progetto amplificatore hifi +-12V

salve, sto costruendo un lettore cd amplificato usando un alimentatore PC, un lettore cdrom. L'ampli vorrei costruirmelo da solo. Siccome ho già l'alimentazione mi serve un progetto da +- 12 volt. Ho cercato in rete in posti tipo:

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ma non riesco a trovarne uno con l'alimentazione giusta. Ad esempio, suppongo che usare i +-12v dell'ATX come 0-24v non sia una buona idea, visto che il CDROM è alimentato con lo stesso ATX e vedrebbe la massa della sua uscita come -12v dell'ingresso dell'ampli (spero di essermi spiegato, anche se in maniera contorta)

Grazie per l'aiuto

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onderoots
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Ciao, dovresti trovare in rete il progetto di un (piccolo) ampli alimentato a tensione singola... Tieni presente che gli alimentatori per pc non hanno un alto amperaggio all'uscita dei +-12 v. (1 ampere o sbaglio?) Meglio sarebbe usare un alimentatore a parte. Ricordo progettini di NE che erano a singola tensione ed usavano tda 2002/2003 e mi capito' per le mani persino un ampli con darlington alimentato a singola tensione. Purtroppo non ho piu' le riviste....

Rob

"onderoots" ha scritto nel messaggio news:gfjiei$mp8$ snipped-for-privacy@aioe.org...

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Jsb

È una pessima idea, ma non per il motivo che hai indicato: la linea a -12V può erogare pochissima corrente. Per evitare il problema che indichi basterebbe un condensatore di disaccoppiamento tra lettore e amplificatore.
--
"Non seguire la massa, segui la Vcc!"
?syaochan? ~ syaochan@hotmail.com
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syaochan

"onderoots" ha scritto nel messaggio news:gfjiei$mp8$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Stò cominciando ad otiare gli alimentatori da PC !!!! Tutti ci vogliono fare di tutto!!! Un amplificatore si alimenta con un toroidale un ponte di diodi e due condensatori, e va meglio di 1000ATX!!!! ciao Rusty

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Rusty

Va bene mi avete convinto. E' colpa mia che ho il pallino del riciclo. C'ho anche un alimentatore duale a +-18 Volt. Userò quello....

PS: ma il lettore CDROM quanto assorbe? Perchè l'ATX dichiara 230w, che farebbero quasi 20 A a 12 volt, o no? Perchè non bastano per un ampli?

ciao...

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onderoots

Tra l'altro, con + - 18V puoi ottenere circa 18W/canale su 8 Ohm e

30W/canale su 4 Ohm, mentre con + - 12V puoi avere solo 7W/canale su 8 Ohm e 12W su 4 Ohm (facendo due conti al volo)
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LAB

"LAB" ha scritto nel messaggio news:gfk4m6$6f1$ snipped-for-privacy@serv1.iunet.it...

Comincio ad avere la fobia da ATX A parte che per un amplificatore che stà su pochi cmq di basetta devi metterci una assurda scatola con ventola, a parte che il loro massimo lo danno sui 5 volt e il 12 è secondario rispetto al 5 a parte che sono noisy, e specialmente...sono brutti! ciao Rusty

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Rusty

Come si fa questo volo? Tanto per capire....

Grazie Ale

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onderoots

"onderoots" ha scritto nel messaggio news:gfk78p$fji$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Tensione massima continua, quindi parlando di +-18=36X1,41=50V continui, togli un paio di volt che cadono sul ponte di diodi cinese stimiamo 48Vdc ai finali, dopodichè consideri il rendimento di un classe AB che stà fra il 70 e l'80% siamo fortunati e viaggimo al massimo quindi la massima escursione che abbiamo sul carico diventa 38,4Volt questa è PP cioè la tensione da picco positivo a picco negativo che fai scorrere sul carico, a questo punto tensione e impedenza del carico e legge di ohm hai la potenza stimata, naturalemte devi prima esprimere la tensione in RMS cioè la PP/2 il tutto diviso Rad 2 , quindi 13,6 Volt rms, la potenza è V2/R quindi 23W si otto ohm, teoricamente il doppio su 4 se l'alimentatore e i finali reggono il raddoppio di corrente!

