[semi OT] certificazione CE dispositivo elettronico

Un saluto al Ng volendo produrre un piccolo dispositivo elettronico (+ o - simile ad un pos) con una tastierina, display, modem e batteria ricaricabile. Da dove si inizia per la certificazione CE? (google a parte ovviamente!) è necesaria? perche?

Grazie per l'attenzione

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Manuele
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si inizia mettendo in preventivo una spesa di migliaia di euro (ps: se cerchi nei vecchi post trovi delle risposte, è una domanda nota)

è obbigatoria perchè lo prevede la normativa in vigore

ciao!

-ice-

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ice

la certificazione CE permette all'oggetto di poter essere in vendita; non deve essere fatta da un ente terzo in quanto è una specie di autocertificazione che te dai al tuo prodotto.. insomma dovresti leggerti la norma e valutare se il tuo oggetto rispetta i minimi requisiti di sicurezza; se si ci applichi il marchio e lo vendi.. se non sei capace di valutare se rispetta o meno i requisiti dovrai affidarti ad un azienda esterna che lo faccia per te... in teoria potresti mettere sul commercio anche una cosa che non rispetta nulla ma se poi qualcuno si fa male a causa di una negligenza costruttiva son capperi tuoi in quanto hai dichiarato il falso...

--
Davide C.
www.ingegnerando.it



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ahrfukkio

"ahrfukkio" ha scritto

un

Aggiungo.... vendita in qualsiasi paese della comunità europea. Se vai a vendere il prodotto in altri paesi fuori dalla comunità europea, devi attenerti alle normative di quel paese e certificare il prodotto secondo quelle normative.

Nella pratica di solito ci si rivolge ad un laboratorio accreditato che effettua le misure in camera anecoica per verificare che il prodotto sia a norma. Il laboratotio alla fine rilascia un report di tali misure. Se il prodotto è a norme bene, altrimenti devi intevenire con modifiche sul progetto/prodotto e ritornare per nuove misure fino a che non sei a norma. Ovviamente le nuove misure in laboratorio prevedono un costo aggiuntivo. Cerca un laboratorio nella tua zona e chiedi un incontro, ti spiegherà tutto quello che c'è da fare e ti farà un preventivo.

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Marco

La cosa curiosa è che a me hanno spiegato che comunque, anche se ti rivolgi ad una ditta esterna, questa si limita ad eseguire le misure, a dirti se sei dentro o fuori i limiti ed eventualmente ad assisterti per risolvere i problemi. La certificazione, tuttavia, la devi sempre e comunque firmare tu... con conseguente responsabilità! Qualcuno può confermare?

steb8

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steb8

esatto, è CE fino a quando qualcuno non dimostra il contrario se sei sicuro fai l'autocertificazione ma se il tuo prodotto va a rompere le scatole in modo significativo ad aziende di dimensioni medie occhio perchè ti fanno le scarpe se poi non è CE. Magari fai fare delle prove e se poi passa, le variazioni successive le fai solo in autocerificazione. Se il prodotto può mettere a rischio l'incolumità delle persone a seguito di un mancato funzionamento allora pensaci bene e pensaci bene anche se il mancato funzionamento fa danni rilevanti

ha me hanno chiesto 3K? per fare le misure su un alimentatore switching, secondo voi non sono troppi?

"ahrfukkio" ha scritto nel messaggio news:ekv8bo$rq0$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

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GZ

"Marco" ha scritto

ad

ovviamente!)

leggerti

potresti

tuoi

sul

tutto

Per maggior chiarezza aggiungo che, come diceva ahrfukkio, questa fase del laboratorio serve a verificare che il prodotto è effettivamente a norma. Non è obbligatoria, alla fine fai un'autocertificazione. Se però autocertifichi che è a norma, quando non lo è e ti scoprono, vai incontro ad una serie di cose tipo ritiro del prodotto dal mercato, penso sanzioni economiche e forse anche sanzioni penali (su queste cose non sono certo). In ogni caso è meglio evitare...

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Marco

Si, se parliamo di CE è così. Il laboratorio verifica se sei a norma e se sono in gamba, disponibili, ... ti danno delle dritte su come risolvere eventuali problemi. Il laboratorio rilascia un report in cui ci sono i risultati delle misure e delle verifiche. Tu devi conservare tale report allegandolo al resto della documentazione tecnica. Non so chi risponda nel caso in cui si scopra che il prodotto non è a norma, ma tu hai in mano le carte del report firmato dal laboratorio con i risultati che certificano che il prodotto è a norma. Però stiamo parlando di un'ipotesi più teorica che pratica.

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Marco

La responsabilità è sempre del responsabile legale della società, che firma il documento di certificazione nel manuale di uso e manutenzione. Sono quindi cavoli tuoi :

1) capire quali sono le norme e quali i rischi potenziali per l'utilizzo del tuo prodotto 2) trovare un laboratorio di prove esperto e affidabile, e che sappia fornirti un supporto di consulenza adeguato 3) individuare le fasi di verifica, generalmente durante il processo di sviluppo del prodotto, in modo da poter ancora effettuare le modifiche opportune 4) prevedere e eventualmente definire prove da effettuare in proprio, che (ti) garantiscano la certificazione di un prodotto se intervengono variazioni (esempio, un certo componente critico va in obsolescenza e tu lo sostituisci).

