bypass sul ponte a diodi

Dimenticati dei 50Hz :) Il problema nasce dalla velocit=E0 con cui la giunzione interrompe il flusso inverso.

Ciao

DH

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dantwo hax
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Il 21/09/2011 21.37, dantwo hax ha scritto:

non capisco, me lo spieghi ?

--=20 saluti lowcost

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lowcost

Il fenomeno bench=E8 ben visibile io non lo ho studiato a fondo, ma me lo spiego cos=EC, eventualmente Franco ci verr=E0 in aiuto:

Immagina un diodo in conduzione, nella giunzione si accumulata un bel po' di carica (ricordati che stiamo parlando di un diodo reale), questa carica =E8 ovviamente proporzionale alla corrente tirata. Come comincio a polarizzare in inversa questi elettroni non =E8 che spariscono, una piccola parte si ricombina (ma questo avviene sempre anche in diretta) il resto comincia a migrare nel verso della polarizzazione e quindi il diodo in questa fase conduce perfettamente anche in inversa. Ora man mano che il tempo passa la carica accumulata si "consuma" inoltre il diodo si trova polarizzato ad un potenziale sempre pi=F9 negativo. Quando questa carica accumulata non riesce pi=F9 a sostenere la corrente inversa il diodo interrompe in maniera molto brusca, ecco da dove nascono i fronti ripidi. Ma non basta, ricordiamoci che ci sono anche le induttanze parassite, dei refoli e delle saldature, questa induttanza appena si vede interrotto cos=EC bruscamente il flusso reagisce a sua volta,cercando di continuare a sostenere questa corrente, si comporta da induttanza insomma... Ne nasce una bella oscillazione smorzata alla freq. di risonanza della rete RLC costituita da tutti elementi parassiti. Con il mio condensatore di bypass non faccio altro che peggiorare il fattore di merito (Q) di questa rete e quindi a fare in modo che l'oscillazione si smorzi pi=F9 in fretta.

Spero di non aver detto troppo boiate :-)

Ciao

DH

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dantwo hax

a

la spiegazione del fenomeno potrebbe essere quasi esatta, ma:

quanto vale il Trr dei diodi comunemente impiegati a 50 Hz ? quanto valgono tensione e corrente sul diodo, al turnoff, e quanto velocemente si muovono ? come puo' il tuo condensatore di bypass (con ottimo Q) peggiorare il fattore di merito ?

aiutami a colmare la mia ignoranzia, grazie.

--=20 saluti lowcost

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lowcost

:-)

Ehi, lowcost, non =E8 che io abbia studiato il fenomeno... Mi sono dato una= spiegazione plausibile... Ma non so quanto esatta o meno sia.

Mah, qualche micro secondo?

Questo =E8 il punto, secondo me. Il fenomeno va al di la del Trr, in partic= olare quando il diodo e li li x spegnersi, che sar=E0 un certo istante dopo= la commutazione, sar=E0 un certo (Trr * x). Ma questo =E8 un dato che anre= bbe investigato. Ma il Trr =E8 un valore che ci dice solo quanto tempo medi= amente ci potrebbe mettere il diodo a spegnersi una volta invertita la pola= rizzazione. Ma per sapere cosa succeda esattamente nel momento esatto in cu= i il diodo si spegne e quanto ripido diventi il fronte il quell'istante pre= ciso, non credo che sia il Trr a dirlo.=20

Attenzione, io credo che l'insieme si comporti come una rete RLC serie, que= sto per esperienza, andando proprio a vedere che mettendo il condensatore l= 'oscillazione smorzata quasi spariva. E quindi inevitabilmente ero portato a pensare che il Q stesse diminuendo, = e di conseguenza pensavo trattarsi di rete RLC serie... Questo =E8 stato un= po' il mio ragionamento... Quanto valido o meno non lo so. Non so se l'ho fatta troppo semplice, magari ci sono altri fenomeni coinvol= ti che a me sfuggono...

Eh, sono ancora alle prese con la mia...

:-)

Ciao

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dantwo.hax

lowcost wrote:=20

Per=F2 adesso lowcost, dimmi come la vedi tu... Su dai non te la vuoi cavar= e mica cosi. Io so che tu sai, soprattutto sul perch=E8 il condensatore fun= zioni... Su dai :-)

Ciao

DH

Reply to
dantwo.hax

Emh,un'altra cosa...Lo sai perchè non ho pensato che stesse semplicemnete spostando in basso l'oscillazione?

Per 2 motivi:

  1. l'oscillazione non spariva, ma diventava una specie di overshot
  2. mi son messo a cercarla alla freq f1:

f1= 2pi/sqrt(X)

con X=(fo/2pi)^2 + C

dove fo è la la freq. dove originariamente trovavo l'oscillazione e C è la capacità, nel mio caso 10nF aggiunta da me.

e ad f1,non cera un bel niente...

Dove sbagliavo?

Ciao

DH

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dantwo hax
  1. l'oscillazione non spariva, ma diventava una specie di overshot
  2. mi son messo a cercarla alla freq f1:

f1= 2pi/sqrt(X)

con X=(((fo/2pi)^2)/Cj) * C

dove fo è la la freq. dove originariamente trovavo l'oscillazione e C è la capacità, nel mio caso 10nF aggiunta da me.

e ad f1 non cera un bel niente...

Dove sbagliavo?

Ciao

DH

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dantwo hax

Emh,un'altra cosa...Lo sai perch non ho pensato che stesse semplicemnete spostando in basso l'oscillazione?

