circuito di ritard o con N E555

Grazie Alfio, per l'aiuto in un primo momento mi sembrava andasse bene, rileggendo però credo di no. A me serve un ritardo svincolato dal numero di giri, Questo circuito dovrebbe generare il segnale dopo un certo tempo che è stato ricevuto. Dovrei solo, si fa per dire, io non sono proprio in grado, spostare il segnale un pò più in la nel tempo, spostarlo quindi di poco perchè si parla di massimo 10000rpm

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Mattino
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centralina, che rimarrebbe quella e che farebbe sempre lei il lavoro della variazione dei tempi in base al numero di giri.

ok, scusa, avevo capito male. spero tu riesca a venirne a capo

ciao

statore meccanicamente e con la nuova scheda vorrei annullare l'anticipo che ho creato ruotando lo statore. Col potenziometro vorrei variare 1 o due gradi in base a come va meglio il motore in anticipo o in ritardo la fase (accensione candela).

costruite con altri integrati però esistono. Esempio nell'SR malaguti ne avevo montata una della TOP ed era rossa, era ad anticipo variabile. A me non serve ad anticipo variabile perchè ci pensa gia la sua originale ad anticipare.

simile a quella che vorrei realizzare unica differenza è che questa è per puntine non per PICkup

che cos'ha la mia residenza che non va, a me servono risposte intelligenti come le altre arrivate.

--
ciao, 
Piero
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Piero

Il 22/11/2012 22:10, Mattino ha scritto:

visto su web pensavo bastasse.

Intervengo solo per la mia vecchia esperienza, nel senso di tanti anni or sono; quando smanettavo con i motori, ricordo che la regolazione dell'anticipo, una volta trovato il cacciavite adatto, riuscivo a farla senza smontare il magnete, perche' passando per le due asole di raffreddamento del rotore riuscivo a sboccare e poi bloccare il supporto sul quale erano alloggiate le puntine. Non e' piu' possibile fare cosi'? ciao Angelo

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Deh!

Mattino :

Come ti ho già scritto:

|Ma «ritardare il segnale» come vuoi fare tu non equivale ad «annullare |l'anticipo ... creato ruotando lo statore». L'anticipo è un numero |fisso in gradi, il ritardo è un numero fisso in secondi. E la |conversione dall'uno all'altro dipende dal numero di giri.

E come ti ha già scritto alfio:

|il sensore misura anche il numero di giri, per cui hai tutte le |informazioni per creare un circuito che vari il tempo di ritardo in |base al numero giri, ma ripeto, non sara' solo un 555.

Quindi ti servono almeno due segnali: quello del pickup e quello del sensore che misura i giri. Se hai queste due cose in linea di principio si può fare. Che affidabile, preciso, e semplice da progettare e costruire non lo so.

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pot

Grazie per queste risposte. Non l'ho detto fino ad adesso, probabilmente se ci pensavo prima avreste capito. Sto scrivendo per una vespa del 1979 un'ET3. Non ha sensore di giri ma solo un pickup che vede quando il magnete ruotando, affogato nell'alluminio del volano, gli passa davanti. Non interessa l'angolo ma il tempo se voglio un grado in meno l'anticipo basta allungare di un tot. il tempo per permettere al magnete che ruota nel volano di passare davanti al sensore( pickup). Non c'è nient'altro solo pickup montato sullo statore per il segnale il magnete affogato nel volano e la centralina unico blocco di resina che ingloba anche la bobina. Adesso di anni ne ho 48 anch'io è da quando avevo 11 anni che smanetto nei motori e anch'io avevo un motorino con motore Minarelli 4 marce con il volano con le due asole. Purtroppo questo della vespa ha unica asola e non ci si arriva alle viti neanche facendolo ruotare. Ragà lo ridico di nuovo mi servirebbe un circuito per ritardare il segnale del pickup per trovare con un potenziometro la fase migliore che non si avrà mai secondo me smontando e rimontando il volano e ruotando lo statore. Attualmente uso anche una pistola strobo per vedere i gradi, ma fin'ora non ho avuto un gran successo.

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Mattino

alfio ha scritto:

Quello intendevo, leggi il titolo della discussione...

Ci va un microcontrollore con dentro l'andamento interpolato delle grandezze in gioco, almeno a step per avere una cosa decente, non dico di calcolarlo al momento

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El_Ciula

capito. Sto scrivendo per una vespa del 1979 un'ET3. Non ha sensore di giri ma solo un pickup che vede quando il magnete ruotando, affogato nell'allum inio del volano, gli passa davanti. Non interessa l'angolo ma il tempo se v oglio un grado in meno l'anticipo basta allungare di un tot. il  tempo pe r permettere al magnete che ruota nel volano di passare davanti al sensore( pickup).

Tieni conto che se "tot" a 600 giri corrisponde ad una certa variazione dell'angolo di anticipo, a 6000 giri la variazione diventa dieci volte maggiore... Funziona lo stesso? No e' che ti serva uno "sfasamento" variabile piuttosto che un semplice "ritardo"?

