Un saluto a tutti,
ho il seguente dubbio.
Un piccolo apparecchio elettronico con microcontrollore che lavora a circa 4 MHz controlla una periferica esterna attraverso un cavo lungo approssimativamente 40 m. Facendo due conti a 4 MHz mezza lunghezza d'onda =E8 proprio 40 m. Pu=F2 essere che il cavo che collega la control unit al device esterno si comporti come un'antenna a mezz'onda creando problemi di emissioni radiate ?
grazie
odyssey ha scritto:
ciao ti suggerisco di leggerti
comunque 4 Mhz sono 37,125metri mezza onda, poi possono irradiare,ma ricorda che qualunque lunghezza irradia a qualunque frequenza quindi evita di mandare segnali con fronti ripidi su cavi liberi o clok
ciao primula
odyssey ha pensato forte :
Come è il cavo: doppino intrecciato, coassiale, ecc.?
Beh, sarebbe circa 37.5m, ma comunque è sufficientemente prossimo.
Direi che è abbastanza probabile, ma andrebbe verificato il tipo di segnale inviato (fronti ed altro, oltre al tipo di cavo che ti può ridurre la quantità di irradiato).
Soprattutto ti consiglierei, se la tua specifica lo consente, di inserire un Jitter "voluto" sulla tua frequenza (4 MHz, immaginando sia un clock).
Walter
No.
odyssey ha scritto:
Che si comporti come un'antenna, se e' schermato lo dubito, ma possono esserci riflessioni anche multiple se:
- il cavo non e' alimentato con un R del generatore di tensione pari alla sua impedenza.
- il cavo non viene terminato su una R pari all'impedenza del cavo.
Con un'oscilloscopio all'ingresso e all'uscita del cavo, mandando un impulso breve puoi vedere cosa succede (echi).
ciao giorgio
odyssey ha scritto:
La risultante del calcolo (300/Mhz)/2 va poi moltiplicata per la costante= di
velocita' del cavo (di solito da 0.66 a 0.80); la mezza lunghezza d' onda= fisica
e', quindi, sensibilmente inferiore a 40 mt.
Ciao Francesco.
Francesco M wrote in news:4bd97b8d$0$1120$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it:
Il discorso è valido per il segnale di modo normale. Per l'eventuale disturbo di modo comune (es. la corrente sull'esterno della coax) il fattore di velocità è prossimo all'unità.
Ciao, AleX
AleX ha scritto:
Mi era parso di capire che la preoccupazione di Odyssey, fosse il comport= amento "risonante" della linea, nella logica dei quarti e dei mezzi lambda; comu= nque, ben venga la tua precisazione.
Ciao Francesco
Ciao Oltre a quello che giustamente fai notare,se non adatta il cavo sulla sua inpedenza caratteristica, ..non sapra' mai cosa arrivera' dall'altra parte.
Giorgio .
-- non sono ancora SANto per e-mail
Francesco M wrote in news:4bdbdd7f$0$1116$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it:
Beh, se non ho capito male io, :-), si stava preoccupando dell'eventuale irradiazione da parte del cavo. Cosa che è molto più probabile per i segnali di modo comune.
In realtà poi, come antenna, la questione della risonanza è poco essenziale (una 5/8 lambda non è risonante, ma irradia ugualmente ;-) ), la questione è vedere come si adatta al circuito. (In questo caso vorremmo che fosse molto poco adattata ;-) )
Ciao, AleX
.news.tin.it:
nziale
one
Grazie per le risposte.
Per quanto riguarda i disturbi di modo comune che affliggono cavi coassiali, ci sono metodi pratici per poterli evitare ?
odyssey wrote in news: snipped-for-privacy@k29g2000yqh.googlegroups.com:
Bisogna vedere dove nasce. Il coax è una linea sbilanciata, se la termini su un carico bilanciato ti viene fuori il segnale di modo comune. Quindì la prima cosa da fare è terminare correttamente simmetrizzando dove occorre. (leggi: balun).
Se invece il disturbo non nasce dal segnale trasportato, ma semplicemente per accoppiamento della calza con qualche parte del circuito particolarmente "rumorogena", puoi provare con le classiche ferriti. (Utili comunque anche nel primo caso).
Ciao, AleX
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