Batterie al piombo

Salve a tutti, avrei la necessit=E0 di ricaricare in serie due batterie al piombo da

12V (7Ah)... ci sono delle controindicazioni? E se volessi testare lo stato di questa serie di batterie mi pu=F2 essere sufficiente richiuderle su un carico in modo da tirare uno o due ampere e misurare la tensione di batteria?

Quanto =E8 preferibile ricaricare e testare singolarmente le batterie anzich=E8 in serie!?!?!?

Grazie

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MrRipple
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"MrRipple" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@f26g2000vbm.googlegroups.com...

...forse quando vuoi sapere quale delle due non è a posto?

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Calisvar

snipped-for-privacy@f26g2000vbm.googlegroups.com...

Certo... a me per=F2 interessa testare con sicurezza la serie delle due celle.

Quindi posso caricarle e testarle tranquillamente in serie!?!? Nessuna controindicazione!?!?!

Su una serie di due batterie da 12V (24V totali), se assorbo 1 o 2 Ampere quale potrebbe essere una tensione di allarme per affermare la presenza di un problema!?!? Dopo quanto tempo?!?! (spero di essermi spiegato ;) )

Grazie

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MrRipple

Ma l'utilizzo é a 24 o 12? Se la tensione é 24 non ci sono problemi, a patto che siano identiche, (tipo, marca, capacità, età). Se invece lavorano a 12 con carichi differenziati vai incontro ad una moltitudine di problemi! mm

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momom

a

L'utilizzo =E8 a 24V.

Ripeto: Due batterie al piombo da 12V in serie (=3D 24V); L'utilizzo =E8 a 24V. =E8 un problema se le ricarico in serie? =E8 possibile testare la bont=E0 della serie (24V) facendo una misura della tensione quando prelevo 1 o 2 Ampere? Che tensione dovrei leggere per affermare che qualcosa non va?

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MrRipple

Due batterie al piombo da 12V in serie (= 24V); L'utilizzo è a 24V. è un problema se le ricarico in serie?

no

è possibile testare la bontà della serie (24V) facendo una misura della tensione quando prelevo 1 o 2 Ampere?

si e possibile . io metterei 2 voltmetri ,1 per batteria

Che tensione dovrei leggere per affermare che qualcosa non va?

la tensione non e importamte quanto la differenza fra le 2 letture (mai scendere sotto gli 11 volt per un accumulatore da 12 ) in pratica durante la scarica devono avere tutte e 2 la stessa tensione o discostarsi di pochissimo . stessa cosa durante la carica che in pratica e il processo inverso.

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kfm

"MrRipple"

Se sono identiche, la risposta (come ti hanno già detto) é no.

Più semplicemente, non puoi attivare il carico e vedere se tutto funziona in modo regolare? In casa ho l'antifurto ed ogni tanto lo faccio suonare... Ad ogni modo: una batteria a 12 Volt carica presenta 12,6 Volt ai morsetti (il doppio per due batterie in serie, ovviamente). Con una capacità di 7 Ah, collegando un carico da 1 Amper per alcuni secondi, la tensione non dovrebbe calare. Se ad es. calasse che so, a 12 (o 24 che sia) o anche meno significherebbe che é quasi s carica o che comincia ad essere esausta. Se nei pressi delle batterie hai a disposizione la rete a 230 vca, potresti prendere in considerazione l'eventualità di tenerle alimentate perennemente in tampone a13,8 Volt (o 27,6).

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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

Con un carico adeguato (non eccessivo ne' scarso, per esempio 2A vanno bene per provare batterie da 2Ah fino a 5Ah circa) INIZIALMENTE la tensione non deve scendere MAI sotto la nominale (12V); insistendo a scaricare, dopo un primo assestamento alla tensione nominale si puo' notare (negli accumulatori al piombo) un leggero innalzamento della tensione (pochi millivolt), indice di buon funzionamento. Negli accumulatori parzialmente scarichi, difettosi o a fine vita questo leggero recupero non si vede. Se l'accumulatore e' a fine vita questo leggero recupero, pur testimoniando a favore dell'efficienza dell'accumulatore, non esclude la possibilita' che ci sia un cedimento strutturale improvviso e che l'accumulatore cessi di erogare.

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Arrangiologo

La cosa in assoluto piu' ragionevole che puoi fare, oggi che esiste internet e accedere alla documentazione e' un gioco da ragazzi, e' andare sul sito del produttore e leggerti le specifiche delle tue batterie. Tutto il resto e' aria fritta, e fritta male anche :)

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Sepp

"MrRipple" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@k13g2000vbq.googlegroups.com...

Non sono 2 celle, la batteria è per definizione una..."batteria" di celle.

3, 6, 12 celle per le batterie da 6, 12 e 24V L'unica differenza tra una batteria da 24V del supermercato e le tue 2 batterie da 12V in serie, è che tu il collegamento lo fai esterno mentre quelle del supermercato ce l'hanno interno (ma neanche sempre) Basta avere l'accortezza di usarne 2 di uguali con la stessa età e nello stesso stato di carica.

Se una si rompe, ne devi ricomprare 2...

