, pare che l'oggetto in AC non possa fungere, quindi discorso chiuso :-).

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

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