Volt, inverter e Watt

"Rob" ha scritto nel messaggio news:43754e51$0$13261$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

ottenere

di

Un inverter non e' costituito unicamente da un trasformatore, ma c'e' anche un circuito che genera la forma d' onda (tipicamente quadrata, invece della sinusoidale normale) e poi un trasformatore ELEVATORE ? Per rendere un po' l' idea... e' come un 12V-220V usato al contrario (che schifo di esempio).

Ik.

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IntyK 2003
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Domandine:

Non ho molti problemi a capire come un trasformatore possa prendere la 220 di casa e tirare fuori a scelta 3, 6, 9, 12 Volt in corrente continua... Si sa che se ho troppo di qualcosa posso "buttare" gli eccessi per ottenere meno. Il problema sta nel capire come riesce un inverter a trasformare la 12 V di una batteria in 220 V alternata! Da dove li piglia i restanti 208????

Mi e' venuta un idea a riguardo: un inverter continua a "prendere" dalla batteria fino a che non ha 220 e poi li butta fuori tutti assieme, se fosse cosi' come sto dicendo si avrebbe la seguente conseguenza.

Poniamo che con una batteria da 12 V posso tenere accesa una lampadina per

50 ore, poi la batteria si scarica; ora, se al posto della lampadina attacco un bell'inverter la durata della batteria sara' molto minore di 50 ore giusto?

E qui entra la prossima domanda: se all'inverter attacco una lampadina da

200 W, la batteria durera' ancora meno che se attaccassi una lapadina da 100 W, giusto? Quindi la durata della batteria non solo dipende dai Volt che mi escono dall'inverter ma anche dai Watt che consumo sul carico?

Dico bene o vaneggio?

--
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Rob

Rob ha scritto:

Un trasformatore riceve alternata e dà ancora alternata, se hai continua in uscita vuole dire che oltre al trasformatore hai un' elettronica per la conversione. Per esempio un raddrizzatore e forse anche uno stabilizzatore.

Per piccole differenze si, ma un trasformatore non toglie l' eccesso, riceve energia e la converte, può per esempio ridurre la tensione e contemporaneamente, in maniera proporzionere aumentare la corrente. Se collegato al contrario può aumentare la tensione, ma ovviamente la corrente in uscita è proporzionalmente più bassa di quela in entrata.

A grandi linee converte con commutatori elettronici la continua in alternata e poi con un trasformatore ne cambia le carattiristiche, ovvero eleva la tensione.

Dura meno perchè l' inverte sicuramente ha una sua efficienza, magari rende al 90%, ma non perchè viene in qualche modo buttata la differenza di tensione. Poi bisogna vedere cosa colleghi come carico all' inverter.

Certo, da 100 a 200 raddoppia la potenza, quindi a parità di tensione di alimentazione raddoppia la corrente.

Ciao Danilo

--


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gnat

Mi era venuta questa idea perche' mettendo una mano sopra un trasformatore in funzione da parecchio tempo si sente che e' caldo... Pensavo che la tensione in eccesso fosse trasformata in calore... Ora ho capito che succede.

Hahaha buona questa! :)

Ora qui mi viene un altra domanda: Attaccando una lapadina da 12 V e 5 W o attaccandone una fa 220 V e 5 W la durata della batteria e' la stessa? (ipotizzando che una lapadina 220V 5W esista e trascurando l'eventuale consumo dell'inverter). A naso e alla luce di cio' che mi hai detto mi vien da pensare di si! Giusto?

Grazie per la chiara risposta!

--
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Rob

"Rob" ha scritto nel messaggio news:43754e51$0

La tua visione intuitiva e' profondamente sbagliata, non butti via proprio niente. E' una macchina reversibile, tu potresti tranquillamente mandare dentro i 12 volt alternati e tirare fuori 220 dall'altra parte, in tal caso seguendo la tua visione sembrerebbe che si moltiplicassero i pani e i pesci.

Il trasformatore non scarta e non inventa, _trasforma_ e basta: il prodotto tensione x corrente sul primario equivale al prodotto tensione per corrente sul secondario.

V1 x A1 = V2 x A2

Se entri con 220 volt e 1 ampere (220 VA) puoi uscire con 12 volt e 18 ampere. Se inverti gli avvolgimenti ed entri con 12 volt e 20 ampere (quindi con un cavo bello grosso), dall'altra parte puoi tirarti fuori 220 volt a un ampere abbondante. Se entri con 12 volt 2 ampere, esci con 220 volt e un decimo di ampere.

Se proprio vuoi una metafora intuitiva, puoi immaginare una macchina fantascientifica che trasforma le persone: da una parte entra un tipo lungo e smilzo, e dall'altra esce che pesa uguale, ma adesso e' basso e tracagnotto. La macchina e' reversibile, il tipo basso e muscoloso puo' entrare, in tal caso esce alto e magro, sempre pero' pesando uguale.

Non li piglia, "allunga" i 12 finche' diventano 220. Chiaramente enll'allungarli si assottigliano.

La batteria a 12 volt prima passa per un circuito che scambia rapidamente i poli positivo e negativo fra loro 50 volte al secondo, in modo da simulare una alternata a bassa tensione, poi questa alternata a 12 volt e tanti ampere entra in un trasformatore da cui esce a 220 volt con pochi ampere.

con un ruttino?

giusto, perche' invece della lampadina da 12 V e 5 watt ti verra' sicuramente la tentazione di attaccare una lampadina da 220 V e 75 W, che consuma 15 volte di piu'.

Purtroppo si', se ciucci piu' corrente la batteria si svuota prima.

La durata della batteria dipende QUASI SOLO dai watt che tiri fuori dall'altra parte.

Se non attacchi carico, il fatto che il circuito sia atto a produrre 110,

220 o 400 volt, avuoto, e' ininfluente.
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Vincenzoni Attilio

Rob ha scritto:

Non rendono mai al 100%....

Più che altro sono perdite magnetiche nel ferro del trasformatore.

Esatto. ciao Danilo

--


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gnat

"Rob" ha scritto nel messaggio news:4375cc40$0

D'accordo, ma il calore e' dovuto al rendimento che non e' mai proprio il

100% e quindi dissipi sempre un 5% di energia in calore.

Il discorso del dissipare che dici tu, tra l'altro, in elettronica esiste anche, ma si verifica negli stabilizatori lineari, in cui magari entri con

12 volt, il carico chiede 5 volt, effettivamente i 7 volt di differenza vengono dissipati dal transistor regolatore in serie al circuito. Esso funge da resistenza variabile, e' attraversato dalla stessa corrente del carico, e dissipa la differenza fra Vin e Vout moltiplicata per la corrente Iout. Quello si' che scotta come si deve!

Trascurato il trascurabile (efficienza, consumo proprio dell'inverter), si'. V*I in = V*I out

Hai capito correttamente. Poi chiaramente nella pratica poi il consumno proprio dell'inverter, per un carico cosi' piccolo, non e' piu' trascurabile, ma vedo che hai gia' intuito anche questo.

Ciao VA

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Vincenzoni Attilio

Guarda che esistono semplicissimi Trasformatori 12 V -> 230 V... Ovviamente la batteria durerà meno per via della legge P = V * I dalla quale I = V/R Vaneggi... :)

Bye,

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Carmine

Il giorno Sat, 12 Nov 2005 15:41:27 +0100, "Carmine" ha scritto:

Vedo che stai studiando la legge di Ohm.

Finalmente, ;-))

-- ciao Stefano

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SB

Eh eh... mi ci sono messo e ci sono riuscito :)

Bye,

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Carmine

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