Certificazione CE

Ciao,

ho una offerta per produrre dei circuiti di amplificazione valvolare (uso domestico max 50w), il mercato sarebbe europeo.

Ho sentito parlare di autocertificazione del produttore, di prove in laboratori, ho fatto un po' di richieste di preventivi (non ancora arrivati).

Qualcuno di voi ha mai affrontato questa problematica?

Sono graditi suggerimenti, grazie.

Pino

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Giuseppe Giraudo
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Il 22/05/2012 21.11, Giuseppe Giraudo ha scritto:

domestico max 50w), il mercato sarebbe europeo.

laboratori, ho fatto un po' di richieste di preventivi (non ancora arrivati).

scusa ma non capisco se devi fare solo i circuiti o il prodotto finito.

Ad ogni modo è importante parlare con il laboratorio prove e descrivere bene le funzionalità dell'apparato. Questo serve per farti aiutare nell'individuare eventuali norme prodotto da seguire.

Bene che sia solo mercato Europeo, ti risparmi parecchie rogne.

Poi che dire...a esperienza mia i problemi più grossi li ho avuti quando c'erano di mezzo alimentatori switching...nel tuo caso immagino che l'alimentazione sia fatta a trafo quindi non dovresti aver problemi di emissioni e penso nemmeno di immunità.

In che zona sei?

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 22/05/2012 21:11, Giuseppe Giraudo ha scritto:

domestico max 50w), il mercato sarebbe europeo.

laboratori, ho fatto un po' di richieste di preventivi (non ancora arrivati).

Per poter vendere in europa il costruttore deve certificare che i suoi prodotti soddisfano la normativa CE con una autocertificazione in cui si attesta che il laboratorio o ente XYZ, autorizzato a testare i prodotti CE, dice che il tuo prodotto è CE: ma chi si assume la responsabilità di certificare (=chi ci va di mezzo se poi non è vero) è il produttore. Questo ha fatto nascere una gamma di laboratori certificatori di varia affidabilità, da quelli davvero seri a quelli che gli dai 15000 euro e dopo due settimane hai il certificato anche se gli mandi da testare un pacco coi mattoni dentro :-)

Di fatto, siccome NON CI SONO CONTROLLI sulle autocertificazioni presentate, potresti bellamente fregartene... come fanno pigs & dogs cinesi, coreani, burundesi ecc. che importano e vendono in UE tutto quello che gli pare e tanti saluti :-(((

L'altra faccia della medaglia è che se per caso il tuo prodotto fa secco qualcuno ed esce fuori che la tua CE è una bufala, sono augelli per diabetici.

Se cerchi un buon lab, cercane uno che è autorizzato anche a rilasciare certificati CB (normative IEC): in base alle convenzioni internazionali, con il certificato CB in mano puoi andare in ogni paese del mondo e farti rilasciare il locale marchio di qualità per il tuo prodotto (NOM per il messico, CGG per la cina, METRO per il brasile ecc.), il che ti autorizza ad esportarlo e venderlo in quel paese. Questo vale ovunque meno che in nordamerica, dove regna UL: se il lab è autorizzato a rilasciare pure certificati UL per USA e canada è ancora meglio, ma di questi ce ne sono davvero pochi.

(il motivo per cui in USA sono tanto affezionati a UL è che UL è corresponsabile: se in USA ti fanno causa per danni a cose/persone dovuti al tuo prodotto certificato UL, e viene fuori che è difettoso, UL si accolla metà del risarcimento da pagare. Per questo sono decisamente più pignoli degli enti certificatori europei :-)

In genere le normative di qualità e sicurezza sono un ginepraio per le PMI, perché implicano un know-how parecchio vasto ed è ben difficile che la classica aziendina con padroncino e qualche dipendente ce l'abbia in casa: se vuoi affrontare sul serio il discorso certificazione ti conviene rivolgerti a un esperto (NON me, purtroppo) per farti fare una consulenza.

