carica tampone batterie NiMH

salve dovrei tenere cariche delle batterie NiMH, quindi carica in tampone, con un semplice circuito basato sul LM317 e transistor limitatore per la I. un dubbio: a che Vout devo regolare LM317? V nominale 1.2V.....Vmax

1.6V o un valore intermedio? (logicamente riferito al singolo elemento....)
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emilio
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Il 15/01/2013, emilio ha detto :

Puoi utilizzare il circuito "Current Limited Voltage Regulator", proposto nel datasheet del LM117 prodotto dalla National. Ovviamente, essendo una carica tampone, dimensiona R3 e R4 per una corrente più bassa di quella dell'esempio.

Alcuni caricabatterie/analizzatori evoluti terminano la carica rapida, in alternativa al -dV/dt e al dT/dt, quando la tensione ai capi della cella supera 1,47 - 1,50 V. Potresti dimensionare R1 e R2 ad esempio per una tensione di 1,43 V o

1,45 V, quindi R1 = 1 kOhm e R2 = 150 Ohm. Fai qualche prova, se la tensione è troppo bassa aumenta il valore di R2.
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Luigi C.

Il 15/01/2013 23.11, emilio ha scritto:

ciao dovresti andare sul sito delle tue batteria NiMH,e vedere se consigliano una carica in tampone,io direi non più di 15-20 ma quindi un circuito che limita la corrente NON la tensione. comunque le batterie NiMH, non durano a lungo alimentate in tampone, più efficienti le vecchie NiCd.

ciao primula

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primula

Luigi C. ha scritto:

di fatti è il circuito che intendo usare....

perchè circa 1.5V? è questo che non capisco e non ho trovato nulla su internet in merito.....danno solo la Vmax di fine carica

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emilio

primula ha scritto:

o

questo metodo non va bene per la carica in TAMPONE....poiche se alimento il mio gruppo batteria da 4.8V nominali con 12V, mi sa che se anche limito la I a 20mA,dopo qualche settimana le batterie sono da buttare.

ù

pero dovrebbe subentrare il ben noto "effetto memoria" e quindi dopo poco avere delle capacita basse.

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emilio

Il 16/01/2013 23.07, emilio ha scritto:

ciao io non ti ho detto di alimentarli a 12V, ti ho detto di guardare sul sito del produttore per vedere la corrente di mantenimento, considera che delle NiMH da 2000maH si scaricano completamente anche se le lasci senza carico sul bancone in meno di 12 mesi. Poi per l'effetto memoria, qui si deve aprire un capitolo a parte, intanto più di uno non riconosce l'effetto memoria, certo che se le usi come se fossero al piombo ai un degrado continuo. esempio sul sito farnell

troverai che la trickle chrge current è per questa batteria da 13 a 65 ma, certo che se resta in carica e non la utilizzi, diventa da buttare in breve.

ciao primula

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primula

primula ha scritto:

se pero,come hai scritto tu, le carico a corrente costante devo avere una V di partenza + grande di quella Vmax che si sviluppa ai capi delle batterie.....altrimenti come fa il sistema a regolare la I in modo che sia costante?

si

5

di fatti questo è il mio problema, puo darsi che stiano sotto carica anche per molti mesi ,senza essere utilizzate.....per questo se si setta una V che ,quando cariche, il circuito non eroga,praticamente,

  • corrente, io sarei a posto.

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emilio

primula ci ha detto :

A meno di non utilizzare pile NiMH a bassa autoscarica, altrimenti dette LSD: le varie "Ready to use", "Pre-charged" e via dicendo.

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Luigi C.

In un sacco di strumentazione la batteria tampone per la memoria da 3.6VNiMh era connessa al 5V tramite una resistenza e stop. La resistenza era tale da iniettare una corrente "giusta" a tensione nominale.

AFAIK le batterie NiMh o NiCd non hanno una "tensione di fine carica" ben definita, la tensione ai terminali a fine carica potrebbe innalzarsi, ma dipende molto dalla corrente di carica, dalla temperatura, dal costruttore, infatti i caricabatterie "intelligenti" si sbattono un po' per individuare la fine carica (DV/Dt, temperatura etc) che di solito funge bene a correnti elevate, in questi sistemi la corrente costante e' necessaria, e utile pure per l'impostazione di una carica temporizzata. Superata la fine carica l'elettrolita viene dissociato, ma e' previsto un meccanismo interno di ricombinazione che riconverte l'elettrolita in acqua. Questo funziona entro certi limiti, e il datasheet ti dira' appunto quale corrente di "trickle charge" puo' essere sostenuta indefinitamente, o molto a lungo. Credo che una corrente minore sia piu' salutare per la batteria, ma il compromesso e' un tempo di ricarica maggiore.

Ciao!

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Muvideo altrove 
Fabio Eboli nella vita reale...
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Fabio_78

Non mi sono capito :) Intendo che la corrente costante e' necessaria per i sistemi DV/Dt, utile per i sistemi temporizzati nei quali e' facile calcolare la capacita' "iniettata", moltiplicando la corrente per il tempo. Invece non e' strettamente necessaria per le basse correnti, basta essere sicuri che a tensione nominale la corrente sia inferiore alla massima ammessa dal costruttore in carica a tampone.

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Muvideo altrove 
Fabio Eboli nella vita reale...
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Fabio_78

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