Per 2 motivi:

  1. l'oscillazione non spariva, ma diventava una specie di overshot
  2. mi son messo a cercarla alla freq f1:

f1= 2pi/sqrt(X)

con X=(((fo/2pi)2)/Cj) * C

dove fo è la la freq. dove originariamente trovavo l'oscillazione e C è la capacità, nel mio caso 10nF aggiunta da me.

e ad f1 non cera un bel niente...

Dove sbagliavo?

Ciao

DH

*vediamo se alla terza volta che lo scrivo son riuscito a non dimenticarmi niente*
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dantwo hax

Perche' il condensatore aggiunto abbassa l'impedenza caratteristica del risonatore, le resistenze di perdita in serie rimangono le stesse e quindi il Q diminuisce.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Franco,

quindi l'idea che mi trovassi di fronte a una RLC serie non era del tutto errata?

DH

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dantwo hax

Il 22/09/2011 15.29, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

non so, dovrei fare qualche misura reale, quando posso.

ma ho qualche dubbio che i diodi a 50 Hz, con queste forme d' onda, possano generare radiodisturbi di livello aprezzabile a diversi MHz.

io, quando ho messo i cap, li ho messi sempre e solo per proteggere i diodi dalle porcherie provenienti dalla rete.

--=20 saluti lowcost

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lowcost

Il 23/09/2011 8.28, Franco ha scritto:

si, sicuramente anche la frequenza.

si, se esse sono in serie, l' oscillazione e' smorzata piu' velocemente.

ma ancora non sono convinto, sono capatosta.

--
saluti
  lowcost
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lowcost

Misurati piu` volte. In un caso rognoso erano a 9MHz, altre volte piu` in basso.

Se hai un ponte raddrizzatore, la massima tensione sui diodi e` limitata dal condensatore dopo il ponte.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il 23/09/2011 16.09, Franco ha scritto:

si, ma uno spike proveniente dalla rete, di polarita' opposta alla semionda attuale, che sopraggiunge mentre il diodo e' in conduzione, ne forza la interdizione; il diodo si trova, per un tempo paragonabile al Trr, ancora in conduzione, ma con applicata la massima tensione che hai detto tu; ancora peggio, questa potenza elevata, molto piu' elevata di quella normalmente dissipata dalla giunzione durante la normale conduzione diretta, a causa del current crowding viene concentrata in piccole aree della giunzione, con creazione di hot spot...

certo, potrebbero essere solo mie paranoie.

il caso tipico e' lo spegnimento di una ciabatta, sulla quale vi e' anche un carico induttivo, oltre al circuito di cui sopra.

--
saluti
  lowcost
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lowcost

Durante il tempo di recupero inverso ai capi del diodo c'e` un volt circa, e il diodo sta erogando potenza!

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il 23/09/2011 17.50, Franco ha scritto:

non credo: la tensione (inversa) e' quella imposta, nel nostro caso; la corrente ha valore variamente decrescente, partendo dal valore in essere un istante prima; la potenza e' dissipata dal povero diodo.

--
saluti
  lowcost
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lowcost

Il tempo di recupero inverso dei diodi a giunzione pi=F9 essere insospettabilmente rapido. I diodi raddrizzatori sono spesso e volentieri fatti apposta perch=E9 non lo sia (appunto) troppo, per facilitare il filtraggio. Da quel che mi ricordo, si =E8 comunque dalle parti del microsecondo. Con diodi fatti apposta (step recovery) si arriva tranquillamente ad avere tempi inferiori al centinaio di picosecondi e, difatti, sono una delle tecnologie interessanti per ottenere impulsi rapidi a partire da impulsi pi=F9 lenti. Un riferimento da cui partire per comprendere i circuiti classici basati su questi dispositivi =E8 l'application note

918 di HP:

formatting link

Purtroppo, da quanto mi ricordo, ad una lettura approfondita si notano parecchi errorucci ed in qualche punto =E8 tutt'altro che chiara.

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Darwin

"Massimo Soricetti"

Per quanto riguarda il rumore prodotto da diodi, anche gli zener danno il loro contributo. Nella notte dei tempi trafficai parecchio per annullare il rumore di uno zener che mi stabilizzava la tensione di alimentazione di un VFO usato come oscillatore locale in un ricetrasmettitore. Tale rumore me lo ritrovavo, ancorchè di livello modesto, in ricezione, in assenza di segnale (con presa di antenna chiusa su carico fittizio da 50 ohm). Un 78L08 invece dello zener+transistor mi produceva un disturbo ancora maggiore. Alla fine la soluzione più soddisfacente fu questa: [FIDOCAD] MC 55 45 0 0 280 MC 55 40 3 0 080 LI 55 40 55 45 LI 55 30 55 25 LI 70 25 55 25 LI 70 35 70 30 LI 70 30 70 25 MC 55 80 3 0 230 MC 65 75 3 0 170 LI 65 65 55 65 LI 65 75 65 80 LI 65 80 55 80 LI 55 90 55 80 MC 55 90 0 0 045 MC 55 50 1 0 130 LI 55 50 55 45 LI 55 60 55 65 MC 45 60 0 0 180 LI 45 60 45 50 LI 45 50 55 50 MC 45 90 0 0 045 LI 45 70 45 90 MC 80 25 0 0 010 LI 80 25 70 25 MC 80 55 0 0 074 LI 80 55 70 55 TY 90 25 5 3 0 0 0 * +12 TY 90 55 5 3 0 0 0 * +8 TY 75 45 5 3 0 0 0 * AC127 dove il transistor al Germanio localizzava sul suo emittore un rumore più basso di qualunque altro al Silicio. L'induttanza erano una decina di spire avvolte su una perlina di ferrite, il ceramico un 10 nF, l'elettrolitico un 33 uF.

--
Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
Reply to
SOMMERGIBILE

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