Carico resistivo fai da te

Mi serve di testare un ampli sotto sforzo, e non avendo casse da 4 ohm della potenza giusta mi è venuta l'idea di farmi un carico resistivo sfruttando la resistenza di un vecchio phon rotto. Era una resistenza da

1000W, dovrebbe ben reggerne 200, no?

Qualcuno qui ci ha già provato? Funge bene? Problemi?

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Massimo Soricetti
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Massimo Soricetti ha scritto:

sono 50Ohm trascurando molte cose.

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El_Ciula

Il 11/12/2013 13.32, Massimo Soricetti ha scritto:

ciao la legge di ohm no,....

1000 W / 220 V = 4,54 A 220 V / 4,54 A = 48 ohm

quini per usarlo come 4 ohm devi dividerlo in 12 pezzi

poi 1000W / 12 = 83,3 W

quindi NON utilizzabile,

dividerlo in 6 parti e metterne 2 in parallelo

quini 8 ohm in parallelo con 8 ohm fa 4 ohm

di potenza quadrupla cioè 1000 / 6 = 166,6 W che in parallelo con uno equivalente fa 333,33 W

ma ricorda che se si interrompe un carico (vecchia resistenza Phon) rischi di fottere l'amplificatore.

ciao primula

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primula

la resistenza è ben diversa dai 4 Ohm che desideri e varia parecchio con la temperatura del filamento del phon....

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LAB

Il 11/12/2013 14.07, LAB ha scritto:

ciao giusto, ha un elevato coefficiente di temperatura, no uso a d alta potenza

ciao primula

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primula

Il giorno mercoledì 11 dicembre 2013 13:32:19 UTC+1, Massimo Soricetti ha scritto:

ivo

Oltre alle osservazioni gia' fatte, aggiungerei che occorre attenzione alla impedenza del carico (che puo' non esser resistivo completamente). Piero

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pminelli3

Terminologia "tecnica" a parte... :-)

Perché mai, di grazia? :-) Un carico fortemente capacitivo può essere un problema, ma se la stabilità è critica a circuito aperto l'amplificatore è indecente...

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LAB

Massimo Soricetti ha scritto:

a

come ti hanno detto non ottieni i 200W che richiedi (inoltre considera che il phon riesce a dissipare quella potenza con il suo ventilatore) comunque ,tenendo sempre il ventilatore in funzione (att. di solito usa un motorino in dc a basso voltaggio....) dividendo la res. in + pezzi e assemblandola in parallelo sino ad ottenere un valore di circa 4 ohm forse ai 200W riesci ad arrivarci. se il ventilatore fa il suo dovere la T del filo res. dovrebbe variare di poco (delta T limitato) ed il carico è praticamente resistivo......comunque usa il suo tubo in plastica come convogliatore di aria del ventilatore. prova......e sappici dire.

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emilio

LAB wrote in news:l89pqj$aen$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

Dipende dallo stadio finale: gli stadi con uscita a trasformatore, ad esempio, non gradiscono molto l'assenza di carico.

Se pensi che un tempo gli amplificatori erano tutti "con trasformatore di uscita", ecco la generalizzazione del "assenza carico=danno".

Ciao, AleX

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AleX

Il 11/12/2013 13:32, Massimo Soricetti ha scritto:

vo

25 resistenze da 100 ? in parallelo fanno proprio 4 ? se le prendi da 10W sono 250W (meglio se usi anche una ventolina)

anche se a filo dubito che abbiano un induttanza superiore a quella di una cassa con reali altoparlanti (anche se compensata)

25 di queste: costano meno di 3 euro iva inclusa...

certo c'è anche il costo di spedizione, ma se devi prendere qualche

altra cosa ammortizzi...

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Salvo che debbano essere usate per pochi secondi per volta, è indispensabile un ventilatore.

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LAB

Il 12/12/2013 15:59, LAB ha scritto:

25 resistenze sono 250W e a lui ne servono 200W... poi avevo già scritto "meglio se usi anche una ventolina"

certo un ventilatore smuove molta più aria, ma una ventolina da una dozzina di cm di ø dovrebbe comunque essere sufficiente...

comunque il tipo di resistore linkato ho visto che regge la piena potenza senza ventola anche per un minuto (basta non toccarli :-) )

una volta (con altro tipo di resistori a filo) sono riuscito a scaldarli tanto che si sono dissaldati e non si sono neanche rovinati :-)

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Resoconto della prova.

Ho smontato le resistenze e raddrizzato i fili, che erano avvolti a mò di molle. Ho fatto 2 conti, ho visto quanto filo mi serviva per avere 4 ohm a 200W e l'ho montato su supporti di ceramica. A piena potenza mi si sono dissaldati i fili :-D

Secondo tentativo: ho preso altro filo e ho fatto un serie-parallelo da

4 ohm 400W. Stavolta ho preso un saldatore da 300W (amico lattoniere), ho fissato i capi dei fili fra due barrette di ferro strette con bulloni e ho saldato a stagno. Provato, non si è dissaldato niente. Temperature più basse, ma non potevo ancora toccarli con le dita. Induttanza zero o comunque trascurabile per quello che serve a me.

Non ho misurato la R sotto carico perché non mi andava di giocarmi il tester... forse usando l'alimentazione dell'ampli come sorgente in CC potrei vedere che tensione ho ai capi dell'accricco a pieno carico e ricavarmi la R vera. Ma non credo che ci perderò ancora tempo, ormai il lavoro che mi serviva di fare l'ho fatto. Se qualcun altro vuole cimentarsi :-)

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Massimo Soricetti

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