Come vedi la potenza è funzione del quadrato della tensione, quindi piccoli aumenti di tensione di alimentazione provocano grandi cambiamenti di potenza!! Però l'orecchio non è lineare, per avvertire un raddoppio acustico serve una potenza 4 volte maggiore , quindi se hai un ampli da 30 piu 30 per sentire "forte il doppio" devi moltiplicare per 4 i tuoi 30 W...120 w canle ti assicurano lascolto al volume doppio!

ciao Rusty

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Rusty
30W/canale su 4 Ohm, mentre con + - 12V puoi avere solo 7W/canale su 8 Ohm e 12W su 4 Ohm (facendo due conti al volo) >>>Come si fa questo volo? Tanto per capire....

Con + - 18V non puoi avere in uscita più di + - 17V, cioè 34V picco-picco. 17V di picco diviso radice di 2 fa 12Veff; 12 al quadrato diviso 8 fa 18W. Su 4 Ohm ottieni un po' meno del doppio.

Ciao Gianluca

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LAB

NOn stai usando correttamente il parametro del rendimento dell'amplificatore. Un rendimento del 70% si riferisce alla potenza con un ben determinato segnale di ampiezza e forma prestabilita, non alla tensione. Facendo i conti su un solo lato (i valori picco picco non mi sono mai piaciuti :)), la tensione di alimentazione puo` essere dalle parti di 20V o giu` di li`. Oltre alla caduta sul diodi, devi anche togliere il ripple sul condensatore e una stima ragionevole potrebbe essere 2V-3V.

A questo punto con +20V/-20V sull'alimentazione, in uscita puoi ottenere dalle parti di 17V di picco (caduta sui transistori. Se si esce di collettore funziona meglio ma e` piu` critico da compensare). Con 17V di picco, *e forma d'onda sinusoidale* si ha in uscita una potenza media pari a (17V)^2/(2 RL)=che con 8 ohm di carico danno circa 18W medi.

Il rendimento minore di 100% e` dovuto al fatto che la tensione entra a

20V ed esce a valori minori: la caduta di tensione per la corrente che passa scalda i finali. In questo caso la corrente di picco assorbita ha un valore di picco di 18V/8ohm=2.25A. Il valore medio della corrente complessiva assorbita dalle due alimentazioni (sempre con segnale sinusoidale) e` di 1.4A circa, che moltiplicato per i 20V di alimentazione fa una potenza di 28W. Il rendimento, in queste condizioni e` di circa il 63% (se non ho inciuccato i calcoli).

Il rendimento effettivo e` in realta` minore perche' ho considerato una tensione di alimentazione costante di 20V, mentre in realta` e` piu` alta, essendoci il ripple che arriva dall'alimentazione.

Aggiungerei che questa potenza media e relativo rendimento non servono praticamente a nulla, in quanto un segnale audio non e` una sinusoide. Con un segnale causale la potenza media puo` essere dalle parti di 1/10 di quella di picco (dipende da quanto e` pompata la musica), e il rendimento cala ulteriormente, ma essendoci poca potenza in gioco il circuito non scalda piu` di tanto.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, dar?er mu? man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Vero:-)

Odio i finali con uscita di collettore:-) Il simm complementare deve uscire di emettitore:-)

Partiamo da un punto, la caduta da Vcc all'uscita per un dato amplificatore, con una precisa tipologia circuitale rimane all'incirca costate anche variando la tensione di alimentazione, quindi questo dato influisce sul rendimento generale in maniera positiva se aumentiamo la tensione di alimentazione, Il limite di caduta è dato dalla massima tensione di swing dello stadio cosidetto amplificatore di errore a cui facciamo seguire la tensione di giunzione della doppietta o tripletta di transistor di uscita + la caduta sulle resistenze di emettitore dei finali, mettiamoci anche piccole cadute per cablaggi piste, l'alimentatore che si siede e ammenicoli vari!

