"Victor Frankenstein" ha scritto nel messaggio news:4c9a0fd9$0$12117$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...
E' un bus con set di istruzioni di address e data, ma mi fermo qui, non ne sono conoscitore:-)
ciao Rusty
"Victor Frankenstein" ha scritto nel messaggio news:4c9a0fd9$0$12117$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...
E' un bus con set di istruzioni di address e data, ma mi fermo qui, non ne sono conoscitore:-)
ciao Rusty
Velocissimamente (rispondo poi piu' diffusamente stasera a casa):
Sono sicuro, lo comprai proprio nel 78. Lo schema e' qui':
Rusty:
Set di istruzioni? Intendevi dire protocollo di sincronizzazione, vero? ;-)
-- Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
Il 22/09/2010 14.36, Victor Frankenstein ha scritto:
Spe'... togliamo un equivoco:
"Dispositivi *complementari*", vuol dire che hai almeno una coppia di dispositivi, impiegati non si sa bene come nel circuito (potrebbero essere anche stadi interni e non di uscita), che posseggono polarita' opposta (BJT NPN e PNP, FET a canale N e P, per le valvole non esiste il complementare, per le altre bestie, IGBT, ninzo').
Possono essere, per motivi di disegno progettuale, "coppie complementari" (dispositivi aventi, di base, il medesimo o analogo "fascio" di caratteristiche, es. un 2n3055 e un 2n2955 presi a caso dal cestone della biancheria), ovvero "coppie selezionate", cioe' una coppia complementare selezionata tra decine (centinaia) di altre per avere caratteristiche "reali" (del dispositivo che hai in mano, per capirci), il piu' possibile "identiche".
Cioe' prendi 100 coppie di 2n3055 e 2n2955, li suddividi per parametri misurati in quel momento (e non per quello che leggi sui Datasheet), es. Hfe@Ic=1A, e li accoppi (i 2n3055 che possiedono Hfe=40-45 e i 2n2955 che hanno lo stesso range di Hfe).
Altro discorso e' la topologia degli stadi finali degli amplificatori ("Simmetria complementare" vs. "Simmetria quasi complementare" vs. "Pushpull a trasformatore").
Esistono diverse tipologie di stadio di uscita in classe B: per motivi lunghi da spiegare adesso, la topologia piu' logica e' quella che prevede due dispositivi, di polarita' complementari (NPN e PNP).
Ecco, questo, una volta (diciamo una 40-ina di anni fa' e prima) non era sempre possibile a causa della *mancanza* (non esistenza) di BJT di potenza e di polarita' opposta.
Fu cosi' che qualcuno (
Io, un libro del genere lo getterei subito nella spazzatura. Specialmente se fosse un libro tecnico e non divulgativo.
Si, e' la cosa piu' sensata, oggi, e risolve il problema del condensatore all' uscita (fonte di piu' o meno notevoli distorsioni, e sicuramente un aggravio notevole di costi), al prezzo di introdurne altre (maggiore complessita' del cablaggio, necessita' del controllo della componente continua in uscita).
Che sappia io sono quasi tutti operazionali (di potenza) magari CF...
Ma la domanda e' troppo generica perche' la risposta abbia un senso pratico...
"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news:sbfve7rlb8i$.4giryrqakftd$. snipped-for-privacy@40tude.net...
In tendevo dire che per me quel bus e la demineralizzazione dell'acqua per processo ionico sono pari, anzi forse ho più chiara la seconda:-)) ciao
Ciao Il vantaggio di non dover mettere un C in uscita ... e' compensato dalla probabilita' di bruciare gli altoparlanti , se va in corto un transistor finale !!!! Volendo essere pessimisti...questo lo puo' fare anche il condensatore ..andando in corto !!! Il vero vantaggio forse e' nella mancanza di una massa virtuale... che ....potendo..becca tutti i disturbi locali e magari... se puo', rende tutto instabile !!! Da non dimenticare che per fare una alim doppia...qualche componente in piu' ci vuole !!
Riassumendo si puo' dire solo che un circuito a doppia alim... e' esteticamente piu' BELLO ..a mio parere. Giorgio
-- non sono ancora SANto per e-mail
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