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Massimo Soricetti

Nel suo scritto precedente, Giuseppe Giraudo ha sostenuto :

il problema nel compilare un preventivo a volte è ch e gli elementi inviati spesso sono insufficienti

ok, aspetta ora i preventivi ma....è meglio fare 4 chiacchiere con un laboratorio... in tutta tranquillità a 4 occhi perchè non esiste una tabulazioen certa e definita per la certificazione, meglio perdere un attimino aspiegare e capire che andare a testa bassa.! sì lo so alcuni laboratori se la tirano e ti fanno pagare anche l'aria ma, credimi, ce ne sono che si danno da fare per cercare di aiutare veramente a districarsi nel mondo della certificazione.

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Cai
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Claudia

Scriveva Massimo Soricetti martedì, 22/05/2012:

*attenzione*, il marchio di qualità non è la marcatura CE....si prende cura solo dell'aspetto della sicurezza (e quindi non compatibilità) e soprattutto ha carattere volonatario e non è obbligatorio! il circuito CB è un circuito di affiliazione dentro il quale i vari lab affiliati si riconoscono e prendeono per asodate le certificazioni ceh gli arrivano dagli altri...ma semrpe per la sicurezza (una parte del CE)

oltre questi discorsi però..c'è anche da considerare l'aseptto di compatibilità elettromagnetica. kk

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Cai
(Pisa)
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Claudia

Il 23/05/2012 09:27, Claudia ha scritto:

Vero, però per esperienza se la problematica è un filo complessa tendono a non farti troppe domande per chiarire gli elementi mancanti, lasciando andare per le lunghe la questione.

Soluzione? Cambiare laboratorio.

Confermo.

Quello che purtroppo non condivido è il fatto che la responsabilità sia comunque del produttore e non dell'ente certificatore.

Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha usato la sua tastiera per scrivere :

beh....il Test report viene emesso su prove fatte su uno, due max tre campioni ....vuoi che l'ente certificatore si prenda poi la responsabilità su tutta la produzione???????????? a noi è capitato che dei clienti facessero test (ok, tutti pass magari con modifiche suggerite da noi per raggiungere la compatibilità) e poi dopo un po' chiamassero perchè magari dei loro apparati sottoposti a controllo non fossero risultati apposto..... scopri scopri ....cosa era cambiato? l'alimentatore (perchè a loro era convenuto un modello diverso che sulla carta presentava stsse caratteristiche del preceente).... Non un componente qualsiasi ma un componente chiave per molti test (quali ad esempio direttamente sicurezza elettrica, emissioni e suscettibilità condotte, BURST, SUGE DIPS e indirettamente emissioni irradiate e suscettibilità irradiata ecc ecc che , credmi formano una buona parte dei test che si fanno per la certificazione) a questo punto...coem può chi ha fatto test su un apparecchio dire sì ok tutto quello che vende Tizio è ok???? Tizio ha la discrezione di cambiare componenti (è il porduttore)....ed è giusto che faccia i debiti controlli e debite analisi e dichiari *sì ok io dico che l'apparecchio è ancora CE* oppure...*mi premunisco e faccio fare dei test aggiuntivi e poi mi prendo la responsabilità*. capisci bene che se un enete certificatore o un laboratorio deve essere responsable di un apparecchio in toto ...dovrebbe poi essere anche avere potere decisionale per preservare questo suo diritto/dovere. kk

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Cai
(Pisa)
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Claudia

Il 23/05/2012 10:34, Claudia ha scritto:

E' la normativa che prevede un test sui campioni e non su tutta la produzione (per ovvi motivi). Nel caso di applicazioni particolari il produttore può decidere di eseguire test su ogni singolo prodotto (questo esula dal CE, ma è per dire che non è una cosa inusuale).

Questo è un altro discorso. Non l'ho scritto ma è palese che NON deve cambiare una virgola rispetto ai prototipi dei test. Altrimenti rifai le analisi.

