Amplificatore... alimentazione?

Sto cercando di realizzare un amplificatore da installare in auto.

Dopo varie ricerche ho trovato il "TDA2052":

formatting link

Ho letto il datasheet e mi sembra adatto a realizzare il mio progetto, solo che non riesco a capire se vuole AC o DC. C'è scritto "Supply Voltage Range ±4.5 ±25"...

I test del circuito esempio contenuti nel datasheet sono stati fatti a ±18V. Come posso fare un trasformatore che da un primario che può variare da

12V ad auto spenta a 13.8V a motore acceso ad un secondario da ±18V?

Grazie per l'aiuto, spero di essermi spiegato bene, sono agli inizi! :)

Reply to
Tolt
Loading thread data ...

sono

Ecco lo sapevo... :)

inizi!

o

E' che volevo risparmiare e divertirmi!

Che kit per esempio?

Hai ragione. E' che ho solo trovato l'Op-Amp in questione, tra i

100000 che ho trovato, con una buona potenza ed in grado di lavorare a 4Ohm! :(

Cmq grazie per la risposta! :)

Reply to
Tolt

puoi usare ad esempio il tda 1562q che dovrebbe fare una 70ina di W su 4Ohm

Ciao Diego

Reply to
Marson Diego

Capisco benissimo, ma purtroppo agli inizi si finisce sempre per spendere un sacco di soldi in piu' e a usare un mucchio di tempo: imparare costa. Pero' ci si diverte e se affronti la cosa seriamente (cioe' portando avanti la teoria oltre che la pratica) impari veramente molto senza quasi accorgertene.

Francamente non saprei: non ho mai cercato kit di amplificatori per auto. So che Nuova Elettronica ne proponeva uno diversi anni fa, che pero' non credo sia piu' in produzione. Il mio riferimento ai kit serviva soprattutto a farti notare che un amplificatore da auto con survoltore e' un circuito piuttosto complicato e critico, quindi poco adatto ad un principiante. In conclusione, se sei interessato solo al risultato ti conviene trovarne uno in cui un progettista esperto ha gia' risolto i problemi. Se invece vuoi imparare qualcosa ti conviene buttarti su un circuito piu' semplice: un amplificatore con OPAMP di potenza secondo me va bene, ma magari fallo da casa, con alimentazione tradizionale, in modo da aggirare il survoltore che e' la parte piu' complicata. Meglio andare per gradi e riuscire che puntare subito in alto e fallire...

Purtroppo il problema principale si chiama auto: in macchina hai una batteria a 12V. Anche ammettendo di avere i fatidici 14.4V che dovrebbe fornire l'alternatore, la legge di ohm e' impietosa: senza survoltore con un carico di 4 ohm non si sale sopra i 25W medi, e bada che ho considerato zero le cadute sui finali (che e' impossibile) e uno stadio finale a ponte (che e' gia' piu' critico di uno normale, anche se fornisce fino al quadruplo di potenza). Con la sola alimentazione dell'auto non otterrai piu' di 15-16W medi circa, checche' ne dicano i responsabili commerciali delle industrie che producono autoradio (cioe' quei signori il cui scopo nella vita consiste nell'inventare modi di misurare la potenza che forniscano risultati atti a fare colpo sul pubblico, anche se tecnicamente hanno significato prossimo allo zero, vedi la famosa potenza PMPO).

Ciao, Daniele

Reply to
Vulcan

Ti ringrazio per la segnalazione!!

Reply to
Tolt

Il survoltore sarebbe questo?

formatting link

secondo

Sono d'accordo con te. Ho infatti letto il datasheet del "tda1562q" che mi ha mostrato Marson Diego, e mi sembra molto buono. Se scrivono 70W, saranno una 30ina di WRMS continui, no? Alla fine è un ampli BTL (a ponte).

