contattori rifasamento e resistenze limitatrici

a quale scopo vengono utilizzate delle resistenze limitatrici (quelle che ho visto io di tipo spiralato) nei contattori rifasamento? servono solo durante il transitorio di spunto oppure sono necessarie durante tutto il periodo di funzionamento del contattore? grazie

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Dante
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Le resistenze limitatrici servono a ridurre lo spunto di corrente nel momento in cui il condensatore viene inserito in linea. Teoreticamente, un condensatore in spunto equivale ad un corto circuito via via calante come corrente, fino al momento in cui il condensatore raggiunge una tensione uguale a quella che gli viene fornita ( in alternata è continuamente variabile). Una volta che il condensatore è a regime, le resistenze vanno cortocircuitate ( sono due nei condensatori trifasi). Normalmente poi vi è un'altra resistenza ( 2 nel caso dei condensatori trifasi) ai capi del condensatore, che serve a scaricare il condensatore quando viene staccato dalla rete. Viene calcolata in modo che porti la tensione fra i capi del condensatore a zero in trenta secondi. La presenza di queste ultime resistenze è un fattore di sicurezza per chi deve fare manutenzione. Regola: prima di toccare i collegamenti di un condensatore di rifasamento, misurare col tester la tensione residua, anche verso terra. Se le resistenze si sono rotte altrimenti è possibile rimanere folgorati!! Ciao Ro37bis (Roberto)

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Ro37Bis

E quanto tempo ci mette ad andare "a regime"?

Altra curiosita': come sono fatti i condensatori "trifasi" e perche' le resistenze sono solo 2?

Grazie.

Tom.

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Tomaso Ferrando

"Tomaso Ferrando" ha scritto:

Dipende dal valore della resistenza limitatrice: puoi pensare ad un tempo di circa 5*R*C secondi. Esempio: R=100 Ohm, C= 100 microfarad, tempo = 50 ms.

Sono dei semplici condensatori... ma sono tre invece che uno

Perche' tipicamente i condensatori sono collegati a stella e bastano 2 resistenze per fare si' che la corrente incontri almeno una resistenza per ognuno dei percorsi possibili su cui puo' scorrere.

Ciao

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Fabio G.

Si, ma in alternata?

Avevo qualche dubbio sulla loro esistenza...

Spesso in BT il collegamento e' a stella e comunque non mi sembra quel gran rosparmio visto che normalmente si utilizzano contattori trifase con apposito blocchetto trifase di contatti "anticipati" per l'anserzione dei dispositivi di limitazione.

Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

"Tomaso Ferrando" ha scritto:

Il discorso e' abbastanza simile. Dai un'occhiata alle simulazioni:

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: Circuito simulato. Il rele' si chiude dopo 40ms, cortocircuitando la resistenza limitatrice. Il condensatore parte scarico.
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Nota come la Vc (viola) insegue quasi subito l'alimentazione (gialla). A 40 ms il rele' si chiude, e Vc=Valimentatore.
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Zoom dei primi istanti

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e
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: L'alimentazione parte sfasata di 90°, cioe' col valore di picco. E' il caso peggiore per la carica del condensatore. Dal grafico direi che possiamo considerare la situazione dopo circa 4*R*C=8 ms.

Se ti interessa anche il caso trifase, fammi un fischio.

Vabbe' ma ti risparmi comunque una resistenza

Ciao!

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Fabio G.

Beh, a 50 Hz, in 50 ms di cose ne succedono!

Sarebbe piu' corretto mettere nello schema "l'interruttore" che da alimentazione al circuito.

Forse si puo' anche un po' prima...

Si, in meno di un semiperiodo (e non so se potrebbe essere diverso). Farlo durare 50 ms mi sembrava un po' buttata la'...

No grazie: il campo rotante mi da le vertigini.

Visto che va molto il triangolo... E poi ci sono i contattori (adatti a quel tipo di carichi!) che hanno gia' i tre anticipatori...

Saluti e grazie.

Tom.

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Tomaso Ferrando

"Tomaso Ferrando" ha scritto:

Piu' corretto no, semmai rende + fruibile la simulazione, ma ai fini del nostro studio non cambia nulla

Anche questo non c'entra nulla con lo studio che stiamo facendo

Veramente non era poi cosi' buttata la'... Se ci hai fatto caso in questa simulazione la resistenza e' 20 Ohm, e non 100 come nel precedente messaggio...

Su questo non insisto perche' non sono molto informato

Ciao

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Fabio G.

Tutto quello che vuoi, ma quello da te rappresentato non e' il circuito di cui si stava parlando. Quando si simula un circuito credo che si debba replicare lo schema reale e specificare quali sono i parametri di contorno: nel caso specifico una sorgente di alimentazione a tensione e frequenza costante e di potenza infinita e, soprattutto che siano trascurabili sia l'induttanza che la resistenza dei collegamenti. (Se vogliamo manca anche il carico da rifasare).

Se vogliamo bypassare la resistenza quando siamo a regime possiamo prendere in considerazione anche questo...

Tanto per provare potremmo supporre di voler rifasare fino ad un cosfi

0,9 un carico ohmico-induttivo alimentato a 220V/50Hz che assorbe 2800W con un cosfi 0,7 utilizzando quello che abbiamo in casa: un condensatore da 100uF inseribile tramite una resistenza di limitazione di 100 Ohm e vedere se il condensatore impiega davvero 50 ms per andare "a regime"... Credo che a 50 Hz non si vada oltre i 20 ms (o anche 10 ms?)...

Neanch'io: ho solo dato un'occhiata in giro...

Saluti.

Tom.

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T. Ferrando

snipped-for-privacy@libero.it (T. Ferrando) ha scritto:

Esattamente non so' nemmeno quale sia il circuito di cui stai parlando. Tu contestavi il tempo di andata a regime del condensatore e io ho preparato un circuito che simulasse quel particolare aspetto della discussione.

Certo, ma dipende anche qual e' l'obiettivo che si vuole ottenere. In questo caso esso era il calcolo del tempo di andata a regime della V nel condensatore.

Ripeto: lo scopo del circuito era determinare dopo quanto tempo la V del condensatore andava a regime in caso di alimentazione sinusoidale, non simulare un sistema di rifasamento.

Non ci penso nemmeno, ho gia' perso un quarto d'ora a simulare quel circuito (ricevendo contestazioni secondo me superflue), figuriamoci se ne simulo un altro... fallo pure da solo.

Ciao

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Fabio G.

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