Certamente.

Tralasciamo le situazioni in cui i produttori si comportano scorrettamente (del tipo ti faccio analizzare un circuito e poi ne vendo un altro). Situazioni per altro facilmente identificabili.

Quello che cerco di capire è questo: disegno un circuito, lo faccio analizzare, tutto conforme -> lo metto sul mercato, prodotto esattamente come quello utilizzato per le analisi.

C'è un problema e qualcuno ci resta secco, giusto per andare ai casi gravi ma la cosa è valida anche per lievi non conformità.

Si esclude un problema di un componente difettoso, ma viceversa si evince un problema di progettazione non emerso durante le analisi (per dirne una: la scheda ha preso fuoco a seguito di un'extratensione).

Perché il lab non dovrebbe essere responsabile? Se fossi in grado io stesso di capire da me la conformità o meno non mi rivolgerei a lui! Per cui se mi dici che è ok devi anche prenderti la responsabilità.

Tu la vedi diversamente? Ciao!

Marco

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Marco Trapanese

Giuseppe Giraudo ha scritto:

Fottitene allegramente, redigi un manuale seguendo lo standard e applica il bollino.

Vuoi sopravvire, allora applica le leggi basilari della sopravvivenza.

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El_Ciula

Marco Trapanese ci ha detto :

appunto...io ti ho portato questo valido motivo proprio per spiegarti perchè non può essere responsabilità del testatore ciò che riguarda tutta al produzione e l'immissione di un certo apparecchio nel mercato!

esatto...il produttore decide il produttore si prende la responsabilità Ma in genere si fa per la parte di sicurezza elettrica e sono controlli , non tutto ciò che la normativa richiede (i genercici controlli di fine linea per intenderci)

ahahah eggià ma come fa l'ente certificatore e sapere (o imporre) che il produttore non ha cambiato una virgola????? ecco che la normativa ti riposnde...è *il produttore*, sulla base di ciò che ha raccolto nel fascicolo tecnico (che deve contenre vita morte e miracoli dell'apparecchio, delle sue modificche e dei suoi componenti) si prene responsabilità di dire che quell'apparecchio è e rimane degno di poter essere marcato CE. non si può mica fare altrimenti..s eno te l'ho detto ogni laboratorio CE d'Italia....in realtà sarebbe un produttore travestito (poichè di fatto blinda al produzione)

e ti pare poco???? credi davvero che un laboratorio di certificazioen possa permettersi di tralasciare questo tipo di situazioni???? credimi...saremmo tutti chiusi!!!! vuoi per incoscienza, vuoi pr malafede, vuoi per ignoranza....credo ceh siano davvero pochi gli scrupolosi che dietro alal dichiarazione fanno tutto a modo!!! almeno lasciamo che siano loro responsabili delle loro azioni cavolo!!!!!

che problema hai allora a assicurare che tutto sia ok???

beh puoi sempre rifarti (sempre che tu abbia modo di dimostrare che quello che hai fatto analizzare è del tutto identico , componenti compresi, a quanto testato) sul laboratorio. i laboratori hanno comuqneu una responsabilità nel loro lavoro (specie poi se si tratta della parte di sicurezza in cui è più facile , rispetto alla compatibilità, avere dei risontri diretti) e sono assicurati proprio per q2ueste venienze

non ho mai detto che il lab non sia responsabile...am lo è per il suo lavoro e non per tutto il resto....ovvero non può prendersi la responsabilità (quidni firmare la dichiarazione di conformità) per tutta la produzione!

ti ho spiegato in che termini la vedo diversamente.....forse il punto è cosa intendi tu per responsabilità del lab. per chiarire: per me: il produttore deve essere responsabile del prodotto in toto il lab è responsabile delle posizioni che prende relativamente ai test e ai campioni testati (per quetso il lab chiede documentazione che serve per attestare cosa effettivamente è stato fatto e su cosa... ma...questo è un bene pure per il produttore, un domani e all'occorrenza servirà per dire i test e le posizioni sono state prese su questo apparecchio ed accertare le relative responsabilità) kk

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Cai
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Claudia

El_Ciula ha pensato forte :

spero che il bollino fasullo capiti prima o poi a te....se questo è il tuo modo di pensare....mi spiace ma sono questioni serie...anche se quelli coem te non lo riescono a pcaire proprio ah......sempre informazioni e consigli utilissimi i tuoi eh?

