Alimentazione piccolo amplificatore

Oggi cannibalizzando un piccolo amplificatorino da una di quelle cessosissime casse per PC da 3W per riciclarlo come amplificatore microfonico, ho notato che "l'aggeggio" funziona entro un range abbastanza ampio di tensione. Diciamo che sembra funzionare tanto a 6V quanto a 12V (la sua alimentazione nominale sarebbe 8.5Vac che raddrizzati dovrebbero diventare 10-11Vdc). Mi chiedevo... che cambia se continuo ad alimentarlo a 6V? del tipo... gli diminuisco solo la potenza massima erogabile o ne risente in qualche modo anche la qualità del suono?

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RocketSky
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Non =E8 un cattivo segno, casomai il contrario.

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Diciamo che la riduci a circa un quarto. In realt=E0 meno, perch=E9 il margine tra tensione di alimentazione e tensione di picco in uscita tende a rimanere costante. Se per=F2 i trans di uscita escono di collettore, allora il margine =E8 trascurabile e la stima di 1/4 =E8 buona.

Se non lo fai saturare chiedendogli troppa tensione in uscita, non dovrebbe peggiorare nulla.

Se cannibalizzi anche l'altra cassa e monti i due ampli a ponte, allora la potenza dovrebbe tornare al valore originale.

Ciao

Tullio

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T. M.

"T. M." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@h28g2000yqd.googlegroups.com...

L'altra cassa è passiva. Dall'ampli escono i canali Sx e Dx... se li saldassi brutalmente assieme (rispettando le fasi ovviamente) otterrei lo stesso effetto? :)

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RocketSky

No. Devi individuare i due ingressi, pilotarli in controfase (si fa introducendo un solo transistor, montaggio semplicissimo) e mettendo l'altoparlante a ponte tra le due uscite.

Ciao

Tullio

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T. M.

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