Saluti e scintille.

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Tomaso Ferrando

Dopo dura riflessione, Tomaso Ferrando ha scritto :

esatto. cosa te ne pare del circuito che ho postato ? "dovrebbe" fare proprio lo sfasamento variabile.

Reply to
alfio

Tomaso Ferrando :

Che è quel che io ed altri abbiamo già ripetuto diverse volte. Angolo di anticipo non è lo stesso che ritardo.

Credo proprio che gli serva uno sfasamento.

Reply to
pot

Se fa quello che dici, va bene!

Mi fido!

Saluti ignoranti.

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Tomaso Ferrando

Speriamo di avercela fatta...

Parrebbe!

Saluti anticipati di un "tot"...

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Tomaso Ferrando

In una delle risposte date da Mattino a Piero, si legge:

quote on

quote off

Vuole anticipare stabilmente il motore tramite lo statore e poi regolare per il miglior funzionamento, ritardando tramite un potenziometro, lo scocco della scintilla; tutto il resto e' demandato alla vecchia centralina che e' appositamente costruita per questo. In questo caso basta e avanza un 555 che innesca con le puntine e attiva un qualsiasi interruttore elettronico per far si che la bobina invii la scintilla dopo un tempo stabilito tramite il potenziometro. Questo e' quello che ho capito; vediamo se Mattino mi corregge oppure se ho capito bene. Angelo

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Deh!

A giri fissi non fa una piega...

Saluti e velocita' angolari.

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Tomaso Ferrando

Nel suo scritto precedente, Tomaso Ferrando ha sostenuto :

l'ho inventato ieri sera e quindi non l'ho mai realizzato ne provato, mi sarebbe piaciuta l'opinione del NG sul metodo che ho usato per realizzare un ritardo che varia in base alla frequenza del segnale di ingresso, senza scomodare microprocessori e logica digitale.

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alfio

DEH meno male almeno tu hai capito per me è già un successo, non so se riuscirai a darmi una mano io comunque mi arrendo non sto a spiegarlo un'altra volta. Un salutone a tutti

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Mattino

Mattino ha detto questo venerdì :

in realta' lui (come te) non ha capito l'errore di fondo che c'e' nella tua richiesta! :)

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alfio

e riuscirai a darmi una mano  io comunque mi arrendo non sto a spiegarlo un'altra volta.

Si, non farlo...

Stai sostenendo che in un orologio la lancetta dei minuti e quella delle ore in un tempo "tot" si spostano dello stesso angolo o che due automobili che si muovono a velocita' diverse, percorrono, sempre nello stesso tempo "tot", distanze uguali.

Se non ti e' chiara 'sta cosa dipo quasi quarant'anni di "attivita'"...

E anche un cero a qualche santo per esserci ancora!

Reply to
Tomaso Ferrando

e riuscirai a darmi una mano  io comunque mi arrendo non sto a spiegarlo un'altra volta.

Mi permetto di far notare anch'io che la reale incomprensione è la tua. Hai bisogno di ottenere un "ritardo" costante sull'angolo di accensione e non sul tempo. Con un tempo costante, a 2000 giri avresti un certo angolo di ritardo e a 4000 un angolo esattamente doppio fino ad arrivare al punto che il ritardo potrebbe risultare addirittura maggiore del tempo che impiega il pistone a fare un ciclo completo. Ti occorre un guazzabuglio che in funzione del numero dei giri (o meglio della velocità angolare, radianti o gradi al secondo) ti determini il giusto tempo di ritardo. Se a 2000 giri ti occorrono 2 millisecondi, a 4000 ti occorrerà 1 millisecondo soltanto per ottenere il medesimo angolo di ritardo. Scusa la ridondanza...

Piccio.

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Piccio

Il 24/11/2012 10:46, Piccio ha scritto:

riuscirai a darmi una mano io comunque mi arrendo non sto a spiegarlo un'altra volta.

Ma a questo non reagisce il controllo di anticipo presente nella centralina? Non riesco a capire, evidentemente, quale differenza ci sia a spostare il blocco fisso delle puntine di un angolo tot, oppure mettere il blocco puntine in anticipo di un angolo tot + x, dove questa x e' il ritardo che posso inserire tramite il potenziometro. Una volta che ho trovato il giusto tempo di ritardo (fisso), controllando in una maniera qualsiasi il rendimento del motore, non tocchero' piu' il potenziometro. La centralina agira' di conseguenza, adeguando l'anticipo variabile al numero di giri del motore. ciao Angelo

Reply to
Deh!

Angolo

Tempo

Angolo = unita' di misura in gradi Tempo = unita' di misura secondi

Ti sembrano due cose uguali?

La centralina non puo' fare niente se gli dai in pasto un dato errato.

Ciao G.

Reply to
Giuseppe³

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