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Cai
(Pisa)
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Claudia

Il 23/05/2012 11:09, Claudia ha scritto:

Verificare, schemi e scheda alla mano se corrisponde quanto portato al lab e quanto prodotto.

Ho detto *noi* di tralasciare nel discorso. Il laboratorio deve invece identificare queste situazioni in quanto non sono più di sua competenza. Come già confermato nei post precedenti.

Già, e chi mi dice che invece il laboratorio sia scrupoloso e faccia tutto a modo? Per quale strano motivo un'azienda che non ha alcuna responsabilità non potrebbe fare "azioni del cavolo"?

Guarda anche l'altro lato della faccenda.

Guarda che basta un solo punto interrogativo :) Il problema è che io "giro" solamente l'assicurazione ricevuta dal laboratorio.

Se fossi in grado di assicurarlo io stesso non mi rivolgerei al lab.

Ma se si è detto che non hanno responsabilità!

Ah ecco, allora hanno una responsabilità :) Quale?

Forse non ci intendiamo sui termini, allora. Se la responsabilità è limitata al prototipo è come se non ne avesse visto che non è il prototipo che va in commercio.

Ho cercato malamente di spiegarlo con l'esempio precedente. Semplificando al massimo:

  1. progetto una scheda che deve fare x e y
  2. la scheda fa il suo lavoro ma non sono capace di capire se rispetta tutte le normative coinvolte in tema di sicurezza, compatibilità ecc...
  3. mi rivolgo a un terzo (laboratorio) e chiedo a lui di verificare queste cose per me
  4. a seguito dell'ok del lab mi aspetto che il punto 2 sia soddisfatto. MA non ho modo di garantirlo io, perché se l'avessi non mi sarei rivolto al lab.

Ok mi è chiaro, ma quindi è perfettamente inutile se non ai fini formali visto che per l'appunto non è il prototipo che va sul mercato.

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha usato la sua tastiera per scrivere :

il fatto è che lo schema (logico) lo schema della board non sono tutto per la cetifciazione....soprattutto per la parte di EMC ad esempio pure lo sbrogio è influnete...e i componenti pure.....basta cambiare un componente con uno meno performante ch epotrebbe cambiare tutto.

non capisco allora di cosa discutiamo..di una situazione del mondo dei puffi? :/ :')

come ti ho risposto prima..il laboratorio rilascia un test report e mantiene traccia di quanto fatto...se coem dici tu succede qualcosa che è imputabile ad una errata serie di test, ovviamente il laboratorio risponde.....non è che fatti i test cancella tutto dal data basee e via!!! e

aspetta...i palro di assicurazione ceh risponde in solido , non asciurazione di altro tipo!

rileggi bene tutto.....

già....ma tu, se fossi un lab diresti ho visto una pera che Tizio vuol commercializzare e mi assumo la responsabilità di dire che tutte le pere che da oggi escono da casa di Tizio sono ok???

