Trasformatore di potenza (alim.) usato come Trasf. d'uscita per Valvole

Avevo letto che i trasformatori di alimentazione non si possono usare come trasformatori d'uscita in amplificatori valvolari, per vari motivi

- in circuiti S.E. mancando il traferro saturano, per cui occorrerebbe un circuito che disaccoppi la continua, ecc.

- l'induttanza degli avvolgimenti risulta troppo bassa, e causa distorsione alle basse freq.

- se usati con tensioni superiori ai 220v saturano e scaldano

Questo quanto in sintesi ho letto qua e la. Pero' non mi soddisfano molto come spiegazioni.

A parte l'uso single-end (vedi l'esperienza di Barone

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a/toroidali-uscita.htm)

Io invece ho fatto una prova con un amplificatore push-pull di EL504. Gli ho montato un trasf. d'alimentazione toroidale al posto del T.U.. Il Trasf. =E8 da 220V sul primario (con presa centrale), e due secondari da 12V (potenza complessiva 80W). Facendo i calcoli su un carico di 8 ohm al secondario, ottengo circa 2900 ohm sul primario, che =E8 esattamente quella che serve per un push-pull con 2x EL504 (2500-3000 ohm)

Ebbene a me funziona alla grande. Non scalda affatto Ho fatto ovviamente alcune semplici prove con generatore e oscilloscopio. Banda passante 1W +/-3dB con TU originario =3D 50Hz-13Khz con TA =3D

60Hz-10Khz Tenendo conto che stiamo parlando di amplificatori per strumenti musicali, e che quindi non c'e' bisogno di banda pass. piatta 20-20K, direi che il rapporto prezzo/qualit=E0 =E8 eccezionale (un TU costa 50-60 euro, il TA l'ho pagato neanche 20 euro)

Ho confrontato il toroidale anche con un trasformatore di alimentazione normale, sempre usato come TU. E incredibilmente va meglio quello toroidale, perde meno sui bassi.

commenti? fuzzy

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fuzzy
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Il 09/01/2011 9.08, fuzzy ha scritto:

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Il traformatore toroidale ha sicuramete un accoppiamento migliore anche se essendo fatto normalmente con ferro al silicio a granuli orientati ha un ginocchio più stretto. Verifica a che induzione stai facendo lavorare il ferro. E' poi evidente che e' il metodo di avvolgimento diverso fra un trasformatore di alimentazione ed uno per audiofreqienza.

Falco

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Falco

Ciao Se la reattanza del secondario (a vuoto) vale fra 3 e 5 volte la resistenza di carico ,alla frequenza minima, perche non dovrebbe andare?

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

gi=E0, rimane un tantinello difficile misurare la reattanza sul secondario alla freq. minima, convieni? :-)

Ci vorrebbe un impedenzimetro a frequenza regolabile... =3D:-o

fuzzy

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fuzzy

Il 09/01/2011 9.08, fuzzy ha scritto:

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Facevo la cosa opposta, quando mi serviva un trasformatore 220V -> bassa tensione usavo i TU dei televisori a valvole, ora non ricordo la tensione esatta che ne ricavavo ma se li ho usati vuol dire che si potevano ottenere i 12V in continua senza grossi problemi, giorgio

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Giorgio Padoan

Ciao Senza strumenti...occorre ..inventare !! Puoi farti un semplice oscillatore (555) a 300 Hz e tramite una R nota alimentarci il tuo secondario e misurare la tensione (ac) ai capi dell'oscillatore e ai capi del secondario . Il tester a 300 hz , in AC,funziona ancora decentemente, e con qualche calcoletto, una idea della reattanza te la puoi fare.

Giorgio

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giorgiomontaguti

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