x Franco: Shutdown LM2675

Ciao Franco, Overkill mi ha detto di rivolgermi a te a riguardo di una questione aperta sul newsgroup it.hobby.elettronica.digitale con il titolo CD4013B: provo a riassumerti il problema. Voglio creare un circuito di accensione/spegimento di tipo toggle, per il regolatore in questione, utilizzando un flip flop di tipo D configurato in T-mode e comprensivo di circuiteria anti-rimbalzo. Il flip flop devo alimentarlo con +12V presi da una batteria. Fino a quì nessun problema. La questione sorge, però, sull'ampiezza dell'impulso che dall'uscita del flip-flop deve andare in ingresso al LM2675. Sul datasheet -

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- ho trovato informazioni discordi: stando allo schema a blocchi dell'ic, si nota la presenza di un diodo zener da 7V in ingresso al pin di shutdown, diodo che mi consentirebbe di mandare l'impulso di ampiezza +12V direttamente in ingresso al regolatore tramite una semplice resistenza per limitare la corrente di breakdown dello zener. Stando a quanto riportato nei Maximum Absolute Ratings, invece, si pone come limite di ampiezza all'impulso di shutdown la soglia dei +6V. Tutto ciò mi sembra un pò discordante. Secondo te, a che livello devo fissare l'ampiezza di questo impulso ?

Grazie Antonio

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Antonio
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Ciao Franco, innanzitutto grazie per avermi risposto. Siccome questo circuito fa parte di un progetto "serio", vorrei trovare una soluzione economica - in termini d'ingombro e soldi - ma affidabile. Oltre al partitore, che ne pensi di un NPN in configurazione collettore comune, in particolare un BC817-40 con il collettore collegato a +12V, la base collegata all'uscita del flip flop tramite un resistore da 240K, l'emettitore a massa tramite una resistenza da

330 ohm - circa 10mA di corrente di emettitore - e l'uscita prelevata sull'emettitore ?....sarà troppo uno spreco di componenti ?
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Antonio

Antonio wrote: > stando allo schema a blocchi dell'ic, si nota la presenza di un

5V. QUesto perche' non ho trovato nel data sheet nessuna informazione sul rating in corrente di quello zener, e quindi non puoi sapere quanta corrente far passare dentro. Probabilmente se metti all'uscita del FF una resistenza da 56 kohm non capita nulla di male, ma in un progetto serio non si puo` fare. Addirittura non puoi neanche essere sicuro che ci sia davvero quello zener, e che non sia invece un circuito di protezione diverso. Ai numeri stampati nelle colonne min e max bisogna credere, ai grafici e agli schemi interni molto di meno :-)

Alla faccia dell'avarizia, metterei due resistenze che formino un partitore di tensione all'uscita del FF e che riducano la tensione a 12V.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Mi pare un costo aggiunto eccessivo. Stai facendo un partitore fra la resistenza di base divisa per il beta e la resistenza di emettitore. La partizione dipende dal beta del transistor, e questa non e` mai una buona cosa, in quanto il beta cambia da un transtitor all'altro, cambia con la temperatura e il punto di funzionamento. Inoltre "sprechi" 10 mA di corrente, in un progetto a batterie potrebbero essere tanti.

RImango dell'idea che forse sia meglio un partitore per portare i 12V a poco meno di 5V (nel vecchio messaggio avevo scritto 12V per un lapsus).

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao, continuo a non capire il motivo del BJT. IMHO se i 12V di alimentazione sono "sicuri" e stabili un partitore con 2 resistenze fa benissimo il lavoro. Se invece i 12 V possono anche essere 15 ti conviene utilizzare una resistenza e uno zener da 5,1V. Poi non so...

Ciao

--

***** By The Overkill !!! *****
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Overkill

Grazie mille per i vostri suggerimenti, opterò per il partitore.

"Overkill" ha scritto nel messaggio news:8MkMb.33889$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

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Antonio

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