alcune domande sul rifasamento

quando si rifasa un impianto si installa una batteria di condensatori in grado di "palleggiare" una determinata energia reattiva con i carichi, alleviando questo compito alla rete elettrica, che quindi risulta meno caricata. Se gli impianti non fossero rifasati dove potremmo immaginare siano posti quei trasformatori che altrimenti sarebbero nella centralina di rifasamento? A quanto mi risulta l'ente distributore =E8 dotato solamente di generatori e di trasformatori (notoriamente di natura ohmico-induttivo). Quindi da dove proviene l'energia reattiva capacitiva? Inoltre: le centraline di rifasamento a compensamento automatico correggono lo sfasamento sulle singole fasi in maniera indipendente, oppure pu=F2 essere effettuata una regolazione singola per ogni fase (buono in caso di impianti squilibrati)? Grazie ciao.

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eltape
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"eltape" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@m73g2000cwd.googlegroups.com...

Direi che ti risulta male ^^ I generatori sincroni hanno reattanza negativa e quindi erogano potenza reattiva capacitiva, comportandosi dal punto di vista della rete esattamente come la batteria di condensatori di cui parlavi. Sul resto non so rispondere :)

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marco©

Il 13 Oct 2006 10:35:23 -0700, "eltape" ha scritto:

quali trasformatori sarebbero ? Nelle centraline di rifasamento automatico (io preferisco chiamarli quadri di rifasamento) ci sono condensatori, contattori e centraline elettroniche di misura del cosfi. Qualche volta anche induttanze di filtro per le armoniche.

Per quello che ho visto il rifasamento avviene con l'inserzione di batterie di condensatori trifasi, con uguale capacità su ogni fase. Si da' per scontato infatti che su utenze rilevanti il carico sia abbastanza equilibrato.

Le centraline che misurano il cosfi normalmente lo fanno su una sola fase.

Un buon produttore

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MazE

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MazE

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