Io in passavo mi dielettavo a fare ampli ho trovato che un 70% della tensione di alimentazione (escludendo mancanze da parte dell'alimentatore, diciamo di avere uno stabilizzato per capirci) è un dato che per aprossimazione si adatta ad un ampio spettro di casi, sempre rimanendo nei classe AB

Il segnale suinusoidale è un compromesso, ma la potenza andrebbe dichiarata comprendendo questo dato*, il fattore di cresta del segnale vero è meno cattivo della sinusoide ad 1Khz! Altrimenti si dichiara la potenza a spettro pieno con rumore rosa se vogliamo essere cattivi!!

*es: 40Wsu 8ohm @ 1Khz

E che dire del carico reale che non è mai una resistenza pura da 8ohm ma qualcosa decisamente più complesso?:-)

Credo si stia approciando la cosa in maniera diametralmente opposta, quello che volevo spiegare io in poche parole era come stabilire data una tensione di alimentazione quel'era all'incirca la potenza in uscita che ci si poteva aspettare da un ampli di potenza in classe AB, un veloce calcolo di stima per capire per esempio da "quanti watts è?" un ampli sconosciuto disponendo solo di un tester! Ritengo ancora che un fattore del 70% in tensione sia un valore medio sufficiente a dare una stima della potenza:-) ciao Rusty

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Rusty
22:01 - Lun 17 Nov 2008, 09:05, "Rusty" "Franco" ha scritto nel messaggio
[.............]

- il segnale sinusoidale per indicare la potenza massima non è un compromesso, è il massimo ammissibile. Io ho capito che "Franco"

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uniposta

Avevo capito male quanto avevi scritto. Quando avevi indicato il rendimento del classe AB in 70-80% avevo interpretato che ti riferissi al valore di rendimento teorico del 78% circa che si trova quando si studia questa topologia. Avevo letto il termine rendimento come rapporto fra potenza di uscita diviso quella di alimentazione.

Invece volevi dire che di tutta la tensione disponibile all'uscita del raddrizzatore a vuoto, se va bene sotto carico riesci ad averne sul carico un 70-80%, come regola pratica, e di li` in avanti si puo` fare una stima della potenza erogabile.

La parola rendimento probabilmente non era la piu` adatta :)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"Franco" ha scritto nel messaggio news:gftp3h$je8$ snipped-for-privacy@nnrp-beta.newsland.it...

Esatto , il 70% è la riduzione che applico alla tensione di alimentazione per questi calcoli approssimati! Si in effetti il rendimento darebbe più da applicare al discorso potenza:-) ciao Rusty

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Rusty

RUSTY: Esatto, il 70% è la riduzione che applico alla tensione di alimentazione per questi calcoli approssimati!

La tensione di picco del segnale in uscita non può superare il valore della tensione di alimentazione (considerando un'alimentazione duale |+V| o |-V|, che sono uguali) quindi, per un segnale sinusoidale, Veff = Vp diviso radice di 2. Per un'onda quadra Veff = Vp, quindi la potenza risultante è il doppio della precedente. Questa è dichiarata come "Potenza musicale" (almeno così era una volta, quando ancora c'era un po' di onestà in ciò che si dichiarava).

In realtà bisognerà anche considerare che ai capi di un transistor rimane sempre una c.d.t. di pochi Volt.

Gianluca

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LAB

"LAB" ha scritto nel messaggio news:gfu076$rs5$ snipped-for-privacy@serv1.iunet.it...

Mi sono espresso male, la tensione PP in uscita la considero circa il 30% in meno di quella di alimentazione...va bene così:-DDD

Un transistor ben saturato stà a circa 0,2 volt fra collettore ed emettitore:-)

Si ma non hai un transistor solo, a parte qualche vecchio schema che usava la tripletta atipica con uscita di collettore, in cui si imponeva un guadagno anche allo stadio finale (se qualcuno ricorda i finali premontati di Gianni Vecchietti funzionavano esattamente così, un op-amp in ingresso tipo uA709 e tripletta con gain per portare lo swing di tensione dai circa

30Vpp dell'operazionale agli 80Vpp dell'uscita )...dicevo a parte le cose strane i finali di levata potenza usano almeno tre stadi follover in cascata, in più c'è lo stadio amplificatore di errore (quello fra i transistor del diff. d'ingresso e i finali) che ha una sua Remitter (ReXIbias)+ una Vce sat che limitano anche loro l'escursione:-) ciao

Rusty

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Rusty

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