Accumulatori al NiCd

Ho letto un mucchio di pagine web e post su IHE ed ho capito di non essere l'unico ad avere le idee confuse. Una cosa che mi pare di aver capito =E8 che le NiCd hanno (ma alcuni dicono di no) l'effetto memoria e quindi andrebbero periodicamente scaricate lentamente e completamente fino ad una certa tensione. Poi la ricarica andrebbe fatta a corrente costante non superiore al 10% di capacit=E0/h, per circa 14 ore. Una cosa che vorrei capire =E8 invece: dopo questa fase, =E8 possibile lasciarle indefinitamente in tampone ad una certa corrente (tipo 1%C/h)? O =E8 indispensabile staccarle completamente?

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antologiko
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antologiko:

Direi che sbaglino. Salvo non ci siano state novità di cui non sono al corrente.

Il problema è che la corrente, una volta caricata la batteria, continua a circolare e viene dissipata sotto forma di calore. Il calore non fa bene alle batterie, bisogna vedere quant'è. Se prendi una 2 AH (che poi , come s'è già detto, sono spesso "capacità di fantasia") e la carichi a 1/10 C, ovvero 200 ma, la riscalderai con un quarto di watt, che non è poca cosa, soprattutto se la batteria è termicamente isolata dall'ambiente.

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F. Bertolazzi

antologiko:

No, è normale lasciarle collegate, ma con una corrente max di 1/50 - 1/100 C.

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F. Bertolazzi

Ok grazie, 1/100 C =E8 poi quello che volevo dire. Buon anno anche a te!

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antologiko

Sull'effetto memoria esistono pareri contrastanti. Per le Ni-MH pare che sia (quasi) assente, comunque di tanto in tanto una scarica completa (fino a 0,9 V, non fino a 0 però) seguita da una carica aiuta a tenere in "forma" la batteria.

Ti dico cosa è riportato nel manuale di un caricabatterie per... intenditori sulla scelta del tasso di carica:

"Charging at a rate below 0.33C and above 1.0C is not recommended. Charging too slow may prevent the charger from terminating correctly. Charging too fast may damage the battery."

In genere carico le batterie a C/2.

Per quanto riguarda la trickle charge (tampone), non dovrebbe produrre danni alle batterie se il tasso di carica è inferiore ad un certo valore (C/100 ma potrei ricordare male), comunque evito di lasciare le batterie collegate al caricabatterie una volta terminata la fase di top-off charge.

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Luigi C.

sia

0,9 V,

atteria.

Diciamo allore che 'male non gli fa'!

Con tanti saluti alla storia del C/10

Ma non scaldano tanto? E poi non capisco perch=E8 caricarle pi=F9 lentamente di C/3 non permetta di terminare correttamente la ricarica.

nni

00 ma

Ok questo =E8 chiaro. :-)

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antologiko

Per tassi di carica troppo bassi il dV, negativo, di fine carica diventa così piccolo in valore assoluto da essere difficilmente, o addirittura non più, rilevabile dai caricabatterie.

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Luigi C.

Ci vuole un po' di "cultura", nonche' uno specchietto riepilogativo.

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Che sia dannato chi, all'epoca (anni '70) ebbe questa "uscita" per descrivere le primissime batterie nicd, non sinterizzate, usate in un satellite con precisissimi tempi di carica e scarica. Oggi se ne riempiono la bocca tutti. Quasi sempre a sproposito (quante ne sentite, voi, dell'effetto memoria delle LITIO? A me viene un travaso di bile ogni volta)

E' semplicemente una microcristallizzazione interna che rovina la capacita' della pila di restituire l'energia accumulata. Cicli di carica e scarica sbriciolano questi cristalli, ma si ottiene lo stesso risultato... USANDO una batteria.

Roba vecchia. Oggi lo stato dell'arte e' la ricarica ad impulsi. Solo che fai molta piu' "fatica" a costruire un caricabatteria ad impulsi con delta-V, piuttosto che un umile LM317 ed una resistenza.

Credo che ci siano suggerimenti sul link la' sopra. Credo che pochi punti percentuali di C siano indicati. Ho una luce di emergenza che usa tre nicd (1,5Ah) collegate cosi', in tampone. Dopo vent'anni gli ho cambiato le batterie... ed ancora va. Sul catalogo RS ci sono delle (costose) nicd "per alta temperatura, collegabili in tampone", ma ho deciso di fare "spannometricamente" comprandone... generiche. Tanto non e' che perdevo granche'... ogni tanto la faccio accendere e mi pare ancora in ottimo stato (almeno un paio d'ore di luce) e sono gia' passati alcuni anni. Alla faccia del cosiddetto Effetto Memoria (prrrttt!).

Fabrizio

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Bowlingbpsl

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