Avrei un'ulteriore domanda: se io volessi regolare il volume dell'ampli, basterebbe una resistenza in serie tra il finale e la sorgente (ovvero abbassando il voltaggio del segnale preamplificato)? Una uguale per canale ovviamente, visto che l'ampli sarà stereo! :)

Reply to
Tolt

Si, questo e' uno schema di principio che illustra il concetto (non e' l'unico modo di fare un survoltore ma probabilmente e' il piu' intuitivo). Purtroppo il problema e' che il concetto e' abbastanza semplice, ma la sua realizzazione pratica molto meno :-)

Quello infatti e' un integrato molto interessante, ringrazio te e Diego per avermelo fatto conoscere. In effetti e' un prodotto "furbo": e' un amplificatore che contiene gia' al suo interno un circuito survoltore (in questo caso una pompa di carica). In questo modo la realizzazione e' notevolmente semplificata, visto che la parte piu' critica ti e' gia' stata implementata dal produttore dell'integrato. Quali sono gli svantaggi rispetto ad un approccio tradizionale? Beh, la pompa di carica per alzare la tensione sfrutta l'energia immagazzinata in un condensatore: se richiedi troppa potenza tutta insieme l'energia finisce e il survoltore si "siede". Oltre ad avere un rendimento probabilmente inferiore rispetto ad uno step-up switching (ma qui non sono sicuro e chiedo conferma). Ora, pero', si da il caso che un segnale musicale tipico abbia un livello medio decisamente basso, con picchi elevati di potenza che sono pero' molto "corti", per cui un circuito come questo rischia di funzionare piuttosto bene. Certo, probabilmente la resa audio non e' proprio da "orecchie d'oro", ma il risultato dovrebbe essere piu' che buono per la totalita' o quasi delle applicazioni. Il datasheet non e' molto dettagliato: avrei gradito qualche indicazione in piu' sul dimensionamento dei condensatori per la pompa di carica. Forse la Philips ha un'application note da qualche parte, bisognerebbe cercarla.

Sconsiglio la resistenza in serie, meglio un potenziometro (o un trimmer), in modo da poter regolare l'attenuazione. Di solito si collega a partitore, cioe' un capo del potenziometro all'uscita del pre, l'altro capo a massa e il cursore all'ingresso del finale.

Ciao, Daniele

Reply to
Vulcan

formatting link

e'

Non volevo certo dire fosse semplice......... :(

Ottimo (per me) no?

pompa

Credo tu stia parlando dei 2 condensatori da 4700uF messi trai pin 3 e

5, e tra i pin 13 e 15, che vanno a finire nelle sezioni "Lift-Supply" all'interno dell'IC. (fig 9, a pagina 14 del datasheet)

Beh si avrei messo un trimmer. :)

all'uscita del pre, l'altro capo a massa e il cursore all'ingresso del finale.

Ovvero in parallelo? Non ho capito......

Reply to
Tolt

Esatto, mi sarebbe piaciuta qualche indicazione su come variano le prestazioni dell'amplificatore al variare di quei condensatori.

No, a partitore :-) Hai presente com'e' fatto un partitore di tensione con due resistenze? Prendi due resistenze R1 ed R2 e le metti in serie, poi colleghi il capo libero di R1 all'alimentazione, il capo libero di R2 a massa e prendi l'uscita nel punto di connessione tra R1 ed R2. In questo modo hai sull'uscita una tensione che, in prima approssimazione, e' R2/(R1+R2) volte l'alimentazione (in prima approssimazione perche' ho trascurato l'effetto del carico). Se prendi un potenziometro (o trimmer) e lo colleghi come ti ho detto, ottieni lo stesso circuito, con la differenza che il valore del potenziometro ti definisce il valore di R1+R2 (che quindi e' fisso), ma i valori di R1 ed R2 dipendono dalla posizione del cursore e quindi puoi ottenere in uscita una tensione variabile tra 0 e il massimo a seconda della posizione del cursore.

Ciao, Daniele

Reply to
Vulcan

Adesso si, mi è venuto in mente lo schema dell'attenuazione dei tweeter! :)

Grazie per l'aiuto! :)

Reply to
Tolt

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.