Non esiste una regola "universale", dipende dal numero/spessore delle piastre, quindi devi attenerti ai dati del costruttore. Se non li hai, per le batteria di spunto puoi misurare per un istante la corrente di cortocircuito quando è nuova e ti tieni quel valore come guida, mentre per le batterie di alimentazione/backup potresti applicare un carico elettronico che prelevi in modo costante una corrente di (esempio) 1/10 o

1/20 della capacità. Dopo 1 o qualche ora (senza perdere tempo a scaricare completamente la batteria) ti annoti la tensione ai capi della batteria e lo usi come riferimento per il futuro. Oppure ancora, vivi tranquillo e quando arrivano a fine vita in un paio d'ore ne prendi altre 2 e le cambi. (
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Nox

Il produttore divulga le curve di scarica a batteria nuova e anche a fine vita?

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Arrangiologo

SOMMERGIBILE:

Rompicoglioni.

Rompicoglioni al quadrato.

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@40tude.net...

Voi due siete amici, vero? :-PPPPPPPPPPPP

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James T.Kirk

James T.Kirk:

Detesto quelli che hanno l'antifurto. Non serve mai a nulla, salvo che a rompere le tasche ai vicini. Se gli rubassero in casa aiuterei i ladri a portar via la roba.

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Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
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F. Bertolazzi

L'utilizzo è a 24V.

Ripeto: Due batterie al piombo da 12V in serie (= 24V); L'utilizzo è a 24V. è un problema se le ricarico in serie? è possibile testare la bontà della serie (24V) facendo una misura della tensione quando prelevo 1 o 2 Ampere? Che tensione dovrei leggere per affermare che qualcosa non va?

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Se segui questo link

formatting link

trovi sia il metodo di ricarica consigliato che le curve di scarica Per testare l'efficienza, potresti caricare le batterie per estrarre qualche ampere e vedere di quanto cala la tensione ai capi batteria dopo un certo tempo Ad esempio, nella scheda sopra, estraendo 1,44 A, si vede che la tensione cala dai 12,5V a 12V dopo 2 ore, a 25 gradi Piu' corrente tiri fuori e piu' breve e' il tempo di test Ogni tanto si sentono gli ups che 'ronzano' per una trentina di secondi Se la curva fosse pressoche' lineare dai 12,5V ai 12V, estraendo 1,44A la tensione dovrebbe calare di 12,5-12 = 0,5V / 120 minuti = 4 millivolt circa al minuto Almeno cosi' dice la scheda tecnica Ciao RobertoA

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RobertoA

Per 'caricare le batterie' intendevo dire metterci un carico, una resistenza ad esempio

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RobertoA

"RobertoA" ha scritto nel messaggio news:4c94f289$ snipped-for-privacy@newsgate.x-privat.org...

Ciao. No, che io sappia non sussiste alcun problema. Anche dove lavoro si costruiscono delle apparecchiature elettroniche che funzionano a 24V con batterie al piombo la cui ricarica avviene appunto con le stesse disposte in serie. L'unica precauzione che mi sento di segnalare è quella di verificare che le due batterie presentino resistenza interna entro i limiti e tensione simile, in pratica le batterie vanno "matchate" un po' come si usa fare con i tubi termoionici per certe applicazioni. Per misurare la resistenza interna si impiegano appositi strumenti (ASITA per esempio), anche alcuni misuratori di ESR per condensatori consentono la misura. Senza apposita strumentazione, con un tester ed un amperometro il dato si ottiene applicando un carico e misurando la caduta di tensione tra batteria a vuoto e sotto carico e tenendo traccia della corrente (a meno che il carico non sia noto ed allora l'amperometro non serve). Una volta raccolti questi dati basta dividere la differenza tra tensione a vuoto e quella a carico per la corrente misurata per ottenere la resistenza interna (in caso di carico con resistenza nota la corrente sarà il rapporto tra la tensione sotto carico ed il valore resistivo del carico stesso). Attenzione che in questo modo si misura anche la resistenza dei fili di collegamento, al contrario che utilizzando gli appositi strumenti che di fatto misurano l'impedenza della batteria tramite un'onda quadra di circa

100KHz, inquanto i fili di collegamento a quella frequenza presentano reattanza trascurabile. Comunque sia la batteria al piombo sarà da considerarsi buona se presenta un resistenza interna minore del rapporto 0,15/CAPACITA', vale a dire che per una batteria al piombo da 7A/h efficiente la massima resistenza interna consentita non dovrà superare i 0,15/7=21,5mohm (è una formula empirica ma che fornisce risultati accettabili nella pratica, mettere in conto la possibilità che nel computo ricadano le eventuali resistenze dei collegamenti se non si usano appositi strumenti). Misurata la resistenza interna si selezionano le batterie che presentano resistenza interna entro i limiti e tensione simile e le si accoppiano. D'altra parte ogni singola batteria è composta da più celle, da cui l'uso del termine batteria. Non vedo dunque il perchè, applicando una corretta tensione, non si possano caricare più batterie ponendole in serie.

Più che tensione suggerirei di misurarne la resistenza interna con un apposito strumento o col metodo descritto sopra. Ad ogni modo le batterie in genere si misurano sempre in condizine di carico limite o di carico previsto.

Saluti.

Fabio.

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Pino

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