Saluti, Simone

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simone.bern

"Marco" ha scritto nel messaggio news:9mGch.67050$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

niente penale

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GZ

"steb8" ha scritto nel messaggio news:NjGch.65967$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

si, ti rivolgi a loro solo per le misure, loro le eseguono e poi tu decidi credo che poi ci sia anchi quelli a cui ti rivolgi non per eseguire misure ma la certificazione, ossia loro dichiarano che il prodotto è CE.

i primi fanno la misura e lasciano a te il responso, gli altri lo dichiarano

...la differenza sta ovviamente nel prezzo

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GZ

Il giorno Sun, 3 Dec 2006 21:21:24 +0100, "GZ" ha scritto:

Le pre-prove o tutta la certificazione?

Dipende dalla zona in cui lavori, ma secondo me dovresti almeno provare a sentire qualcun altro, 3K Eu non mi sembrano proprio pochi.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Mon, 4 Dec 2006 02:14:52 +0100, "GZ" ha scritto:

Non è così, la dichiarazione la firma sempre il produttore sotto la sua reponsabilità, loro dichiarano solo che che quel determinato campione ha superato le prove previste dalle normative.

Difatti se si fanno apparecchiature pericolose, che in caso di contenzioso possono essere sequestrate e sottoposte a prove e verifiche, (soprattutto dalle assicurazioni che cercano tutte le strade per non pagare) conviene procurarsi almeno un generatore burst e un analizzatore di spettro con uno sniffer per fare una veloce verifica finale a tutte le apparecchiature.

Si dorme più tranquilli la notte.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Mon, 04 Dec 2006 09:22:00 +0100, SB ha scritto:

dimenticavo la "pistola elettrostatica", in effetti quella è la prova più semplice da fare anche sul campo.

-- ciao Stefano

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SB

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Nella mia zona, la camera anecoica con relativo personale si prenota e la si "affitta" per un determinato lasso di tempo (1/2 giornata, 1 giornata, ecc.). Per effettuare tutte le misure di emissione e assorbimento, servono circa 6 ore (se non occorre apportare di volta in volta modifiche (vedi ferriti o capacità) per ridurre le emissioni). Per la camera "grande", all'interno della quale posizioniamo i ns armadi e apparecchiature, alla fine di tutto si devono mettere in conto 3k5 - 4k euro. Se si opera con dispositivi a radiofrequenza commerciali (es. moduli gsm) di tipo full-approved , sono solo poche misure in +. Se si opera invece con dispositivi custom o senza certificazione, le prove e le misure (ed i costi) salgono.

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Roberto P.

con quella pistola cosa riesci a verificare?

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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GZ

mi hanno detto tutto, poi cosa sia "tutto" io non lo so

anche a me sembrano tanti 3K ma problema non sta ne fatto che il prezzo sia buono o meno ma che purtroppo il tempo di un professionista costa se le prove da fare per un alimentatore sono tante e ci vuole tanto tempo in automatico ci volgiono tanti soldi

il mio dubbio è però se le prove te le fanno fare solo per giustificare il costo del lavoro che fanno o invece sono indispensabili da fare purtroppo io la materia non la conosco e posso solo fidarmi di quello che dicono un altro mi ha offerto come stima dei costi quasi la metà

chi avrà ragione???

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Reply to
GZ

"Roberto P." ha scritto nel messaggio news:el1sho$cdc$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

secondo te quale dovrebbe essere la spesa per una prova completa?

si ho visto che è un po' così dappertutto

già, io mi sono affidato a loro per provare l'alimentatore, speriamo di passare le prove così almeno così i 3K sono spesi bene

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GZ

"Roberto P." ha scritto nel messaggio news:el1sho$cdc$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

secondo te quale potrebbe essere la cifra adeguata?

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GZ

Il giorno Thu, 7 Dec 2006 21:29:18 +0100, "GZ" ha scritto:

La 'pistola' è lo strumento previsto per verificare l'immunità alle scariche elettrostatiche. In pratica connetti un cavo dalla pistola alla terra di sistema e dell'apparecchiatura, e poi 'spari' delle scariche su vari punti dell'involucro come tastiere, pannelli ecc.

In pratica simuli il tocco di un utente carico elettrostaticamente (come d'estate quando tocchi la macchina carica e becchi una 'scossa') sulla tastiera. Anche se avviene la scarica, e sulle parti metalliche si vedono delle belle scintille blu, l'apparecchiatura deve continuare a funzionare.

E' una prova che può anche danneggiare seriamente l'apparecchiatura se non sono state previste apposite contromisure, dipende da dove la scarica di 15-20kV a qualche ampere per pochi µS decide di passare. Se passa attraverso la scheda per andare verso terra sono grossissimi guai.

-- ciao Stefano

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SB

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