beh tu hai le indicazioni del lab...ovvero *fa tutte le altre schede come la scheda che ho testato e siamo a posto!* dov'è il problema...di fatto è quello che viene richiesto quando poi si fa il marchio di qualità (che ripeto, coinvolge solo la parte di sicurezza) che oltre ai test richiede un controllo a campione sulla produzione....ma il costo non è quello di un set di test per la certificazione CE :/ :oÞ :')

beh....il produttore fa il prototipo per sperimentare sia funzioni specifiche del prodotto che regole da seguire per la marcatura...fatto il prototipo segue la produzione.....e tutti ci aspettiamo che così come ha trovato il modello buono nel prototipo, faccia una produzioen conforme...... poi..... la marcatura sul prototipo , se proprio vogliamo essere puntigliosi, dovrebbe essere seguita da, almeno un test, di un campione di produzione (così coem succede per apparecchiature importate, lì viene testato un campione del lotto che si vuole commercializzare) ma capisco che questa cosa è vista dal produttore come un costo inutile.....

kk

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Cai
(Pisa)
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Claudia

Il 23/05/2012 11:49, Claudia ha scritto:

Discutiamo delle garanzie che offre / dovrebbe offrire il laboratorio. Ma in casi sensati, non quando il produttore fa il furbetto, perché per questi non c'è bisogno di parlarne.

Ok, forse non mi era molto chiaro questo aspetto.

Ho equivocato. Avevo inteso "assicurare" come verbo, sinonimo di "confermare".

Giriamo la domanda. Io come produttore come faccio ad assumermi la responsabilità su tutta la produzione se non sono nemmeno in grado di farlo su una scheda?

Soluzione: pago qualcuno che lo faccia al posto mio.

Questo sicuramente. Finché va tutto bene ;)

Giusto e condivisibile.

Ok, chiaro.

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Approfitto di questo thread per chiarimi dei dubbi, tu suggerisci di farsi una chiacchierata con un laboratorio, ma per chi non ha ancora chiaro se valga la pena e magari non sa ancora a chi rivolgersi (e quindi probabilmente verra' rimbalzato piu' volte prima di trovare chi e' disponibile).

Esiste un metodo per individuare le normative di probabile interesse per un certo prodotto?

Immagino che usualmente ci si rifaccia alle direttive bassa tensione, compatibilita' elettromagnetica e macchine. Ma poi ci sono le norme specifiche.

Visto che credo sia praticamente obbligo di legge attenersi ad alcune norme, e' possibile consultarle per capire come approcciare la faccenda, senza sborsare?

Oppure s'ha da pagare e poi si puo' capire se valga la pena o meno?

Fabio.

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Fabio_78

Marco Trapanese ha spiegato il 23/05/2012 :

sai qual'è il problema, che io , stando da questa parte so quanti produttori fanno i furbetti o sono candidamente incoscienti e quindi so per quanti cambiare un componente è uguale a prima...... :') te l'ho detto, c'è chi lo fa con malizia chi senza pensarci ma è così...e a quel punto il laboratorio DEVE poter aver modo di tutelarsi se no....finirebbe nel marasma.

ah ecco...quidid parli solo di una questione personale (non ti và giù di spendere dei soldi e poi sentirti copeto solo da un paio di mutande :oÞ !!!) ma questo è un altro conto, come in ogni cosa è bene che uno sia cosciente dei propri diriti e doveri...se no che parliamo a fare?

ah ecco, ora mi è più chiero il tuo discorso..

beh quetso, s epermetti è problema di te produttore....non di altri...se fai fare le schede in un laboratorio truce...ovviamente avrai poco margine...ma se assembli in modo accurato, ovviamente avrai una produzioen conforme....ma ti ririgiro la domadan..se tu produttore che paghi chi assembla, non hai sicurezza di che lavoro t faranno...coem può qualcun altro che nemmeno paga averne??????????????????????????? almeno tu hai un potere contrattuale!!!!

e questo non è un laboratorio di test......al massimo se proprio vuoi è fare un marchio di qualità (per qanto riguarda la sicurezza) ....è avere una certificazioen di qualità coem produttore (che richiede un sistema qualità ecc)...è preveder test a campione sulal produzione......son tutte cose che costano....ma coem hai detto tu devi pagare per avere la situazione sotto controllo!

