Penso di aver finalmente assimilato con completezza quasi totale la teoria sulle impedenze in ingresso ed uscita, in presenza di generatori pilotati grazie a : M.A. , Lucky , Alex Un grazie sentito ! PS : ho scoperto peraltro che cercare di risolvere le resistenze equivalenti nelle reti di polarizzazione di transistori, utilizzando i transistor pilotati in tensione (gmVpi) anziche in corrente (Beta*Ib) è una fatica PESANTISSIMA e inutile in quanto con il 90% di conti in meno si risolve ogni problema: cercare di ricavare vpi e tutto poi in sua funzione è FATICA INUTILE!
Grazie ancora!
Un' ultima cosa (puro interesse personale, visto che mi appassiona parecchio l'argomento): a quel che ho capito il Beta lo si va a vedere di circuito in circuito e di transistor in transistor in quanto è un parametro che varia sempre ad ogni componente ed ad ogni temperatura. So inoltre che il Beta ai piccoli segnali differisce in genere di molto da quello in DC, ma allora prendendo un qualsiasi BJT, come faccio ha impostare bene il suo punto di lavoro ? E' ovvio che se mi da una Vce max ed una Ic max non dovrò mai fare in modo che la tensione di alimentazione sia troppo alta e le resistenze di collettore ed emettitore troppo basse giusto? per evitare il fumo bianco.. Poi prenderò una Re alta a sufficienza da rendere Beta-indipendente la Ic poi so che dovrò fare in modo che la corrente sul partitore che polarizza la base sia molto maggiore di Ib per rendere indipendente da Beta il guadagno e POI ?cIOè tutto questo è piuttosto vago ed approssimativo, cosa devo fare ? PROVE con voltometri e oscilloscopi? Sarebbe divertente ma se non voglio perdere tempo?
Cmq indipendentemente dalle risposte : grazie! Spero di scassare di meno prossimamente