e oprattutto pagare per i test per la certificazione non è pagare tanto da far fare un lavoro così sporco :/

beh...non è che essere produttore di un qualcosa è solo aver l'idea, comporta obblighi e impegno...non si può pretendere che altri facciano tutto e si prendano le responsabilità per qualceh migliaio di euro.

ecco ....il chè comporta prezzi decisamente maggiori di quelli di test per la marcatura.....non finirò di ricordarlo! :D

coem vedi le soluzioni ci sono, come hai detto tu , tutte con un costo proporzionato al tempo impiegato (non creder che per fare i test non servano tempi e strumenti) o comuqneu protratte nel tempo..... ma la completa gestione ce l'ha solo una persona...il produttore e quindi la responsabilità verso il client efinale è giusto che sia solo sua!!! poi a ritroso le responsabilità hanno radici diverse (quelle dei test del laboratorio, quelle dei componenti del produttore del componente ecc ecc)

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Cai
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Claudia

Fabio_78 ha detto questo mercoledì :

purtroppo questo è un problema ...ma non solo di questo settore.... :/

essiterebbe....ma ....è una giungla....ci comincia a cammminare dentro solo dopo un po' che sbatti di qui e di lì! :'(

sì le direttive rimandano a normative di prodotto..... tipo:

55022: emissione per apparecchi della tecnologia dell'informazione 55024: immunità per apparecchi della tecnologia dell'informazione 60950-1: sicurezza per apparecchi della tecnologia dell'informazione 60945: emissione e immunità per apparecchiature e sistemi di navigazione 55013: emissioni: ricevitori radiofonici e televisivi e apparecchi associati 55020: immunità ricevitori radiofonici e televisivi e apparecchi associati 60065: sicurezza apparecchi audio video ed apparecchi elettronici similari....... e via dicendo.....(la lista è lunaga ancora eh........ehhhhhhhhhhhhh se lunga) purtroppo la numerazione non è stata data per aiutare chi deve districarsi nel campo normativo... :/

purtroppo (a parte per la direttiva R&TTE) le normative sono da comperare...gli ordini degli ingegneri dovrebbero averne per consultazione ai loro iscritti

certi laboratori (ma dipende molto dalla politica di gestione) ovviamente si fanno apgare la consulenza...altri magari , tempo permettendo, una chiacchierata se la fanno .....ovvio non esiste un modus operandi universale..... credo che alcuen associazioni o camere di commercio, periodicamente realizzino seminari o incontri per tentare di fare chiarezza (ovviamnete non sul songolo prodotto )...ma gari è un modo di partire! sicuro è che (in moltissimi casi) se vuoi immettere sul mercato qualcsa di elettrico o elettronico devi poter apporre la relativa marcatura in sicurezza tua (visto che tu produttore firmi e te ne assumi la responsabilità). kk

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Cai
(Pisa)
Reply to
Claudia

Claudia ha scritto:

Dimmi invece cosa c'è di serio nel tuo di bollino...

Reply to
El_Ciula

Il 23/05/2012 12:48, Claudia ha scritto:

Quello che non comprendo è perché solo il produttore può essere furbetto o incosciente, mentre il laboratorio è sempre diligente e preciso.

Eh? Rileggi meglio, non ho detto niente di tutto ciò.

Invece è esattamente lo stesso discorso. Se io pago il terzista per montarmi le schede e questo me le monta male, la responsabilità è sua! Lo pago proprio per questo.

Forse allora è tutto qui l'equivoco. Per me era proprio il lab l'incaricato di questi test.

Il "tanto" è soggettivo :)

Ci sto. Mettiamola così però: i costi saranno bassi per i testi che dico io, ma mi sembrano troppo alti per riferirsi solo ai prototipi (e soprattutto poco dipendenti dal tipo di scheda).

va bene, su questo siamo d'accordo. E' che tu dipingi i laboratori come santi e i produttori come malfidati! Io ho solo sollevato l'ipotesi che potrebbe anche essere il contrario.

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Sembra che Marco Trapanese abbia detto :

beh ... perchè il laboratorio deve emettere una certificazione...scripta manent!!! poi ovvio ci sono anceh lab ceh magari sono meno rigorosi...ma il produttore ha semrep facoltà di cambiare lab non è che una volta fatti i test in un posto è legato lì tutta la vita...e così facendo può fare pure confronti....

beh se tu mi dici che hai solo paura di non essere coperto abbastanza...io capisco che non sai quali sono i tuoi diritti /doveri :oÞ

sì sì ..ma tu mandatario e solo tu ceh paghi hai il diritto di richiedere il perchè di montaggio o altro....chi altro può andare a chiedere s enon tu che paghi e hai firmato il contratto scusa???

sì ma l'onere della prova (lui ha fatto mal eil lavoro e non secondo tue direttive)a quel punto è tuo , mica posso adnare io e dire mi ha detto Marco dche non va bene quel che fai! 8-o

torniamo al discorso che forse nn ti è chiaro cosa sia un laboratorio di test....quali saino i suoi compiti, i suoi diritti e i suoi doveri. Non confonderti con il fatto che esempio il TUV (giusto perchè quetso conosco direttamente collaborandoci) ha sia valenza di test house e di ente certificatore secodn qualità aziendali...sono comuqneu due settori diversi, così come sono i preventivi che ti farebbero loro (ma pure gli altri enti eh) se chiedi solo test o marchio di qualità o certificazione aziendale.

beh ti dico che ogni lab ha spese così coem il produttore..... il costo di una presatzione è legato al materiale e alla strumentazione utilizzata.

5000 euro per un apparato che il produttore poi vendrà in n campioni non è molto...ovvio poi che s ela tua produzione è solo 4 pezzi..le cose cambiano...ma a quel putno è pure cura del produttore saper valutare se vendere a meno ma lasciare l'onere della certificazione al cliente finale (e....beh in questo caso non penso si stia parlando di un aproduzione di prodotto finito...perchè se si deve mettere in piedi tutto per solo 5 pezzi....il gioco totale tante candele non vale....magari immagino una produzione di schede ad hoc per apparecchiature che il loro bel margine poi nel mercato l'hanno, semrep perchè+ i soliti 5 pezzi s eno non sosterrebbero una produzione)

scusami ma che preventivi hai avuto? generici? il discorso prototipale o meno poi è molto da vedere...in genere col prototipo esiste tutta una fase di debug che costa in termini di tempi e impiego personale e strumentazione ma che quotata non è poi così alta. altra cosa è poi come fanno alcuni grossi laboratori(loro se lo possono permettere) di prendere in carico l'apparato , fare tutti i test e solo a fine prove dire ....passato-non passato-non passato-passato...ritenta sarai più fortunato! ma questo è il problema con enti più formali...... :')

ni...coem ti ho detto il laboratorio una posizione la prende...emettendo carta e documenti.... poi, t ho detto, il laboratorio, *limitatamente al suo operato* che è l'unica cosa ceh può controlalre, le responsabilità le prende.... spiacente ma non è questione di chi è bravo echi mariuolo...è questione di competenze. il produttore sceglie epaga il progettista, il produttore sceglie e paga l'assemblatore perchè mai qualcun altro doverbbe poi essere responsabile di cose che non ha scelto e di cui non ha possibilità di decidere. altrimenti ...preparati ad avere situazione tipo l'UL menzionata inizialmente...ovvero loro parte della responsabilità se la prendono ma...poi ti chiedono che ogni singolo componente che impieghi sia UL e processo UL ecc ecc (e non credere che questo non abbia il suo costo)...... vuoi che il lab sclega per te chi deve asemblare? io....direi che così sì che i laboratori diventano covi mafiosi!!!! :oÞ

8-o :')
--
Cai
(Pisa)
Reply to
Claudia

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